Paola Gentile - 23 febbraio 2022
Rinnovo contratto Forze Armate 2019-2021: a che punto si trova e quando si concluderà
L’iter per l’attuazione del provvedimento è nella fase di “concerto”. ASPMI assicura informazione costante.
Il rinnovo contrattuale 2019-2021 del settore Difesa, siglato il 23 dicembre 2021 alla presenza delle parti interessate, riguarderà 430mila addetti della Polizia di Stato, della Polizia penitenziaria, dell’Arma dei Carabinieri, della Guarda di Finanza e delle Forze Armate.
Il contratto ha lo scopo di premiare l’operatività delle donne e degli uomini in divisa, salvaguardando ed innovando le tutele familiari e il supporto economico, nell’ottica di quella specificità che caratterizza e connota la Forza Armata.
Tra i vari aspetti discussi nel rinnovo vi sono quelli legati alla riforma previdenziale, legale e sanitaria indicate come condizioni necessarie per la stipula, oltre all’aspetto concernente lo straordinario.
Dalla sottoscrizione è partito l’iter procedurale che porterà alla concretizzazione dell’intesa ma, come hanno fatto sapere da ASPMI (Associazione Sindacale Professionisti Militari) il percorso è lungo.
Rinnovo contrattuale Forze Armate: cosa viene riconosciuto
All’interno dell’accordo vengono riconosciuti aumenti stipendiali per il personale dal VFP1 e VFP4 fino al grado di Capitano, con una media di 110,00€ lordi (nello specifico gli aumenti andranno da 90 euro a 130 euro medi lordi mensili). Oltre al pagamento degli arretrati dal 1° gennaio 2019.
Le battaglie di cui si sono fatti carico i sindacati hanno avuto i loro effetti anche nel FESI per le Forze Armate. Il Fondo di Efficienza dei Servizi Istituzionali riferito all’anno 2021 verrà liquidato entro luglio 2022 in un’unica soluzione.
Oltre a questo, si aggiungono varie indennità volte a riconoscere le attività specifiche che caratterizzano ogni corpo, quali:
- Indennità di controllo del territorio;
- Servizio presso Istituti penitenziari;
- Attività di verifica ispettiva per il contrasto all’evasione fiscale;
- Indennità operative per le specifiche attività delle Forze Armate, sia in Italia che all’estero;
- Indennità per il personale del settore cyber per fronteggiare attacchi informatici alle infrastrutture strategiche del Paese.
Ulteriori risorse sono state stanziate per finanziare la contrattazione e la concertazione di ogni singola amministrazione al fine di rendere sempre più efficienti i servizi istituzionali.
L’indennità di controllo del territorio, rivolto a chi presta servizio di volante e pattuglia, viene ricompensato con un indennizzo di 5,00€ per il serale e di 10,00€ per il notturno.
Sul fronte tutele, invece, viene riconosciuto:
- Congedo e riposo solidale;
- Trattamento economico di trasferimento;
- Tutela alla genitorialità;
- Congedo ordinario;
- Congedo straordinario per donne vittime di violenza di genere;
- Congedo parentale;
- Congedi straordinari e aspettative;
- Congedo per aggiornamento scientifico.
Rinnovo contrattuale Forze Armate: a che punto siamo
Come evidenziato dal delegato Francesco Gentile nella nota ASPMI, le procedure burocratiche che riguardano il rinnovo contrattuale 2019-2021 per le Forze Armate trovano applicazione nello status giuridico ed economico del personale.
D’altro canto, l’iter procedurale risulta lungo e complesso e si compone di varie fasi:
- Bollinatura da parte della Ragioneria di Stato e firma contrattuale;
- Fase di “concerto”, tutti i Ministri interessati e le Amministrazioni procedono ad allineare il testo siglato alle ratio contenute nelle norme, al fine di scongiurare false interpretazioni o la possibilità di contenziosi;
- Corte di conti per l’analisi di competenza;
- Firma del Presidente della Repubblica;
- Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale;
- Diramazione della Circolare applicativa da parte della Direzione Generale per il Personale Militare.
Ottenuta l’ufficialità, si passa ad applicare tutte quelle modifiche allo status giuridico ed economico, cui abbiamo fatto cenno prima, che troveranno contezza all’interno del nuovo contratto di lavoro.
Attualmente, come fa sapere Gentile, il rinnovo è nella fase di “concerto”.
Al momento, prosegue il delegato,
“non possiamo avanzare ipotesi circa le tempistiche degli adeguamenti stipendiali, tantomeno per gli arretrati collegati al contratto, per la modifica e per l’introduzione delle norme giuridiche”.
Certo è che gli stipendi verranno adeguati dal 1° gennaio 2021; mentre le norme giuridiche (ferie solidali e altre norme non di carattere economico stipendiale) dal 1° gennaio 2022.
Sarà premura di ASPMI tenere il personale costantemente aggiornato sull’avanzamento dei lavori.
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