Aurora Marinaro - 29 ottobre 2024
Maltempo in Emilia-Romagna, Forze Armate sempre a servizio della popolazione
Le Forze Armate soccorrono la popolazione in Emilia-Romagna minacciata dal maltempo, permettendo di risolvere le criticità.
Fonte immagine: Dipartimento Protezione Civile su flickr.com (2023)
L’ondata di maltempo che si è scatenata sull’Emilia-Romagna continua a suscitare forti preoccupazioni, avendo suscitato un impatto importante su tutto il territorio regionale. Anche se al momento le condizioni meteorologiche sono favorevoli, i danni da fronteggiare sono tanti e la situazione non è del tutto fuori pericolo. Per la giornata del 30 ottobre 2024 è prevista un’allerta meteo arancione per la piena dei fiumi in provincia di Ferrara, che scende al livello giallo per le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e una parte di Ferrara.
Nel frattempo è necessario monitorare il settore montano e collinare, dove il rischio di frane è ancora alto. Terminano però le evacuazioni preventive, che, insieme agli interventi di emergenza causati dall’alluvione e dal fango, hanno visto un impegno consistente dell’Esercito Italiano. I soldati, nuovamente accorsi in sostegno della Regione, hanno collaborato alle evacuazioni ma anche agli interventi urgenti per mettere in sicurezza il territorio.
Anche i militari dell’Aeronautica Militare e della Marina Militare hanno supportato la Protezione civile, con personale e mezzi, per soccorrere la popolazione. “Anche questo è la Difesa, sempre al servizio della popolazione” ha dichiarato il ministro Guido Crosetto. Così, i momenti più critici sono stati superati, anche se per l’Emilia-Romagna le criticità da affrontare restano tante.
Forze Armate sempre a servizio della popolazione
In un momento storico come quello attuale le certezze sono poche e le preoccupazioni troppe. Il contesto geopolitico sempre più instabile, i problemi del territorio, la criminalità. La sicurezza viene messa a repentaglio quotidianamente e il sostegno delle Forze Armate si rivela ogni giorno un punto fermo per migliaia di cittadini. Lo straordinario impegno dei militari in Emilia-Romagna, sulla medesima scia degli scorsi mesi, non fa che ricordare quanto il lavoro delle Forze Armate sia fondamentale.
In queste situazioni di vicinanza diretta ai cittadini, proprio come accade con l’Operazione Strade Sicure, peraltro molto attiva proprio in Emilia-Romagna, gli sforzi dei militari sono ancora più evidenti. Militari che, tuttavia, sono anche dei cittadini e non sono certo meno colpiti dai disagi che colpiscono la popolazione civile. Non dimentichiamo che soltanto pochi giorni fa è stata chiarita l’interpretazione sulla normativa per le assenze dal servizio dovute alle calamità naturali.
In particolare, l’ASPMI ha richiesto chiarimenti allo Stato Maggiore dell’Esercito per una tutela chiara e soprattutto omogenea su tutto il territorio nazionale. Lo SME ha messo in chiaro che le difficoltà di raggiungere il posto di lavoro dovute a eventi eccezionali meteorologici rientrano nelle cause di forza maggiore.
L’eventuale assenza non comporta così penalizzazioni né costringe all’uso dei giorni di licenza ordinaria, come invece poteva accadere. Parimenti, il ritardo - sempre in presenza di un’ordinanza sulle condizioni avverse - non dovrà essere recuperato. Per quest’ultimo punto è evidente che si tratta principalmente di una questione di equità, considerando l’instancabile dedizione del personale. Ecco perché è stato necessario anche chiarire, nella stessa occasione, che le ore in eccedenza sono retribuite come da normativa.
Le difficoltà di trasporto dei militari devono essere prese in considerazione come quelle degli altri lavoratori, oltretutto considerando che non tutte le Regioni riconoscono il trasporto pubblico gratuito alle Forze Armate. L’Emilia-Romagna rientra proprio tra queste, anche se l’ASPMI ha ricevuto un buon riscontro in proposito. Si spera dunque che la nuova amministrazione, alla luce delle elezioni regionali di novembre, riconosca l’importanza di questo strumento, utile non soltanto ai militari ma a tutti i cittadini che possono viaggiare in sicurezza.
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