Una tantum 350 euro Forze armate, non ci sono i soldi per tutti: ecco i momentanei esclusi

Una tantum 350 euro Forze armate, non ci sono i soldi per tutti: ecco i momentanei esclusi

I VFP4 raffermati e transitati in servizio permanente nel triennio 2019-2021 sono esclusi, al momento, dall’una tantum 350 euro. Ecco quando ci sarà per loro il pagamento.

Il pagamento dell’una tantum 350 euro per il personale delle Forze armate è previsto per la fine di ottobre 2022, per la precisione tra il 23 e il 28 di questo mese, con cedolino straordinario (qui tutti i dettagli).

L’emolumento riguarda il periodo compreso tra il 2019-2021 come previsto dal rinnovo contrattuale. Tuttavia, però, se il personale in servizio riceverà il tanto sospirato pagamento che contribuirà per questo mese ad aumentare la busta paga, al momento, restano tagliati fuori, per mancanza di fondi, alcuni militari: nella fattispecie, i VFP4 raffermati che, nel corso del triennio 2019-2021, sono transitati in servizio permanente.

Dove verranno presi i fondi per pagare la loro una tantum e per erogare i pagamenti delle altre indennità? Cerchiamo di capirlo e soprattutto vediamo la tempistica di pagamento.

Una tantum 350 euro: per chi manca la copertura finanziaria

I calcoli dei fondi stanziati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze sono stati fatti sulla base della Relazione Tecnica, ma prendendo in considerazione la platea beneficiaria al 31 dicembre 2018, escludendo dalla ricezione dell’indennità il personale VFP4 (Volontari in Ferma Prefissata quadriennale) raffermato che, nel corso del triennio dell’erogazione dell’emolumento, è passato in servizio permanente.

Stando ai dati, quindi, e alla luce di quanto detto, mancherebbero all’appello circa 740.000 euro che servirebbero per erogare l’una tantum 350 euro anche ai VFP4 in servizio permanente.

Inoltre, nel computo di spesa sono compresi anche:

  • Militari non idonei al servizio transitati nei ruoli civili;
  • Militari congedati nel triennio 2019-2021.

Queste due categorie non sono individuate sulle piattaforme informatiche di NoiPa e pertanto vengono escluse da un beneficio che invece spetta loro.

Mentre, l’una tantum verrà erogata a tutto il personale in servizio e a quello congedato nel 2022 che riceveranno il beneficio tramite cedolino straordinario.

Una tantum 350 euro VFP4: dove verranno trovati fondi

Dalla Relazione Tecnica di evince la possibilità di coprire l’ulteriore fabbisogno mediante la riduzione degli oneri stimati per due Istituti inseriti nel DRP n. 56/2022, ovvero:

  • Indennità di Servizio Aereo (istituita con l’art. 16) atteso che non sono stati valorizzati i risparmi per il divieto di cumulo con l’indennità prevista dal decreto-legge n. 511 del 1979, i cui importi sono stati aggiornati con il DPR 163 del 2002, articolo 5, comma 6 (5,18 per ATA e 7,22 euro per CTA);
  • Indennità Fuori Sede, le cui misure sono state incrementate ed estese ad un numero superiore di destinatari dall’articolo 13, comma 22 e 23, per la quale non è prevista l’esenzione fiscale e previdenziale del 50%.

Oppure, prelevando i fondi che servono dal FESI 2022.

Una tantum 350 euro VFP4: quando verrà pagata

La tempistica varia a seconda se i fondi vengono presi dalle indennità di Servizio Aereo e fuori Sede o dal FESI.

Nel primo caso, la tempistica relativa al pagamento dell’una tantum per il personale VFP4 in Servizio Permanente Effettivo è condizionata dai tempi per la formalizzazione del decreto interministeriale. La data più accreditata per l’erogazione è, con ogni probabilità, non prima di maggio/giugno 2023.

Nel secondo caso, invece, trattandosi di un atto dirigenziale interno, la tempistica si accorcia e l’una tantum 350 euro per i VFP4 potrebbe essere pagata entro il mese di dicembre 2022.

Non resta che attendere quale delle due opzioni verrà scelta e da lì capiremo i tempi effettivi che dovrà attendere il personale VFP4.