Aurora Marinaro - 22 marzo 2024
Permessi studio personale militare, per quanti giorni e come funzionano
Ecco come funzionano i permessi studio per il personale militare, per quanti giorni si possono utilizzare e con quali requisiti.
Il diritto alla studio è sancito dalla Costituzione italiana, che intima allo Stato di tutelarlo, anche per quanto riguarda la situazione specifica dei lavoratori. Lo Statuto dei Lavoratori del 1970 concretizza le disposizioni costituzionali in una serie di misure dedicate ai lavoratori studenti, che soltanto nel 1995 sono state estese a tutti i militari.
Il militare studente ha oggi diritto a permessi studio per un massimo di 150 ore all’anno, che possono essere impiegate per la frequenza dei corsi (scolastici, universitari o post-universitari), per raggiungere la sede dei corsi o esami e naturalmente anche per lo svolgimento delle prove d’esame.
Ogni Corpo prevede delle disposizioni più specifiche al riguardo, che possono anche includere ulteriori istituti per la conciliazione della vita professionale con lo studio, nonché richiedere particolari adempimenti per la certificazione delle assenze. Scopriamo intanto come funzionano i permessi studio per i militari.
Permessi studio per militari
I militari, compreso il personale dirigente e quello in ferma prefissata, hanno diritto ad alcuni giorni di licenza straordinaria per svolgere gli esami scolastici, universitari e post universitari. La durata della licenza è decisa dall’amministrazione di competenza, anche in base al tipo di esame da sostenere. La licenza straordinaria è prevista, ad esempio, per l’esame di maturità.
Alla licenza straordinaria si affiancano i permessi retribuiti per lo studio, che devono essere concessi al militare fino a 150 ore all’anno, per permettere allo studente di frequentare i corsi, prepararsi per le prove e raggiungere le sedi di studio. In alternativa, chi ha almeno 5 anni di anzianità di servizio può chiedere un congedo per formazione fino a 11 mesi, con una sospensione del rapporto di lavoro.
Per quanti giorni e come funzionano
Le 150 ore dei permessi studio sono riferite all’anno solare, non sono cumulabili con gli anni successivi e vengono sottratte dal normale orario di servizio. Se la richiesta di permesso viene presentata rispettando i termini di preavviso e con documentazione idonea deve essere necessariamente accolta, a meno che ci siano esigenze di servizio urgenti e inderogabili.
I permessi studio non possono essere chiesti semplicemente per l’attività di studio che il militare svolge a casa o in altro luogo per la sua preparazione a livello generico, anche perché sarebbe molto difficile motivarne la necessità. È però possibile chiedere un permesso studio per le seguenti attività:
- frequentare lezioni e corsi;
- partecipare ai colloqui con i docenti e gli assistenti universitari;
- fare ricerche bibliografiche, a patto che gli orari della biblioteca non consentano di farlo al di fuori dagli orari di servizio;
- preparare esami universitari o post-universitari, compresa la discussione della tesi di laurea.
In quest’ultimo caso, il militare può chiedere fino a 4 giorni di permesso nelle giornate lavorative immediatamente antecedenti all’esame, per le quali vengono sottratte con criterio forfettario 6 ore al giorno. In caso di sovrapposizione (più esami nello stesso giorno o molto ravvicinati) è possibile chiedere fino a 4 giorni per ognuno.
Richiedendo il permesso per la preparazione di un esame, il militare dovrà poi obbligatoriamente sostenerlo, a prescindere dall’esito. Il militare che non supera l’esame può infatti chiedere nuovamente il permesso per ritentarlo, mentre non presentarsi all’esame comporta la trasformazione dei giorni di permesso studio e licenza straordinaria in licenza ordinaria.
Fa eccezione l’ipotesi in cui il militare non sostenga l’esame per impossibilità oggettiva, così che i giorni vengano computati nella licenza straordinaria per convalescenza (in caso di malattia certificata da un organismo sanitario militare) o per gravi motivi (in caso di malattia certificata da un organismo sanitario civile o altri motivi gravi, documentati e indipendenti dalla volontà dello studente).
Corsi di studio telematici
Come anticipato, i militari hanno diritto a permessi retribuiti per le attività correlate allo studio, per quanto concerne corsi scolastici, universitari e post universitari. I corsi in e-learning e le Università telematiche non fanno eccezione, ammesso che possano essere fruiti esclusivamente nell’orario di servizio.
Il militare deve quindi ottenere un certificato che attesti giorni e orari in cui il militare ha effettivamente partecipato alle lezioni, specificando che non avrebbe potuto farlo in altri momenti. Ogni Corpo può comunque richiedere documentazione specifica per la richiesta di permessi studio da parte di militari che frequentano corsi a distanza.
Fuori sede
I militari possono usufruire dei permessi studio anche per raggiungere la località dove si svolgono i corsi e rientrare in sede di servizio. Per ogni giorno di permesso vengono sottratte 6 ore alle 150 totali, quando:
- i corsi sono organizzati dagli Enti pubblici locali;
- i corsi si svolgono presso Aziende sanitarie locali;
- il militare aveva cominciato a frequentare il corso prima di essere trasferito in un’altra sede di servizio;
- non ci sono corsi analoghi nella sede di servizio.
Se nessuno di questi criteri è rispettato, non sarà possibile usufruire dei permessi studio per gli spostamenti, che incideranno sulla licenza ordinaria.
Come fare la richiesta
Per usufruire dei permessi studio i militari devono presentare una richiesta al Comando di appartenenza, rinnovandola per ogni anno in cui intendano usufruirne, allegando la documentazione che attesta l’iscrizione al corso e comprovante la posizione amministrativa verso l’Università o altro istituto.
In seguito, il militare deve comunicare i permessi almeno 2 giorni prima, avendo cura di inoltrare non appena possibile la documentazione che attesta l’effettiva partecipazione all’esame o frequenza ai corsi.
Ti potrebbe interessare anche: Quando i militari possono chiedere l’aspettativa
Argomenti correlati: Permessi Esercito italiano Marina Militare Aeronautica Militare Carabinieri