Riscatto buonuscita Forze armate, pensione più alta: servizi, maggiorazioni e domanda

Riscatto buonuscita Forze armate, pensione più alta: servizi, maggiorazioni e domanda

Il riscatto buonuscita per le Forze armate fa aumentare la pensione, ma non conviene a tutti.

Il riscatto dei servizi prestati nelle Forze armate è importante ed utile ai fini del Trattamento di Fine Servizio.

Con il riscatto, che si può richiedere presentando un’istanza ed essendo in possesso dei requisiti richiesti, si può ottenere una buonuscita più alta, nel momento in cui si va in quiescenza.

Nella fattispecie, il riscatto del TFS consiste nella valorizzazione dei servizi e dei periodi non coperti dal contributo previdenziale obbligatorio per consentire, tramite il pagamento del relativo onere calcolato, una maggiorazione della liquidazione al momento della pensione.

Analizziamo quali sono i requisiti per richiedere il riscatto ai fini della buonuscita, capire perché al personale militare conviene farlo e come presentare l’istanza.

Riscatto buonuscita Forze armate: quali servizi comprende

Nel nuovo numero del settimanale “Il Sindacato” di Aspmi (Associazione sindacale professionisti militari) viene analizzato il riscatto dei servizi prestati nelle Forze armate ai fini della buonuscita, evidenziando come convenga inoltrare l’istanza per poter beneficiare di un TFS più alto.

Nella tabella riportata di seguito possiamo vedere quali sono i servizi che possono essere riscattati, il periodo di riferimento e la misura riconosciuta.

Tipologia di servizioMisura riconosciutaPeriodo a riferimentoRif. Normativo
Pre-ruolo 1/1 intero Dalla data di arruolamento fino al girono prima dell’iscrizione al fondo Opera di Previdenza (depurando eventuali congedi avvenuti) D.P.R. 1092/73 Art. 12
Servizi speciali 1/5 anni (1 anno ogni 5 anni di servizio reso nei reparti secondo la tipologia di servizio) Dalla data di arruolamento (depurando eventuali congedi avvenuti) D.P.R. 187/76 art. 17

In seguito all’entrata in vigore del D.Lgs 165/97, art. 5, co.1, a decorrere dal 1° gennaio 1998, le maggiorazioni dei servizi speciali non possono eccedere i 5 anni.

Attenzione: è bene precisare, come indica Aspmi, che gli aumenti maturati fino al 31 dicembre 1997, anche se accedenti i 5 anni, restano valutabili nel loro insieme senza la possibilità di ulteriori riconoscimenti di maggiorazioni.

Riscatto buonuscita Forze armate: come vengono valutati i servizi speciali

I servizi speciali vengono valutati, fino al raggiungimento dei 5 anni, secondo la tipologia descritta nella tabella di seguito:

Tipo di servizioValutazione
Indennità di impiego operativo di campagna/supercampagna Maggiorazione di 1/5 per ogni anno di servizio
Indennità di paracadutismo Maggiorazione di 1/3 per ogni anno di servizio
Servizi di confine Maggiorazione del 50% per i primi 2 anni, 1/3 per ogni anno successivo
Servizi di volo Maggiorazione di 1/3 per ogni anno di servizio
Servizi di navigazione Maggiorazioni che variano da 1/3, 2/5 al 50% per anno di servizio in funzione dell’appartenenza del richiedente (Esercito, Marina, Aeronautica) e del grado
Servizi nei reparti di correzione nelle carceri minorili resi dal personale militare Maggiorazione di 1/5 per ogni anno di servizio
Maggiorazioni dei servizi prestati negli uffici disagiati di frontiera terrestre I primi 2 anni a 1/2 e i successivi a 1/3. Detti servizi, se riscattati a 1/5, 1/4, 1/3 ecc., possono essere riconsiderati, perché più favorevoli, a seguito di nuova domanda di riscatto per l’ulteriore differenza
Servizio reso dal personale del Ministero degli Affari Esteri in sedi disagiate o particolarmente disagiate Maggiorazione rispettivamente di 1/3 e 1/2 per ogni anno di servizio
Osservatori Onu in sede disagiata o particolarmente disagiata Maggiorazioni rispettivamente di 1/2 e 3/4 per ogni anno di servizio
Servizi di operai addetti a lavori insalubri o ai polverifici Maggiorazioni di 1/4 lavori insalubri e 1/2 per i primi 2 anni e 1/3 per gli anni successivi per polverifici
Servizi di colonia Maggiorazioni di 1/2 per i primi 2 anni e 1/3 per gli anni successivi
Servizi in zona di armistizio Maggiorazioni di 1/2 per i primi 2 anni e 1/3 per gli anni successivi
Campagne di guerra Maggiorazione di 1 anno (sono sufficienti 3 mesi di permanenza in zona di operazione

