Luca Restivo - 23 novembre 2022
Marina Militare, falsifica certificati per non imbarcarsi: ecco cosa rischia il sottufficiale
Un militare della Marina Militare ha presentato certificati medici falsi, continuando a percepire la retribuzione per i giorni non lavorati.
Un militare della Marina Militare è stato condannato per aver falsificato alcuni certificati medici per non imbarcarsi, maturando la bellezza di 47 giorni di assenza ingiustificata.
È quanto è accaduto in Liguria, dove un sottufficiale della Forza armata è stato condannato dalla Corte dei conti a risarcire il Ministero della Difesa con una somma importante.
Il reato di cui il militare si è macchiato è quello di danno patrimoniale nei confronti dello Stato e nella fattispecie verso il Dicastero della Difesa che ora attende di vedersi restituito il maltolto, dal momento che il militare ha continuato a percepire la retribuzione nei giorni in cui era assente dal servizio per causa di malattia.
Ecco di quanto il sottufficiale dovrà risarcire il Ministero.
Certificati medici falsi Marina Militare: cosa è successo
Pur di non imbarcarsi, un sottufficiale della Marina Militare in servizio in Liguria ha falsificato i certificati medici che attestavano il suo stato di impossibilità e quindi, di conseguenza, giustificavano le assenze dal servizio.
In seguito ad un controllo, le suddette assenze sono risultate ingiustificate poiché i certificati medici erano palesemente falsi. In tutto questo periodo, il militare ha accumulato ben 47 giorni di assenza ingiustificata che però gli è stata retribuita, in quanto figurava come malattia.
Insospettitosi dall’assenza del 38enne marinaio al momento della partenza dell’unità navale della Marina Militare di stanza a La Spezia, il Comandante ha segnalato la cosa ed è stato avviato un procedimento giudiziario che è culminato nella sentenza della Corte dei Conti della Liguria che ha condannato il sottufficiale assenteista con l’accusa di danno patrimoniale allo Stato.
Certificati medici falsi Marina Militare: il risarcimento
Il militare della Marina dovrà risarcire il Ministero della Difesa, restituendo quanto percepito indebitamente per una somma pari a 4.636 euro.
Oltre alla cifra in denaro, per il sottufficiale si spalancano le porte del provvedimento disciplinare militare, che potrebbe condurre non solo a perdere il grado, poiché non meritevole di conservarlo, ma alla cessazione dal servizio permanente e quindi al licenziamento.
Episodio analogo era successo qualche tempo addietro ad un militare dell’Esercito italiano che aveva falsificato 3 certificati medici, attestando patologie che impedivano il suo rientro in ufficio. L’uomo era stato condannato dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere a 9 mesi di reclusione.
L’inchiesta disciplinare dell’Esercito aveva condotto proprio al provvedimento che comportava alla perdita del grado e del posto di lavoro. Il ricorso al Presidente della Repubblica non è servito a nulla e l’uomo ha perso tutto.
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