Cosa vogliono dire i colori della bandiera italiana

Cosa vogliono dire i colori della bandiera italiana

Un significato metaforico soggetto a diverse letture che delinea però i valori patriottici fondanti del paese; i colori della bandiera italiana nascondono una storia affascinante.

La storia del Tricolore italiano si intreccia con la memoria collettiva del paese celebrandone vittorie, valori ed ideali.

Le colorazioni delle tre bande di cui è formato non sono una scelta casuale bensì un abile gioco di rimandi storici e simbolici. Ogni tinta ha un preciso significato.

Le narrazioni sul tema però non risultano unitarie, molteplici sono le letture offerte nel tempo dagli studiosi e dagli storici. In ognuno di questi scenari però figurano sempre immagini iconiche di grande patriottismo e desiderio di unità.

La nascita del tricolore: storia di un simbolo

Possiamo far risalire la nascita del tricolore italiano quale bandiera nazionale al 7 gennaio 1797, quando a Reggio Emilia il Parlamento della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decretò l’universalità dello “Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso”.

La scelta delle tonalità perciò fu da subito al centro della questione mostrando anche delle forti connessioni con il modello francese del 1790. Tutti i reparti militari "italiani" costituiti per affiancare l’esercito di Bonaparte proponevano infatti stendardi analoghi, alcune volte con l’inserto di vessilli reggimentali.

Come riportano gli archivi del Quirinale però “solo durante il Risorgimento venne avvertita non più come segno dinastico o militare, ma come simbolo del popolo, delle libertà conquistate e, dunque, della nazione stessa”.

Sebbene poi il 17 marzo 1861 venne proclamato il Regno d’Italia, circolavano ancora vessilli di foggia diversa dall’originaria, spesso addirittura totalmente arbitraria. Serviva una legge capace di disciplinare la materia.

Soltanto nel 1925 tuttavia venne definito un testo apposito, rimaneggiato poi con la nascita della Repubblica attraverso un decreto del 19 giugno 1946.

L’articolo 12 della nostra Carta Costituzionale ancora oggi riporta la dicitura approvata all’epoca:

"La bandiera della repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a bande verticali e di eguali dimensioni".

Il significato dei colori

Potremmo dire che la bandiera italiana rappresenta una variante della bandiera della rivoluzione francese in cui l’azzurro venne sostituito con il verde, ma c’è molto più di questo.

Nonostante siano diversi i significati attribuiti ai colori presenti nella bandiera ad un prima lettura, sostenuta in diversi scritti anche da Carducci e Pascoli, il verde richiama i prati e la macchia mediterranea, il bianco le nevi che cadono su Alpi e Appennini e il rosso è un omaggio ai soldati morti nel corso nelle diverse guerre che hanno coinvolto il Paese per raggiungere l’unità nazionale.

La versione riletta in chiave cristiana cattolica invece vorrebbe il verde frutto della speranza di un’Italia unita e libera a seguito delle molte delusioni che il popolo ha dovuto subire nel corso dell’Ottocento; il bianco invece rappresenterebbe la fede, un vero e proprio collante valoriale del popolo italiano; il rosso infine sarebbe il colore della carità.

Certamente resta poco credibile il collegamento folkloristico che molti rintracciano tra i colori della pizza Margherita e la bandiera nazionale, seppur questo cibo abbia scritto la storia del paese tanto quanto lo abbia fatto la sua raffigurazione iconica ufficiale.

Una celebre citazione autoriale però non può mancare. Come tocco finale di questo excursus ricordiamo infatti l’esclamazione del poeta Giosuè Carducci che, durante le celebrazioni per il centenario della bandiera, in riferimento a quest’ultima dichiarò:

“Sii benedetta! Benedetta nell’immacolata origine, benedetta nelle via di prove e di sventure per cui immacolata ancora procedesti, benedetta nella battaglia e nella vittoria, ora e sempre, nei secoli!”.