Gli altri periodi riscattabili, a patto che non siano contemporanei ai servizi con iscrizione al fondo Opera di Previdenza sono:

  • Corso di laurea;
  • Corso specializzazione post-laurea;
  • Corsi per il conseguimento di diplomi universitari (laurea breve).

Riscatto buonuscita Forze armate: come calcolarlo e fare domanda

L’istruttoria della domanda del riscatto buonuscita per le Forze armate prevede il calcolo dell’onere da pagare sulla base dello stipendio in godimento all’atto della domanda e dell’età anagrafica.

Più è alto lo stipendio, più l’età anagrafica risulta vicina a quella massima della pensione e più alto sarà l’importo dell’onere soggetto a riscatto.

Per richiedere il riscatto buonuscita bisogna presentare domanda all’Inps (mod. PR1) tramite il proprio ente di servizio.

Per l’evasione delle domande occorre circa un anno. Terminata l’istruttoria e calcolato l’onere del riscatto buonuscita, l’Inps elabora la delibera di riscatto che verrà inviato al richiedente e in seguito all’Ente di servizio che ha inoltrato la domanda.

Il richiedente ha tempo 90 giorni per decidere di rinunciare al pagamento del contributo, comunicando la decisione al proprio Ente che inoltrerà la richiesta all’Inps.

Riscatto buonuscita Forze armate: come deve essere pagato

Il contributo di riscatto buonuscita per le Forze armate può essere pagato tramite:

  • Trattenute mensili su cedolino per il periodo ammesso al riscatto;
  • Pagamento in un’unica soluzione tramite l’F24 semplificato fornito dall’Inps insieme alla delibera di riscatto.

I versamenti delle rate o il pagamento in un’unica soluzione sono deducibili.

Riscatto buonuscita Forze armate: perché conviene

L’onere per gli anni ammessi al riscatto viene calcolato sullo stipendio rapportato al grado che si ha al momento della domanda. Invece, la buonuscita, o TFS, verrà calcolata sullo stipendio rapportato al grado che si ricopre al momento della pensione.

Quindi, se si paga un riscatto basso, si avrà una buonuscita calcolata sul grado apicale in uscita a pensione e quindi, ragionevolmente, più alta.

Riscatto buonuscita Forze armate: come funziona per i neo graduati

Il personale che è stato immesso in servizio permanente negli ultimi anni, proveniente dai VFP4 in rafferma biennale, può richiedere il riscatto per la buonuscita per il periodo del pre-ruolo (calcolato per intero) che va dalla data di arruolamento fino alla data di iscrizione al Fondo Opera di Previdenza, che coincide con la decorrenza amministrativa dell’immissione in servizio permanente.

Questa opzione è atta a cercare di mitigare la condizione di precariato in cui potrebbero ritrovarsi il suddetto personale per via delle tempistiche concorsuali legate la loro profilo di arruolamento,

Questi si ritroveranno a dover pagare un contributo a riscatto di buonuscita oneroso in rapporto ad almeno 72-84 mesi di precariato.

Sulla base della delibera dell’Inps, infatti, in caso di costi non sostenibili, si potrà sempre optare per la rinuncia scritta, tramite il proprio Ente di appartenenza e senza alcun onere a carico del richiedente.