Stipendio Carabinieri, più soldi trattenuti dalla busta paga? L’allarme di Unarma

Stipendio Carabinieri, più soldi trattenuti dalla busta paga? L'allarme di Unarma

L’Associazione Sindacale Carabinieri giudica “incomprensibile” la decisione del Comando Generale di porre il parere sull’aumento delle quote sindacali.

La condizione di crisi che sta vivendo il nostro Paese vede l’Arma dei Carabinieri e tutte le Forze armate impegnate in prima linea per il contrasto all’escalation che la guerra in Ucraina potrebbe comportare.

A questo scenario apocalittico si aggiunge l’innalzamento del costo della vita, i rincari di luce e gas, l’aumento dell’inflazione, la difficoltà di arrivare alla fine del mese con uno stipendio che, seppur aumentato dal nuovo contratto 2019-2021, non sempre riesce a coprire le spese.

Ebbene, in una situazione già di per sé disastrosa, ci mancava solo l’ipotesi che vengano trattenuti ulteriori soldi dalla busta paga dei carabinieri.

Il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha posto un parere affinché il personale paghi una quota più elevata per la propria adesione alle Organizzazioni Sindacali.

Una scelta definita da Unarma (Associazione Sindacale Carabinieri) “incomprensibile”.

Soldi in meno in busta paga: l’allarme di Unarma

La decisione del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri di porre un parere affinché il personale paghi una quota più elevata per la propria adesione alle Organizzazioni Sindacali, secondo Unarma:

“lede il diritto di libera associazione sindacale delle Forze armate, rendendo la decisione più complicata in un periodo particolarmente dispendioso per tante famiglie”.

Iscriversi ad un’associazione sindacale è una scelta che viene fatta per tutelare “i propri interessi di lavoro”, perciò Unarma non ritiene opportuno che il carabiniere “che debba sborsare più di quanto faccia già da ora ”.

Unarma ha precisato che esistono dei decreti attuativi che stabiliscono come procedere in tali situazioni e che non rendono necessario uniformarsi alle quote prelevate dai sindacati delle Forze di Polizia ad ordinamento civile.

Non comprendiamo il perché alcuni argomenti, come la questione delle magliette “polo” per le uniformi estive, negate ai carabinieri, non vengano prese in considerazione, mentre altri siano adottati obbligatoriamente, costringendo il personale dell’Arma ad adeguarsi alle scelte delle Forze di Polizia ”.

Inoltre, precisano da Unarma che vi sono i decreti discendenti dalla Legge in materia di APCSM (Tavolo tecnico interforze SMD. Bozza DM “Deleghe” ex art.7, co.4, Legge n.46 del 2022) che stabiliscono precisamente come intervenire sul versamento delle quote sindacali.

Vista la situazione che si sta vivendo, l’Associazione Sindacale Carabinieri ritiene “imprescindibile che i militari iscritti non vengano appesantiti da ulteriori oneri sindacali ”.

Risulta inspiegabile come “si possa “gongolare” sul fatto che le proposte vergate dal Comando generale siano state approvate da chi è deputato a emettere decreti”.