Cosa rischia chi parcheggia in doppia fila?

Cosa rischia chi parcheggia in doppia fila?

La sosta in doppia fila è sanzionata dal Codice della Strada tramite multa e rimozione dell’automobile. Ci sono però alcune eccezioni alla regola, ecco quali.

Lasciare l’auto in doppia fila non è solo una scorrettezza verso gli altri guidatori e un problema per il flusso del traffico cittadino, ma un vero e proprio illecito amministrativo punibile con multe e altre forme di sanzioni.

Oggi del resto gli agenti di Polizia municipale hanno spesso a disposizione uno street control, ovvero uno strumento elettronico che riesce a identificare una targa anche a 20 metri di distanza in modo da individuare persino chi riparte in corsa alla vista dei cosiddetti vigili urbani.

La durata della sosta insomma può essere anche irrisoria ma non è giustificabile se non in casi eccezionali. Anche un attimo infatti può costare caro. Ci sono però alcuni casi in cui è possibile fare ricorso per una multa presa per una sosta in doppia fila, sebbene è piuttosto difficile che si verifichi questa ipotesi.

Scopriamo quindi cosa dice la legge e come dobbiamo comportarci a seconda della casistica.

Multe e sanzioni per chi parcheggia in doppia fila

La sosta in doppia fila è esplicitamente vietata dal Codice della Strada, all’articolo 158, comma 2, lettera c. La sanzione amministrativa pecuniaria corrispondente oscillerà tra un minimo di 41€ e un massimo di 168€ per i mezzi a quattro ruote e tra un minimo di 24€ e un massimo di 97€ per le due ruote a motore. La somma inoltre aumenta per ogni giorno in cui si protrae la violazione tramite il raddoppio della cifra indicata.

L’articolo 159 C.P. sancisce invece la possibilità per gli agenti di Polizia di provvedere ad ordinare la rimozione forzata del mezzo nel caso in cui la sosta vietata costituisca un pericolo o un grave intralcio alla circolazione degli altri veicoli.

La situazione può anche aggravarsi e diventare persino un reato (quindi un’infrazione del Codice Penale) secondo l’interpretazione della Cassazione. Ciò avviene nel caso in cui la violazione è idonea ad integrare il reato di violenza privata (ex articolo 610 del Codice penale). Questo accade se si verifica l’ostruzione dell’unica via d’uscita di un altro veicolo il cui conducente o passeggero potrebbe trovarsi in uno stato di grave pericolo.

Unica nota positiva? L’infrazione non comporta la perdita di punti sulla patente e l’intero discorso decade completamente se si parla di un veicolo a due ruote. Due ciclomotori a due ruote o due motocicli possono essere parcheggiati vicini senza alcun problema.

Quando non possiamo contestare la multa

Viene considerato insensato pensare di ottenere l’annullamento di una multa tramite ricorso quando non sussistono elementi di urgenza e gravità. Rientrano quindi nei casi non vincolanti:

  • la visita dal medico curante senza massima necessità;
  • l’acquisto in farmacia di medicine non urgenti e per malattie non gravi;
  • la visita a un familiare ricoverato in ospedale dove siano già intervenuti i soccorsi;
  • la necessità di presentarsi a un esame, a un colloquio di lavoro o a un appuntamento.

La legge chiude un occhio: le eccezioni

Quand’è quindi che la sosta in doppia fila è consentita?
L’articolo 54 del Codice Penale stabilisce che:

“Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo”.

I casi in cui è possibile presentare ricorso sono quindi i seguenti, tutti legati alla salute e all’incolumità dei soggetti:

  • situazione di pericolo non evitabile (non esistono soluzioni alternative);
  • acquisto di un farmaco salvavita in una situazione eccezionale (sono esclusi quindi gli acquisti di farmaci che si assumano periodicamente e in maniera regolare);
  • prestare soccorso a un familiare che ha chiesto urgente aiuto ai parenti con una telefonata;
  • necessità di recarsi al pronto soccorso per un problema grave proprio o di uno dei passeggeri trasportati nell’auto (la multa può essere annullata a prescindere da quello che sarà il responso dei medici. Anche se si viene dimessi con una diagnosi favorevole si può ottenere l’annullamento della multa nel momento in cui non si conoscevano le cause e le possibili conseguenze dell’urgenza medica);
  • necessità di accompagnare dal medico una persona ferita quando si sia convinti della necessità di un immediato intervento medico.