Rinnovo di contratto Forze Armate e di Polizia, quanto (e quando) aumentano gli stipendi

Rinnovo di contratto Forze Armate e di Polizia, quanto (e quando) aumentano gli stipendi

Aumenti di stipendio in arrivo per le Forze di Polizia e le Forze Armate, la chiusura del rinnovo di contratto sembra finalmente vicina.

Sembra finalmente avvicinarsi il tanto atteso rinnovo di contratto per il comparto Difesa e Sicurezza relativo al triennio 2022 - 2024. Le trattative tra i sindacati e la Funzione pubblica procedono serrate, alla ricerca di un delicato equilibrio tra la valorizzazione del personale e la rapidità. Il personale ha diritto ad apprezzare gli aumenti in busta paga il prima possibile, senza tuttavia essere penalizzato da misure poco attente e concrete.

Tanto per le Forze Armate quanto per quelle di Polizia, sia a ordinamento civile che militare, la contrattazione ha richiesto e richiede tuttora un notevole impegno. Sulla parte economica, in particolare, le sigle hanno dovuto inevitabilmente scontrarsi con la limitatezza delle risorse a disposizione. Le discussioni si sono dovute concentrare soprattutto sulla componente accessoria della retribuzione e sono ancora in corso gli aggiustamenti necessari per quanto riguarda la parte normativa, ma sembra ormai consolidato l’accordo sul fisso.

Gli aumenti di stipendio per il personale delle Forze Armate e di Polizia dovrebbero ormai essere assodati. L’obiettivo resta quello di garantire il riconoscimento di questi importi e dei relativi arretrati nel più breve tempo possibile, compatibilmente con l’importanza di arrivare un contratto in grado di valorizzare poliziotti e militari in maniera concreta.

A quanto ammontano gli aumenti di stipendio e quando arrivano

Per il rinnovo di contratto si parla di aumenti di 190 euro al mese, una media corretta dal punto di vista matematico, se però si tiene conto complessivamente di tutto il personale (con ogni qualifica e grado) delle Forze Armate e di Polizia e anche delle indennità aggiuntive. Per molti poliziotti e militari l’aumento di stipendio sarà sensibilmente inferiore a questa cifra, mentre i professionisti superiori nelle scale gerarchiche possono ambire a incrementi più alti.

Per quanto riguarda la Polizia a ordinamento civile, gli aumenti tabellari partono da 108 euro al mese per la qualifica di agente, a cui aggiungere 37 euro per l’indennità pensionabile. L’aumento arriva a 155 euro, più un’indennità pensionabile di 60 euro, per un commissario capo. Gli importi sono sostanzialmente analoghi a quelli previsti per le Forze di Polizia a ordinamento militare. Per carabinieri e finanzieri, infatti, si parte da un aumento di 108 euro mensili - più l’indennità pensionabile da 37 euro - fino a 155 euro, più un’indennità pensionabile da 60 euro, per il grado di capitano.

Anche per le Forze Armate, si parte da 108 euro in più al mese per i graduati, cui aggiungere l’indennità da 42 euro, fino a 154 euro, oltre all’indennità da 47 euro, per i capitani. Nel complesso, il personale potrà beneficiare di un aumento mensile di almeno 100 euro netti.

Non appena gli aumenti saranno ufficializzati dalla firma del contratto, il personale potrà naturalmente ricevere anche gli arretrati, calcolati a partire dal 1° gennaio 2024. Secondo le stime effettuate dai sindacati di Polizia, si parte così da un importo netto di circa 1.191 euro per un agente, arrivando a 1.776 euro per un commissario capo.

La gestione delle risorse a disposizione sembra aver così permesso di riconoscere al personale il trattamento migliore realizzabile, con l’auspicio di migliorare ulteriormente in futuro. Pare che la chiusura del contratto sia ormai vicina, complice probabilmente anche il raggiungimento di un compromesso sugli stanziamenti per il lavoro straordinario. La firma dovrebbe dunque arrivare entro l’inizio del nuovo anno.

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