Europol: cos’è e come funziona

Europol: cos'è e come funziona

L’Europol èl’ Istituzione Europea che, attraverso la cooperazione e lo scambio di informazioni tra i Paesi Membri, vigila sul contrasto a crimini transnazionali e il terrorismo.

L’Europol è l’istituzione europea che aiuta le autorità nazionali dei diversi Paesi aderenti nel contrasto del terrorismo e delle gravi forme di criminalità transnazionale.

Con la nascita della Comunità Europea prima e dell’Unione Europea poi si è sentita, fin da subito, l’esigenza di fronteggiare la criminalità qualora lo scenario di un crimine non fosse ridotto all’interno di confini nazionali ma si trattasse di crimini che per ramificazioni criminali o per produzione di effetti si propagassero al di là dello Stato.

Si pensi al fenomeno del terrorismo che, anche di recente, ha interessato e avuto tragiche ripercussioni in molti Paesi Europei.

Per garantire un collegamento diretto tra l’Europol e le autorità nazionali, in ciascun Paese membro sono costituite delle Unità Nazionali assoggettate alle normative dello Stato cui appartengono. Le Unità Nazionali fungono da punto di contatto necessario al coordinamento dell’azione di Europol in ciascuno Stato.

Attraverso l’operato delle Unità Nazionali si ottiene il necessario scambio di informazioni tra le Istituzioni Nazionali ed Europol, consentendo così una proficua collaborazione su entrambi i fronti: quello interno e quello Europeo.

Come funzionano le Unità Nazionali

Le Unità Nazionali come fondamentale punto di raccordo con Europol generalmente rispondono ad informazioni e richieste ad esse rivolte e al contempo possono rivolgere ad Europol consulenze ed informazioni.

Le Unità Nazionali si occupano, anche, di trasmettere i dati informatici rilevanti che dovranno essere trascritti negli appositi archivi. Le Unità Nazionali devono peraltro vigilare sulla legittimità delle informazioni trasmesse ad Europol e alle altre Unità Nazionali.

Le Unità Nazionali rappresentano il punto di coordinamento ordinario con Europol ma in casi straordinari ad avere contatti diretti con Europol può essere l’organizzazione Statale in ogni sua accezione, salva comunicazione ed informazione costante dell’Unità Nazionale di riferimento.

Ogni Unità Nazionale deve inviare almeno un agente di collegamento presso la sede di Europol a L’Aia, nei Paesi Bassi. L’agente di collegamento è assoggettato alle normative dello Stato membro d’origine e il suo ruolo fondamentale è difendere gli interessi dell’ Unità Nazionale da cui provengono.

Gli agenti di collegamento svolgono poi la funzione fondamentale di facilitare lo scambio di informazioni e cooperano con gli agenti di Europol nell’analisi delle informazioni proprie del Paese di provenienza.

Le Finalità di Europol

Il ruolo di Europol è sostenere e potenziare l’azione delle Autorità degli Stati Membri nella lotta ai crimini trasnazionali. I reati in cui Europol ha competenza esplicita nel Regolamento Ue 2016/794 che ne regola il funzionamento sono:

  • la criminalità informatica;
  • il traffico di stupefacenti;
  • l’ attività di riciclaggio del denaro;
  • la criminalità nel settore delle materie nucleari e radioattive;
  • l’organizzazione del traffico di migranti;
  • la tratta di esseri umani;
  • la corruzione;
  • il traffico illecito di armi;
  • munizioni ed esplosivi;
  • l’ abuso e sfruttamento sessuale;
  • la divulgazione di materiale pedopornografico e l’adescamento di minori per scopi sessuali;
  • il genocidio;
  • i crimini contro l’umanità;
  • i crimini di guerra.

Secondo l’art 4 del suddetto Regolamento Ue l’attività principale di Europol consiste nel:

Raccogliere, conservare, trattare, analizzare e scambiare informazioni e coordinare, organizzare e svolgere indagini e azioni operative congiuntamente con le autorità competenti degli Stati membri o nel quadro di squadre investigative comuni.

La partecipazione di Europol alle squadre investigative comuni consente in concreto di elaborare una panoramica globale dei casi superando l’approccio Nazionale, più limitato per natura.

Considerato, poi, che l’Agenzia gestisce numerosi sistemi di raccolta dati e ospita la rete degli ufficiali di collegamento degli Stati membri e di tutti gli Stati terzi con cui Europol ha firmato un accordo di cooperazione, può fornire accesso tempestivo alle informazioni disponibili in Stati diversi da quelli in cui opera la Squadra e facilitare lo scambio di informazioni tra i partecipanti tramite una rete protetta dedicata, la Secure information exchange network application, Rete per lo scambio sicuro di informazioni (Siena).

Organizzazione

Europol al suo interno è composta da più organi:

  • il Consiglio d’ Amministrazione, composto da un membro per ogni Stato e al suo vertice vi è un Presidente;
  • il Direttore, nominato dal Consiglio d’ Amministrazione, che dura in carica 4 anni e il cui mandato può essere rinnovato una sola volta;
  • il Controllore Finanziario nominato all’unanimità dal Consiglio d’Amministrazione e responsabile davanti ad esso per il suo operato;
  • il Comitato Finanziario composto da un membro per ogni Stato.

Il bilancio di Europol si fonda sui contributi dovuti da ogni Stato membro e da altre entrate nazionali. Si tenga presente che sulla legittimità del bilancio di Europol in tema di entrate ed uscite vigila un apposito organo di revisione composto da 3 membri della Corte dei Conti Europea.

La storia

L’idea di instaurare una collaborazione transnazionale è nata nei primi anni ’70. A tal fine è nato il Gruppo Trevi formato dai Ministri dell’ Interno e della Giustizia dei paesi appartenenti a quella che allora era la Comunità Europea. Da questa fase embrionale si è passati all’istituzione di Europol attraverso il Trattato dell’Unione Europea o Trattato di Maastricht del 1992.

Inizialmente le competenze di Europol erano limitate al traffico di droga (Edu), queste sono state via via ampliate fino ad arrivare all’emanazione del Regolamento Ue 2016/794 che ha dato vita all’ Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto (Europol), rideterminandone i compiti e ricomprendendone tra i reati da perseguire il terrorismo, le forme di criminalità grave che interessano due o più Stati membri.