Che succede se non pago le bollette di luce e gas?

Che succede se non pago le bollette di luce e gas?

Che succede se non pago le bollette di luce e gas: rischi e come evitare il distacco delle forniture

Il mancato pagamento delle bollette di luce e gas porta inevitabilmente alla sospensione del servizio di fornitura.

Questo però è subordinato a un preciso comportamento della compagnia di erogazione del servizio, che deve inviare un certo numero di solleciti per il pagamento delle bollette. È quindi possibile evitare il distacco, ecco come.

Non ho pagato le bollette: i rischi

Ci sono varie motivazioni che possono portare a non pagare le bollette, in primis una situazione di difficoltà economica, ma anche il semplice mancato ricevimento della bolletta. Quest’ultima, infatti, altro non è che la fatturazione relativa al contratto stipulato con la compagnia di luce e gas.

Il mancato pagamento rappresenta un venir meno agli obblighi contrattuali, autorizzando pertanto la sospensione del servizio da parte della compagnia in caso di morosità. Si tratta del rischio principale a cui si va incontro non pagando le bollette, oltre a eventuali interessi aggiuntivi.

Questo procedimento, tuttavia, non è immediato. Se non pago le bollette della luce o del gas, non mi viene interrotta la somministrazione immediatamente e il motivo è molto semplice. Sia il servizio della luce che quello del gas fanno parte dei cosiddetti servizi primari: messi a disposizione della comunità per garantire la disponibilità dei beni essenziali, come ad esempio i mezzi di trasporto.

Trattandosi di servizi primari è prevista una procedura piuttosto lunga per arrivare alla sospensione vera e propria del servizio, in modo da consentire al cliente di conseguire il pagamento, anche se in ritardo.

Distacco di luce e gas: quando avviene

Se il pagamento della bolletta non viene effettuato secondo le scadenze previste, la compagnia procede a inviare delle sollecitazioni. Si tratta di avvisi bonari che possono essere ricevuti tramite invio postale o telematico.

Gli avvisi bonari non vengono inviati il primo giorno successivo alla scadenza e anzi molto spesso sono contenuti nella bolletta successiva. Può anche succedere che l’avviso bonario venga inviato in forma separata, ma anche in questo caso si tratta di una comunicazione informale.

Lo scopo di questi avvisi è naturalmente quello di sollecitare il pagamento, ricapitolando in maniera puntuale lo stato debitorio. A questo punto si può andare incontro a tre scenari differenti:

  • Il pagamento è già stato effettuato prima della ricezione dell’avviso bonario. Può accadere che l’avviso sia stato inviato prima che la compagnia abbia ricevuto il pagamento, in questo caso sarà sufficiente inviare la ricevuta secondo le modalità riportate. In genere tramite il servizio online o fax.
  • Una volta ricevuto l’avviso si procede al pagamento. Se dopo l’avviso bonario si paga la bolletta entro i termini non c’è più alcun rischio e si ritorna in corso con i pagamenti. Tra l’altro questo non incide sulla bolletta successiva, per la quale la procedura in caso di mancato pagamento ricomincia dall’inizio.
  • Nonostante la ricezione dell’avviso bonario la bolletta non viene pagata. Se la compagnia non riceve il pagamento entro i termini indicati nell’avviso, comunque non può procedere al distacco della fornitura prima di aver comunicato la situazione tramite raccomandata A/R.

Per quello che riguarda quest’ultimo caso è bene sapere che nella raccomandata deve essere specificata la data ultima di pagamento, la quale deve essere superiore a 20 giorni dalla data di emissione della comunicazione.

La riduzione della corrente elettrica

Per quello che riguarda la corrente elettrica, nella maggior parte dei casi prima di passare al vero e proprio distacco della fornitura, ne viene ridotta la potenza del 15%. In questo caso è molto semplice accorgersene perché il contatore, data la potenza ridotta, inizierà a scattare molto spesso.

Ad ogni modo è la compagnia a stabilire se procedere prima alla riduzione, piuttosto che al distacco immediato, a meno che non si tratti del mercato libero. Per quest’ultimo infatti ogni contratto prevede un numero determinato di bollette non pagate prima di arrivare alla sospensione.

Quando non è possibile il distacco di luce e gas

In alcuni casi la compagnia di luce e gas non può procedere al distacco nonostante il mancato pagamento. Il servizio deve comunque essere erogato quando:

  • Non sono state rispettate tutte le procedure di avviso del cliente.
  • Il cliente necessita di apparecchi salvavita all’interno dell’abitazione ed è quindi definito disalimentabile.
  • La compagnia possiede un deposito cauzionale sufficiente al saldo del debito.
  • Il cliente ha già proceduto alla rateizzazione.
  • Il distacco avviene in giorni festivi, prefestivi oppure di venerdì e sabato quando è impossibile procedere al pagamento.

Cosa fare in caso di distacco di luce e gas?

Nel primo mese seguente al distacco delle forniture il contratto rimane attivo, pertanto è possibile saldare interamente il debito per ottenere la ripresa del servizio. Dopo un mese, invece, il contratto viene annullato e sarà necessario attivarlo dall’inizio.

Il distacco comunque non riguarda le morosità di precedenti inquilini, nemmeno quando questi ultimi hanno interrotto il pagamento per decesso, a meno che non abbiano legami familiari con il nuovo cliente.

Nel caso in cui le bollette riguardano terzi è sufficiente contattare la compagnia comunicando la situazione, senza alcun tipo di rischio. In genere è comunque possibile evitare il distacco, grazie ai tempi dilungati previsti dalla legge e alla possibilità di rateizzare le bollette.

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