Cosa accade quando si riceve una denuncia: rischi e conseguenze

Cosa accade quando si riceve una denuncia: rischi e conseguenze

Cosa accade quando si riceve una denuncia a proprio carico? Per evitare di cadere nel panico ecco una guida che può spiegarti cosa fare e quali sono i rischi.

Trovarsi una denuncia a proprio carico, che sia fondata o meno, genera sempre confusione e domande: cosa fare appena si riceve una denuncia, oppure quali saranno le conseguenze della denuncia.

Gli scenari che si aprono davanti ai propri occhi sono molteplici e diversi, infatti se si è colpevoli di un piccolo reato si può arrivare a un processo penale, per i casi più gravi si può arrivare all’arresto.

Ecco dunque una pratica guida che può aiutare a capire come gestire situazioni spinose come queste.

Cosa fare se si riceve una denuncia?

Per avere la certezza di essere stati denunciati è possibile presentare una richiesta alla Procura della Repubblica chiedendo se il proprio nome risulta nel registro dei reati. In questo modo si avrà la certezza della denuncia e per quale reato si è stati denunciati.

Non essendo esperti in materia la prima cosa da fare, quando si riceve una denuncia, è quella di rivolgersi a un avvocato, il quale saprà certamente quali strategie attuare per la difesa del cliente in base al tipo di denuncia. L’avvocato potrà svolgere indagini e investigazioni private per poter ottenere del materiale, utile alla difesa, da presentate al giudice per la valutazione.

Solitamente non accade nulla fino a quando il pubblico ministero, il PM, non conclude le indagini preliminari. Questa fase è necessaria anche per poter verificare la veridicità della denuncia.

Se la denuncia è infondata?

Nel caso in cui la denuncia sia infondata, come può emergere durante le indagini preliminari, il PM dovrebbe richiedere al giudice delle indagini preliminari, il GIP, l’archiviazione del procedimento. A questo punto il GIP ha davanti a sé due opzioni:

  • 1. Accogliere la richiesta di archiviazione. In questo modo il giudizio sarà definitivamente chiuso.
  • 2. Rigettare la richiesta di archiviazione. In questo modo il GIP obbligherà il PM a svolgere ulteriori indagini o a procedere al processo elaborando i capi d’imputazione.

Cosa accade dopo la denuncia

Nel caso in cui, durante le indagini preliminari, la denuncia risulti fondata il PM avvierà le indagini. A questo punto non si dovrà far altro che aspettare la conclusione delle indagini che saranno notificate con l’invio di un avviso. In questo caso si potrà essere interrogati dal PM.

Solitamente la durata delle indagini copre un arco di circa sei mesi. Dopo l’avviso avrà inizio il processo penale e il PM, nei casi di reati più gravi, potrà richiedere al giudice di adottare misure cautelari.

Le misure adottate potranno essere di due tipi:

  • Personale. Le misure personali sono: il divieto di espatrio, obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, allontanamento dalla casa familiare, divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, obbligo di comunicazione, divieto e obbligo di dimora, arresti domiciliari e custodia cautelare in carcere. Le misure sono applicate in caso di gravi indizi di colpevolezza o per il rischio inquinamento delle prove, di fuga o di reiterazione del reato
  • Reale. In questo caso si parla di sequestro conservativo o preventivo. Le misure sono applicate se vi è motivo di ritenere che vengano meno le garanzie per il pagamento della pena e quando vi è pericolo che la libertà di un elemento pertinente al reato possa aggravare le conseguenze o agevolare la reiterazione di altri reati.

Scenari possibili dopo la denuncia in base alla gravità del reato

Davanti a una denuncia che risulti fondata e l’avvio delle indagini si aprono molteplici scenari. La vera discriminante tra uno scenario e l’altro è la gravità del reato, le pene infatti sono proporzionali al reato commesso: più un reato è grave maggiori saranno le conseguenze. Vediamo le differenze tra i due “macro-scenari” tra un reato meno grave e un reato più grave:

  • 1. Reato meno grave. Nel caso di un furto, un reato meno grave, le indagini avranno durata di circa sei mesi e la pena non è superiore ai cinque anni. Alla conclusione delle indagini si avrà il processo.
  • 2. Reati più gravi. In caso di estorsione, omicidio, e quindi reati più gravi, il PM potrà richiedere non solo le misure cautelari ma una proroga delle indagini. La pena invece sarà maggiore ai cinque anni e sarà differente caso per caso. Si potrà concludere con l’arresto, o la reclusione dell’imputato.

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