Elsa Corniglio - 1 agosto 2021
Brigata Sassari: la storia
La Brigata Sassari è una delle divisioni più antiche dell’Esercito italiano. Vediamone la storia dalla fondazione fino ad oggi.
La Brigata Sassari è un’unità militare meccanizzata dell’Esercito italiano che fa parte della Divisione Acqui che presenta una fervida storia alle spalle.
Il nucleo dell’intera Brigata è composto da due reggimenti: il 151esimo reggimento fanteria Sassari, che ha sede a Cagliari, nella caserma Monfenera; e il 152esimo reggimento fanteria Sassari, che ha sede a Sassari, in caserma Gonzaga.
La Brigata Sassari è una delle unità italiane più presenti in tutte le operazioni di risoluzione di crisi e, all’interno della configurazione dell’Esercito italiano, viene configurata come forza di protezione.
La storia della Brigata Sassari
La Brigata Sassari (Tettaresa) è stata fondata il 1° marzo del 1915. In particolare, in quell’anno sono stati costituiti due reggimenti: il 151esimo reggimento a Sinnai in Provincia di Cagliari e il 152esimo reggimento a Tempio Pausiana.
La particolarità di questi due reggimenti di fanteria è che sono costituiti interamente da persone sarde che sono molto legate tra di loro da un senso di appartenenza territoriale forte.
La Brigata Sassari e la prima guerra mondiale
La Brigata Sassari iniziò il suo servizio con la prima guerra mondiale, impegnata nella battaglia dell’Isonzo. In quell’occasione, la Brigata Sassari ottenne la citazione sul bollettino del Comando Supremo come migliore unità.
Nel 1916, prestò servizio nel combattimento sull’Altopiano di Asiago, ottenendo la medaglia d’oro per la riconquista dei monti delle Melette e del Monte Zebio. Nel 1917, la Brigata Sassari combatté sul Piave, in seguito alla Battaglia di Caporetto, per fermare gli austriaci, pur incorrendo in molte perdite. Successivamente a questa battaglia, la Brigata venne ricostruita due volte, onorandosi di vari riconoscimenti, medaglie d’oro, d’argento e di bronzo per il valore sul campo di guerra.
Nel 1926, la Brigata Sassari venne rinominata Dodicesima Brigata, unendosi al 12esimo Reggimento fanteria della Brigata Casale. Nel 1934, poi, il nome cambiò in Brigata fanteria Timavo, sotto la 12esima Divisione fanteria Timavo.
La Brigata Sassari e la seconda guerra mondiale
Nel 1939, la Brigata cambiò nuovamente ordinamento, divenendo in quest’occasione la 12esima Divisione fanteria Sassari e perdendo il 12esimo Reggimento fanteria in cambio dell’acquisizione del 34esimo Reggimento artiglieria.
Prestò in seguito servizio sui Balcani nel 1941 con la II Armata, prendendo Tenin, che divenne la sede del Comando di Divisione per qualche anno e, in particolare, fino al 1943. Dopo tale data, con la caduta del regime fascista del 25 luglio del 1943, la Divisione venne dislocata tra la difesa di Roma e la repulsione delle truppe tedesche.
Dall’Armistizio in poi e soprattutto a seguito della fuga di Vittorio Emanuele III da Roma e delle condizioni di resa in accordo con l’alto Comando tedesco, la divisione venne sciolta e dovette consegnare le armi.
La storia dal dopoguerra ad oggi
Dal 1958, il 152esimo Reggimeto di Sassari, da cui era nata originariamente la Brigata, riprese questa denominazione in onore di bandiere di guerra che erano state salvate. Nel 1962, il 151esimo Reggimento si unì e nel 1988 anche il nome si accorpò sotto l’insegna della Brigata Sassari.
I battaglioni vennero trasformati nel 151esimo Reggimento fanteria Sassari e nel 152esimo Reggimento fanteria Sassari il 30 luglio e poi il 25 ottobre del 1992. Da quel momento, la Brigata Sassari diventa una delle Forze Armate chiave dell’Esercito italiano.
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