Come entrare nella Polizia Penitenziaria: guida a requisiti e prove del concorso

Come entrare nella Polizia Penitenziaria: guida a requisiti e prove del concorso

Il vostro sogno è quello di diventare poliziotti penitenziari? Tutto quello che c’è da sapere.

Tra le tante opportunità di lavoro per le Forze dell’Ordine c’è quella riservata a chi vuole diventare agente - o ispettore - della Polizia penitenziaria, detti anche agenti di custodia.

Questi, dipendenti dal Ministero di Giustizia, sono addetti alla sicurezza nelle carceri e alla gestione di tutte le misure cautelative che avvengono al di fuori della struttura penale, come ad esempio il piantone presso gli istituti di sicurezza.

Si tratta di un lavoro importante ma allo stesso tempo impegnativo, che richiede profonda dedizione e capacità di mantenere la calma in determinate situazioni di rischio; se pensate di averne le caratteristiche e di soddisfarne i requisiti, allora sì che potrete iniziare il vostro percorso per entrare nella Polizia Penitenziaria.

Come ogni ambito della Pubblica Amministrazione, anche per entrare nella Polizia Penitenziaria bisogna superare un concorso pubblico, in genere, bandito ogni anno. La selezione è aperta anche ai civili e ci sono dei posti riservati per le sole donne (così da essere assegnate alle strutture carcerarie femminili). Per i VFP1 e VFP4 anche ci sono dei posti riservati e solitamente per chi ha già intrapreso un percorso all’interno delle Forze Armate come volontario è più semplice diventare agente di Polizia Penitenziaria.

Proprio oggi si sono aperte le selezioni per 1758 posti per Allievi agenti.

Polizia penitenziaria: di cosa si occupa?

La Polizia penitenziaria è deputata a:

  • Assicurare l’esecuzione delle misure privative della libertà personale;
  • Garantire l’ordine all’interno degli istituti di prevenzione e pena e ne tutelano la sicurezza;
  • Partecipare alle attività di osservazione e trattamento rieducativo dei detenuti e degli internati;
  • Espletare servizio di traduzione dei detenuti e degli internati e il servizio di piantonamento degli stessi in luoghi esterni di cura;
  • Concorrere nell’espletamento dei servizi di ordine e sicurezza pubblica e di pubblico soccorso.

Gli incarichi svolti dalla Polizia penitenziaria sono stabiliti dall’art. 5 della legge n.395 del 15 dicembre 1990.

Gli appartenenti alla Polizia penitenziaria ricoprono i ruoli di:

  • Sostituti ufficiali di Pubblica sicurezza, ma solo per coloro che ricoprono un ruolo direttivo o dirigenziale;
  • Agenti di Pubblica sicurezza;
  • Ufficiali e agenti di Polizia giudiziaria;
  • Polizia Stradale.

Come entrare nella Polizia Penitenziaria: requisiti

Per entrare a far parte della Polizia penitenziaria occorre superare un concorso pubblico. Sulla base del decreto legislativo n.433 del 30 ottobre 1992, vi sono tre tipologie di concorsi per altrettanti ruoli:

  • Agenti;
  • Ispettori o direttamente nel ruolo direttivo;
  • Commissari.

Per gli interni, vi sono dei concorsi per titoli ed esami per avanzare al ruolo di sovrintendenti.

In generale, i requisiti che occorrono per diventare poliziotto penitenziario sono:

  • Cittadinanza italiana;
  • Godimento dei diritti civili e politici;
  • Non essere stati espulsi dalle Forze armate, dai Corpi militarmente organizzati o destituiti da pubblici uffici;
  • Non aver riportato condanna a pena detentiva per reati non colposi o sono stati sottoposti a misura di prevenzione.

A questi si aggiungono altri requisiti per diventare agenti, ispettori o commissari.

Come diventare agenti, ispettori e commissari

In seguito al riordino delle carriere e dei ruoli, i requisiti per diventare agenti della Polizia penitenziaria sono stati rivisti. Può partecipare al concorso chi:

  • Non ha compiuto il 28° anno di età potrà concorrere. Tale limite può essere innalzato a non più di tre anni per chi è già arruolato;
  • Diploma di licenza di scuola secondaria di secondo grado (diploma di maturità).

I requisiti per diventare ispettori della Polizia penitenziaria sono:

  • Diploma di scuola superiore;
  • Non aver compiuto 32 anni di età; età che può essere elevata per un massimo di tre anni, in relazione all’effettivo servizio militare prestato dai candidati.

Diventare allievo commissario apre la strada alla carriera di funzionario. Il concorso specifico è riservato a chi non ha compiuto i 32 anni (limite elevabile per un massimo di tre anni a seconda del servizio militare svolto), ed è in possesso della laurea magistrale o specialistica in:

  • Scienze delle pubbliche amministrazioni;
  • Scienze dell’economia;
  • Scienze economico-aziendali;
  • Scienze della politica;
  • Giurisprudenza;
  • Teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica.

Come entrare nella Polizia Penitenziaria

Per entrare nella Polizia penitenziaria occorre iscriversi al bando di concorso ed essere in possesso dei requisiti di cui abbiamo parlato in precedenza. I bandi vengono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale e sul sito del ministero della Giustizia. Le domande vanno inoltrate solo ed esclusivamente tramite modalità telematica e per farlo bisogna essere in possesso dell’identità digitale SPID e di una PEC (Posta Elettronica Certificata).

Come entrare nella Polizia Penitenziaria: le prove da superare

A seconda del ruolo in cui ci si candida ci sono delle prove da superare.
Intanto è importante sottolineare che viene data molta importanza alle prove fisiche e agli accertamenti psico-attitudinali.

Per quanto riguarda le prove culturali, invece, nel concorso per diventare agenti della Polizia penitenziaria bisogna sostenere una sola prova scritta, composta da domande a risposta multipla sugli argomenti del programma della scuola dell’obbligo.

Ben più articolato, invece, il concorso per ispettori della Polizia Penitenziaria strutturato in una prova preliminare con quesiti a risposta multipla su materie come:

  • Diritto penale;
  • Diritto sull’ordinamento dell’amministrazione penitenziaria;
  • Diritto processuale penale;
  • Diritto penitenziario;
  • Diritto costituzionale;
  • Diritto amministrativo;
  • Diritto civile nelle parti concernenti le persone, la famiglia, i diritti reali, le obbligazioni e la tutela dei diritti.

Ci sarà poi una seconda prova scritta che consiste nella redazione di un elaborato su un argomento su elementi di diritto penale, di diritto processuale penale e di diritto penitenziario. Al termine di questa ultima prova scritta, poi, i candidati dovranno affrontare un colloquio dove verranno trattate le suddette materie.

Per gli allievi commissari, le prove scritte, generalmente, sono tre:

  • Prova preselettiva;
  • Due prove scritte con la produzione di due elaborati su diritto penitenziario, penale e processuale penale, con particolare attenzione all’attività di Polizia giudiziaria.

L’orale sarà su:

  • Diritto costituzionale;
  • Diritto amministrativo;
  • Ordinamento dell’Amministrazione penitenziaria;
  • Accertamento della conoscenza della lingua straniera prescelta;
  • Accertamento delle capacità e attitudini all’uso delle apparecchiature e applicazioni informatiche.

Al termine delle varie prove del concorso, si potrà accedere al ruolo scelto nella Polizia penitenziaria.