Quali sono le Forze speciali più forti del mondo?

Quali sono le Forze speciali più forti del mondo?

Addestrati per cavarsela in ogni contesto, i militari delle Forze speciali sono impiegati nelle operazioni più pericolose.

Le Forze speciali sono le unità militari di una Forza armata addestrate a condurre operazioni ad alto rischio. I loro appartenenti vengono denominati incursori.

A seconda del momento storico e dello stato a cui si riferiscono, gli interventi cambiano e diventano più o meno pericolosi.

Le Forze speciali fanno la loro comparsa all’inizio del XX secolo, e crescono in maniera esponenziale durante la Seconda Guerra Mondiale, quando le parti coinvolte creano delle formazioni dedicate alle operazioni speciali dietro le linee nemiche.

La selezione per entrare in questa unità d’élite è molto dura. I militari che vi accedono intraprendono un addestramento faticoso e conducono uno stile di vita che non lascia spazio ad errori.

Nella maggior parte dei casi, gli operatori delle unità di Forze speciali sono impiegati in piccoli nuclei, anche di tipo commando, nella singola missione che viene pianificata e provata nei minimi dettagli.

Una prestanza fisica notevole, unita ad una volontà di ferro e ad una grande lucidità mentale, rendono le Forze speciali temute e rispettate.
Ma quali sono le Forze speciali più forti del mondo?

Forze speciali più forti al mondo: quali sono

Tra le Forze speciali più forti al mondo vi sono quelle di:

  • Stati Uniti;
  • Gran Bretagna;
  • Russia;
  • Germania;
  • Francia;
  • Italia.

Il Team Six - Navy Usa

Nato nel 1962, il Team Six - Navy Seals Devgru degli Stati Uniti annoverano nel proprio palmarès la cattura e l’uccisione del capo e fondatore di Al-Qaeda, Osama Bin Laden.

Tra le competenze del DEVGRU c’è anche la raccolta di informazioni e il controspionaggio, anche se gli operatori del Team Six sono soldati delle Forze speciali più̀ che agenti segreti. Gli operativi del Team Six sono circa 300, che sembra siano divisi in 5 squadre d’assalto: Oro, Rosso, Blu, Grigio (specializzato in mobilità navale) e Nero (specializzato in ricognizione e sorveglianza occulte).

Mentre il Team Verde, che non viene conteggiato tra le squadre d’assalto, sarebbe responsabile dell’addestramento. A questi vanno aggiunti un migliaio di uomini del personale di supporto tra armieri, impiegati, esperti di logistica o di esplosivi.

SAS della Gran Bretagna

Lo Special Air Service (SAS) della Gran Bretagna viene riconosciuto come il progenitore diretto della maggior parte delle forze speciali del mondo occidentale. Per entrare a far parte dei SAS i membri dell’Esercito britannico devono affrontare una selezione e un addestramento durissimi, che vengono superati in media da un candidato su dieci.

Gli uomini delle Mountain Troop sono esperti alpinisti e sciatori addestrati a operare e sopravvivere in ambienti montani e artici. I Boat Troop sono in grado di intervenire come sommozzatori oppure utilizzando canoe e imbarcazioni leggere da assalto. I membri dell’Air Troop sono esperti di paracadutismo anche estremo e da alta quota.

Gruppo Alpha russo

Il Gruppo Alpha venne creato nel 1974, in piena Guerra Fredda, e venne costituito all’interno del Kgb, per rispondere alla necessità di avere soldati super-addestrati e pronti a tutto, in grado di eseguire qualunque cosa venisse loro ordinata.

Una scia di sangue ha sempre accompagnato le loro azioni. Nelle missioni segrete in Cecenia, durante gli anni Novanta e Duemila, il Gruppo ricevette il compito di eliminare i leader dei ribelli locali, e agì con una efficacia e una spietatezza che hanno pochi paragoni.

