Riforma Forze di Polizia: si passerà tutti sotto il controllo del Ministero dell’Interno?

Riforma Forze di Polizia: si passerà tutti sotto il controllo del Ministero dell'Interno?

L’attacco è stato sferrato: è stata presentata una proposta sulla riforma delle Forze di Polizia. Ora si passerà sotto il controllo del Ministero dell’Interno?

È Franco Gabrielli, l’Autorità delegata per la Sicurezza della Repubblica a sferrare l’attacco: tutte le Forze di Polizia devono dipendere dal Viminale, la casa della sicurezza del Paese.

Quello su cui spinge il sottosegretario alla sicurezza della Repubblica è proprio il completamento del disegno di legge n. 121/1981, una legge che egli stesso definisce “di importanza storica”. Tuttavia, l’antica questione riguarda equilibri nazionali delle amministrazioni di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria.

Quella che suggerisce Franco Gabrielli è una vera e propria riforma delle Forze di Polizia; ma, tra parole e fatti, si passerà sotto il controllo del Ministero dell’Intero?

La situazione attuale

La Polizia di Stato è oggi sotto il controllo del ministero dell’Interno. Invece, almeno a livello formale, l’Arma dei Carabinieri dipende gerarchicamente dal Ministero della Difesa; mentre sul piano pratico e funzionale, in quanto Forza di Polizia, essa è dipendente dal Viminale.

Per quanto concerne la Guardia di Finanza, le Fiamme Gialle fanno capo al ministero dell’Economia e delle Finanze sul piano formale, ma in qualità di Forza di Polizia specializzata nel settore finanziario, pare dipendano sempre di più dal Ministero dell’Interno. Inoltre, per quanto concerne questioni di disciplina militare, anche la Guardia di Finanza dipende dal Ministero della Difesa.

La Penitenziaria è un po’ un caso a sé stante, che è dipendente dal Dicastero della Giustizia, ma in ogni caso prende parte alle riunioni del Casa (Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo) del Viminale.

La proposta di Franco Gabrielli

Certamente la proposta del sottosegretario alla sicurezza della Repubblica non è passata inosservata né agli occhi del Ministro della Difesa - Lorenzo Guerini - né di Economia e Finanza - Daniele Franco. D’altra parte, mettere mani a un sistema organizzativo così complesso e radicato potrebbe sì implicare un’ottimizzazione, ma potrebbe anche comportare il rischio di scombussolare un assetto che già così com’è, gode di un’ottima forza.

Franco Gabrielli, nel proporre che tutte le Forze di Polizia dipendano dal Viminale, punta a una completa realizzazione dell’antica legge 121 rimasta incompiuta. In questo modo - continua Franco Gabrielli - si potrebbe “non dare alla politica la direzione della sicurezza”.Si tratta invero di un passaggio tecnico, ma fondamentale.

Il disegno di legge n. 121/1981 introduce il concetto di amministrazione della pubblica sicurezza; amministrazione che è attribuita in toto al Viminale. Il progetto della legge 121 - aggiunge il sottosegretario alla sicurezza della Repubblica - passa attraverso il riconoscere che le Forze di Polizia sono un “organo tecnico” con cui il Ministro dell’Interno “governa la sicurezza del Paese”. Il capo della Polizia di Stato, infatti, è anche capo del dipartimento di Pubblica sicurezza al Viminale.

Quindi si passerà sotto il controllo del Ministero dell’Interno?

Il dilemma è capire se la proposta di Gabrielli diventerà o meno concreta e questo potrà essere compreso solo quando la provocazione entrerà nel mondo della politica - e inizierà ad avere un consenso di tipo politico. In merito, si prevede che i movimenti contrari potrebbero essere fortissimi.

Tuttavia, l’attacco è sferrato e la questione non può regredire: si vedrà se si tratta di un passato che è di nuovo in corso o se è solo un riappellarsi al passato. In ogni caso, la questione è delicata e - oltre a dover abbracciare il mondo della politica per far sì che un dibattito prenda luogo - deve raggiungere il Quirinale e, probabilmente, così sarà.