Trasferimenti Polizia di Stato, al via la nuova procedura: cosa serve sapere

Trasferimenti Polizia di Stato, al via la nuova procedura: cosa serve sapere

Tutto quello che c’è da sapere su come fare per inoltrare la richiesta di trasferimento.

Il Dipartimento della Polizia di Stato, mediante circolare n. 333 del 7 giugno 2022, ha reso noto che tutti gli appartenenti al ruolo Ispettori “ordinari” potranno fare domanda di trasferimento tramite il portale mobilità riservato a coloro i quali ricoprono quel ruolo, fino al 29 giugno 2022.

Lo rende noto il SAP (Sindacato Autonomo Polizia), precisando che dal prossimo mese di luglio 2022 saranno valutate esclusivamente le istanze di trasferimento presentate tramite il portale. Coloro i quali avevano già presentato richiesta in formato cartaceo, dovranno ripetere la procedura tramite la modalità online. Gli atti cartacei verranno, invece, archiviati.

Vediamo più nel dettaglio cosa serve sapere per far sì che la domanda di trasferimento possa essere fatta tramite la nuova procedura.

Trasferimenti Polizia di Stato: la nuova procedura

La circolare n.333 del 7 giugno 2022, diramata dal Ministero dell’Interno - Dipartimento per gli Affari Generali e le Politiche del Personale della Polizia di Stato, informa che le procedure di completamento del portale mobilità Ispettori si è conclusa il 1° giugno e che quindi fino al 29 giugno 2022 tutti gli appartenenti al ruolo di Ispettori ordinari, interessati al trasferimento, possono presentare istanza tramite il portale dedicato.

Viene indicato anche che “a partire dalla movimentazione programmata per il prossimo mese di Luglio 2022 saranno valutate esclusivamente le istanze di trasferimento presentate tramite il portale in parola”.

Coloro i quali hanno fatto domanda cartacea, e se ancora interessati al trasferimento, dovranno convertirla nella modalità online; nel frattempo gli operatori degli Uffici del personale preposti provvederanno tempestivamente ad inserire nel portale il “parere in uscita”.

Trasferimenti Polizia di Stato: cosa serve sapere

La richiesta di trasferimento può essere avanzata per un massimo di 5 sedi o per reparto indicando in primo luogo il comune di interesse e poi uno o anche tutti gli uffici/reparti ubicati ina quel comune. L’ordine di inserimento costituisce preferenza, qualora ci sia la possibilità di trasferimento su più comuni/reparti.

L’istruttoria delle istanze proseguirà fino al 18 luglio 2022 con l’inserimento nel portale del parere per l’ingresso nell’ufficio richiesto.

Grazie al portale, gli interessati al trasferimento potranno avere subito contezza, in assoluta trasparenza, dei pareri espressi e monitorare lo stato della propria istanza, che può essere modificata fino all’attribuzione del parere di competenza dell’Ufficio di appartenenza (Direzione centrale, Questura, Compartimento, Zona ecc.).

Dopo tale adempimento, se l’interessato vorrà modificare o integrare l’istanza dovrà necessariamente revocare la suddetta e provvedere ad inserirne una nuova. Il portale conserverà solo l’ultima istanza avanzata dal dipendente e solo quest’ultima sarà valutata per il trasferimento.

Trasferimenti Polizia di Stato: cosa fare per la Polizia postale o delle comunicazioni

Se si vuole ottenere il trasferimento presso gli Uffici della Polizia postale o delle comunicazioni, l’interessato dovrà corredare l’istanza con l’apposito questionario tecnico che dovrà essere compilato direttamente tramite lo stesso portale nella sezione dedicata della domanda.

Tale procedura avviene al fine di valutare la specifica attribuzione del Servizio polizia postale e delle comunicazioni della Direzione centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato.

L’inserimento dell’istanza di trasferimento sostituisce l’inoltro cartaceo, ma il richiedente è obbligato a comunicare il tutto al proprio ufficio, tramite la consegna di una copia dell’istanza.

Trasferimenti Polizia di Stato: graduatoria

Dopo la validazione delle domande, ciascun dipendente può prendere visione della propria posizione in graduatoria, secondo i seguenti criteri:

  • Anzianità di sede (provincia) che decorre da non prima dell’inquadramento nel ruolo degli Ispettori;
  • Qualifica e anzianità nella stessa;
  • Anzianità nel ruolo.

Per le istanze di trasferimento degli Ispettori tecnici restano invariate le procedure finora adottate, come pure quelle che riguardano il trasferimento dei Questori e dei Dirigenti degli Uffici/Reparti.