Il KSK della Germania

In Germania, per anni, non ci sono state Forze speciali, per via delle SS che nel corso della Seconda Guerra Mondiale funestarono di azioni vergognose il loro operato. Fu con l’attacco terroristico durante le Olimpiadi di Monaco che venne presa la decisione di rompere gli indugi e dare vita ad una Forza speciale, precisamente nel 1972.

Tuttavia, si è dovuto attendere il 1996 perché le Forze armate tedesche potessero ricostituire apertamente unità di comando.

Il Kommando Spezialkräfte (KSK) ha compiti di ricognizione, azione dietro le linee nemiche e di attacchi mirati su obiettivi. Tutti impieghi divenuti di routine da quando è scoppiata la guerra al terrorismo internazionale.

Come per tutte le unità speciali, non esistono informazioni ufficiali confermate sul numero di elementi che compongono il KSK, ma sembra che la cifra si aggiri sui mille uomini, di cui 3-400 operatori e il resto per compagnie e plotoni logistici, medici e di supporto.

GIGN della Francia

Il Groupe d’Intervention de la Gendarmerie Nationale sono addestrati per fronteggiare situazioni ad altissimo rischio; infatti, l’identità dei componenti viene tenuta segreta per la loro stessa sicurezza.

Il GIGN è stato fondato nel marzo 1974 in seguito al massacro alle olimpiadi di Monaco. Creato inizialmente come un’unità tattica relativamente piccola, specializzata in situazioni di liberazione ostaggi sensibili, da allora è cresciuto fino a diventare una forza di quasi 400 unità, con responsabilità e capacità espanse.

Task Force 45 dell’Italia

I commando delle Forze speciali italiane sono pronti a combattere in situazioni estreme e a risolvere crisi drammatiche, nella più completa segretezza.

La Task Force 45 si è distinta in Afghanistan, sotto l’egida del COFS (Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali) ed è diventata una delle Forze speciali più forti al mondo e composta dalle Forze speciali italiane.

La TF-45 era inquadrata all’interno dell’Operazione ISAF Sarissa, la missione di peacekeeping in atto in Afghanistan dal 2006, ed era composta da militari provenienti da tutti i reparti delle Forze Speciali italiane (FS - TIER 1) e delle Forze per le Operazioni Speciali (FOS - TIER 2), sotto il comando operativo del 9° Reggimento d’assalto paracadutisti Col Moschin.

Insieme agli uomini del Col Moschin, raggruppati nel distaccamento operativo Condor, nella TF-45 c’erano gli incursori della Marina (GOI), nel distaccamento Caimano 69, quelli dell’Aviazione (il 17° Stormo) nel distaccamento Icaro 30, i Carabinieri del GIS, i Ranger paracadutisti degli Alpini del Monte Cervino e gli uomini del Reggimento Acquisizione Obiettivi (RAO).

Un gruppo di circa 200 militari d’élite suddivisi nelle Task Unit Alfa e Bravo. Lo scopo principale di queste Task Force è mettere a punto procedure operative comuni tra quelle che in Italia sono unità speciali separate, in modo da lavorare sul campo all’unisono, come un preciso e perfetto meccanismo sincronizzato.

Le Forze speciali italiane

Tra le Forze speciali italiane figurano:

  • 9º Reggimento d’assalto paracadutisti "Col Moschin" (Esercito Italiano);
  • G.O.I. - Gruppo Operativo Incursori del COMSUBIN - Raggruppamento Subacquei ed Incursori "Teseo Tesei" (Marina Militare);
  • 17º Stormo Incursori.png 17º Stormo incursori (Aeronautica Militare Italiana);
  • G.I.S. - Gruppo di Intervento Speciale - Stemma.png G.I.S. - Gruppo Intervento Speciale (Arma dei Carabinieri);
  • 4º Reggimento alpini paracadutisti "Monte Cervino" (Esercito Italiano);
  • 185º Reggimento paracadutisti ricognizione acquisizione obiettivi "Folgore" (Esercito Italiano).