Paola Gentile - 9 febbraio 2022
Bonus revisione auto e moto: cos’è e come richiederlo
Il contributo potrà essere richiesto per i veicoli sottoposti a revisione tra il 2021 e il 2024.
Bonus revisione: non ha fatto neppure in tempo ad attivarsi che la piattaforma “Bonus veicoli sicuri” del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha fatto registrare numeri da capogiro.
Secondo i dati rilevati dalla Motorizzazione Civile, il 4 febbraio scorso, sono stati 40.918 gli utenti che hanno presentato domanda per richiedere il bonus per le revisioni auto e moto effettuate tra il 1° novembre e il 31 dicembre 2021, vale a dire 40.796 persone fisiche e 122 persone giuridiche.
A partire dal 1° marzo sarà possibile chiedere il bonus per quelle eseguite dal 1° gennaio 2022.
Bonus revisione auto e moto: in cosa consiste
Il bonus revisione auto e moto è un rimborso di 9,95€ che verrà erogato a 23.645 utenti come compensazione per l’aumento della tariffa, pari alla stessa cifra, scattato dal 1° novembre 2021 per la revisione di:
- Autoveicoli fino a 35 quintali;
- Motoveicoli;
- Ciclomotori;
- Minibus fino a 15 posti.
A partire dal 1° marzo, infatti, sarà possibile inoltrare la richiesta di bonus per le revisioni effettuate dal 1° gennaio 2022.
Il contributo potrà essere chiesto per le revisioni effettuate dal 1° novembre 2021 fino al 31 ottobre 2024. Per gli anni successivi verrà comunicata in seguito la finestra entro la quale fare richiesta.
Bonus revisione auto e moto: quando sono scattati gli aumenti e a quanto ammontano
Gli aumenti per le revisioni di auto e moto sono scattati dal 1° novembre 2021, in seguito al rincaro introdotto con la Legge di Bilancio 2021.
Se si effettua la revisione presso la Motorizzazione civile, il rincaro è del 22% della tariffa base, ovvero da 45 a 54,95€; mentre se ci si rivolge a un centro privato convenzionato, alla tariffa base va aggiunta l’IVA che è al 22%, la tariffa motorizzazione pari a 10,20€ e le spese postali pari a 1,78€; per un totale di 79,02€, pari al 18% in più rispetto ai 66,88€ che si pagano adesso.
L’aumento è stato predisposto per aggiornare il tariffario delle revisioni fermo dal 2007, come spiegato dalla CGIA di Mestre, evidenziando che l’aumento è risultato necessario per coprire gli investimenti fatti in sicurezza, formazione e innovazione tecnologica: tutti elementi necessari per eseguire le verifiche legate alla revisione.
Il rincaro coincide nel momento in cui il prezzo del petrolio è schizzato alle stelle e di conseguenza anche quello del carburante, senza contare quello dell’energia per chi ha scelto un veicolo o un motociclo elettrico, rendendo il possesso dell’auto o della moto un vero e proprio lusso.
Bonus revisione auto e moto: come funziona
Il contributo statale di 9,95€ andrà a mitigare l’esborso e verrà accreditato sul proprio conto corrente bancario o postale.
Sarà quindi lo Stato, per i primi tempi, ad ammortizzare parzialmente i costi, versando la differenza tra vecchia e nuova tariffa per chi sottoporrà il proprio veicolo a revisione tra il 2021 e il 2024.
I fondi stanziati ammontano a circa 4 milioni di euro.
A usufruirne saranno all’incirca 402 mila persone all’anno rispetto ai 17 milioni abituali, quelli che hanno la data di scadenza immediatamente successiva al debutto delle nuove tariffe.
Inoltre, il bonus sarà valido per un solo veicolo o motociclo a persona, chi ne possiede più di uno intestato a proprio nome beneficerà dello sconto solo sul primo a essere sottoposto all’ispezione; per gli altri pagherà il prezzo aggiornato alle nuove tariffe.
Bonus revisione auto e moto: come presentare la domanda
Per accedere al rimborso occorre registrarsi sulla piattaforma “Bonus veicoli sicuri” del MIMS attraverso:
- SPID;
- Carta d’Identità digitale Elettronica (CIE);
- Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Successivamente, bisogna compilare il modulo con queste informazioni:
- Numero di targa del veicolo (che deve essere intestato alla stessa persona che chiede il rimborso);
- Data e luogo dell’avvenuta revisione;
- Nome, cognome e indirizzo e-mail dell’intestatario;
- Copia dell’attestazione dell’avvenuto pagamento della revisione;
- Iban.
Il rimborso verrà accreditato sul proprio conto corrente bancario o postale.
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