Aurora Marinaro - 8 luglio 2024
Nastrino di merito all’Esercito Italiano per il G7, la richiesta dell’ASPMI
L’ASPMI chiede il nastrino di merito per i militari dell’Esercito Italiano che si sono occupati della sicurezza nel 50° Vertice del G7 a Fasano.
L’Associazione sindacale professionisti militari ha scritto allo Stato Maggiore dell’Esercito, chiedendo di riconoscere l’attestato di merito al personale che ha garantito la sicurezza del 50° vertice del G7 tenutosi in Puglia dal 13 al 15 giugno 2024. Uomini e donne dell’Esercito Italiano che hanno permesso lo svolgimento dell’incontro, mostrando a livello internazionale la competenza e la professionalità della Forza Armata italiana e accrescendo il prestigio della nazione.
L’ASPMI chiede il nastrino di merito per i militari del G7
L’ASPMI ritiene che l’attestato di merito, con relativo “nastrino” sia un riconoscimento giusto e doveroso per il personale dell’Esercito Italiano che ha assicurato la protezione e la vigilanza, con la direzione del Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze, il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, degli incontri che si sono tenuti nel Comune di Fasano (BR).
I militari si sono dedicati con costanza e dedizione alle operazioni di prevenzione e neutralizzazione di tutte le possibili forme di minaccia, facendosi carico della vigilanza nelle zone sensibili di Bari e Brindisi, nonché della sorveglianza nella zona rossa. Un impegno che ha permesso lo svolgimento degli incontri in sicurezza, rendendo possibile l’incontro tra le potenze, di particolare importanza per lo sviluppo economico e sociale dei paesi coinvolti.
L’Italia come nazione ospitante ha saputo fornire accoglienza e sicurezza proprio grazie all’impegno dei militari, fregiandosi di competenza, dedizione e professionalità che vengono ammirate in tutto il mondo. Oltretutto, riconoscere ai militari interessati l’attestato di merito non può che validare la diligenza e l’abnegazione dimostrati fornendo nuovi stimoli per il futuro.
In particolare, l’Associazione sindacale professionisti militari scrive:
Allo scopo di accrescere la gratificazione del personale che con le proprie competenze, abilità, spirito di servizio e abnegazione ha contribuito a dar lustro o prestigio alla Nazione, si chiede di riconoscere un “attestato di merito” con relativo “nastrino” di cui potranno fregiarsi i militari dell’Esercito Italiano.
I “nastrini” di merito per i militari, come funzionano
I cosiddetti nastrini permettono ai militari di non indossare sempre le decorazioni complete sull’uniforme, ponendosi come alternativa decisamente più pratica e appropriata rispetto a tutte le medaglie, destinate a casi particolari. Il nastrino, infatti, non fa che riprendere il colore del nastro a cui è appesa la medaglia o la croce, o in assenza di queste ultime il colore della fascia prevista per la decorazione.
Ci sono diversi metodi per appuntare i nastrini sulle uniformi, ma i militari devono comunque rispettare regole molto precise sul loro ordine, tenendo presente che è obbligatorio indossarli, al di fuori delle uniformi da combattimento. Il loro corretto utilizzo è disposto dal Regolamento sulle Uniformi, che delinea anche le onorificenze nazionali per le quali l’autorizzazione a indossarli è permanente.
I colori dei nastrini e la loro quantità, con precisi significati nel mondo militare, permettono anche al pubblico di farsi un’idea sull’attività e il prestigio professionale del militare in questione. Non a caso, un’intervista televisiva del generale Francesco Paolo Figliuolo durante l’emergenza Covid ha generato molta curiosità per l’ingente numero di colorate decorazioni indossate sull’uniforme invernale.
Le operazioni, in contesti di guerra come di pace, a cui prendono parte ogni giorno i militari dell’Esercito Italiano rivestono un’ovvia condivisa importanza, ma è giusto che i contesti più significativi vengano riconosciuti in modo pubblico. Tornando alla richiesta dell’ASPMI, bisogna ricordare che è particolarmente lodevole per il personale militare aver contribuito al prestigio della Forza Armata, garantendone al contempo il funzionamento e l’efficacia.
Un simile evento, che vede puntati i riflettori di diverse potenze mondiali, ha generato senza dubbio molta attenzione sull’Italia e non si può che riconoscere il merito per cui questa stessa attenzione si è rivelata positiva proprio ai militari che si sono occupati della sicurezza, peraltro non sempre ricevendo un trattamento parimenti dignitoso.
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