Pensioni Forze armate e di Polizia, più alte con la rivalutazione: cosa dice la proposta di legge Graziano

Pensioni Forze armate e di Polizia, più alte con la rivalutazione: cosa dice la proposta di legge Graziano

La proposta di legge per la rivalutazione delle pensioni delle Forze armate applica il coefficiente di trasformazione indicato per il pubblico impiego anche ai militari.

Il deputato del Partito Democratico Stefano Graziano ha annunciato la presentazione di una proposta di legge per la rivalutazione delle pensioni del personale delle Forze armate.

Nel corso dell’audizione in Commissione Difesa del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, il capogruppo dem in Commissione Difesa alla Camera ha detto di aver firmato la proposta di legge, insieme a tutti i deputati Pd presenti con lui in Commissione: Anna Ascani, Nicola Carè, Andrea De Maria e Piero Fassino.

Pensioni Forze armate: perché il personale è svantaggiato

In una nota diramata dal deputato dem Graziano e ripresa da Ansa.it, il capogruppo Pd in Commissione Difesa alla Camera spiega il motivo tale per cui il personale militare, nel momento in cui va in pensione, si ritrova svantaggiato.

La legge 4 novembre 2010, n. 183, riconosce la specificità del ruolo e dello stato giuridico del personale militare in relazione alla peculiarità dei compiti, alle limitazioni personali che ne derivano e ai requisiti di efficienza operativa richiesti.

Tuttavia, suddetto personale risulta però svantaggiato sul versante previdenziale, in conseguenza dell’introduzione del metodo di calcolo contributivo perché, anche restando in servizio fino al massimo di età previsto dal proprio ordinamento, questo personale non riesce a raggiungere i coefficienti di trasformazione più favorevoli, che la legge fissa al raggiungimento di età avanzate.

Questa circostanza, spiega Graziano, aggravata dalla mancata istituzione di alcuna forma di previdenza compensativa, “crea una situazione di estremo svantaggio per il personale del comparto nel momento del pensionamento, dopo una carriera professionale dedicata alla difesa dello Stato e dei suoi cittadini”.

Con la proposta di legge Graziano si vuole intervenire con una norma di equità contributiva, equiparando il coefficiente di trasformazione indicato per il pubblico impiego al momento di accedere al pensionamento per limiti di età.

Pensioni Forze armate: cosa prevede la rivalutazione

Lo scopo della proposta di legge fatta da Graziano è quello di adattare l’attuale normativa pensionistica a quelle che sono le specificità del personale del Comparto difesa e Sicurezza per coloro i quali accedono alla pensione, così da godere del massimo contributivo previsto al raggiungimento dell’età pensionabile. E di conseguenza godere di una pensione più alta.

Nella fattispecie, la proposta, come abbiamo già anticipato, riguarderebbe le donne e gli uomini delle Forze armate, compresa l’Arma dei Carabinieri, le Forze di Polizia e il Corpo dei Vigili del Fuoco.