Emilia Morelli - 14 gennaio 2019
Arriva il primo sindacato dei Carabinieri
Il 10 Gennaio 2019 il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta ha dato riconoscimento alla prima organizzazione sindacale per i militari, quella dell’Arma dei Carabinieri.
Per la prima volta in Italia è stato riconosciuto il sindacato dell’Arma dei Carabinieri; il Ministro della Difesa - Elisabetta Trenta - ne ha dato ufficialmente approvazione, il 10 Gennaio 2019.
Si tratta di una svolta epocale: l’esperienza sindacale non ha precedenti nel mondo militare, e se ne rinvengono, ad oggi, pochi esempi anche negli ordinamenti stranieri.
Il sindacato con le stellette avrà il compito di tutelare gli interessi di categoria, sottoscrivere gli accordi volti alla salvaguardia dell’interesse generale e dei singoli componenti dell’Arma.
Il sistema sindacale, atteso per decenni andrà a sostituire l’ormai obsoleto sistema di Rappresentanza militare soggetta al regime gerarchico, evidentemente non più in grado di tutelare i diritti dei militari.
Manca ancora una legge che regoli l’organizzazione sindacale militare, alla quale sarà demandato l’arduo compito di disciplinare l’organizzazione sindacale di un corpo fortemente gerarchizzato ma sono state presentate domande già da una decina di sigle sindacali.
I criteri cui ha risposto il sindacato dell’Arma dei Carabinieri e a cui dovranno rispondere le altre aspiranti sigle sindacali sono stati enunciati dalla Corte Costituzionale.
Infatti la Corte di legittimità ha, ad aprile dello scorso anno, abrogato per incostituzionalità l’art 1475 secondo comma del Codice dell’ordinamento militare nella parte in cui vietava a soldati, avieri, militari e carabinieri la possibilità di costituirsi in associazioni sindacali, lasciando intatto il divieto di aderire ad “altre organizzazioni sindacali”.
La Corte Costituzionale ha, nella stessa sentenza, dettato i criteri necessari per poter presentare la domanda di “riconoscimento” in quanto organizzazione sindacale recependo la legislazione comunitaria, e il Ministro della Difesa del M5S ne ha prontamente dato attuazione.
La legge necessaria
Secondo quanto affermato da Elisabetta Trenta la legge necessaria a regolamentare l’organizzazione sindacale dei militari sarà approvata nel minore tempo possibile.
Rinnovando la gioia per il raggiungimento dell’obiettivo, volto a un cambiamento effettivo, la Trenta ha dichiarato attraverso un post su Facebook:
Siamo già a lavoro sul provvedimento normativo che presto, molto presto, inizierà ad essere discusso in Parlamento. L’obiettivo è chiudere quanto prima questa fase e permettere a tutte le associazioni che hanno formulato richiesta di iniziare ad operare nei limiti fissati dalla sentenza della Corte. Le associazioni riconosciute potranno relazionarsi con i rispettivi Stati maggiori o Comandi Generali, fatta salva la prerogativa negoziale.
Finalmente i militari potranno godere di un diritto riconosciuto a tutti i cittadini italiani dalla Costituzione, il diritto di associarsi liberamente. Del resto alla Polizia di Stato questo diritto è stato riconosciuto fin dagli anni 80 e ben non si capiva, fino ad oggi, il perché permanesse in vigore una legge discriminatoria di fatto.
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