Guido Scavazzin - 20 settembre 2024
L’Italia investe sugli armamenti, il nuovo piano spiegato nel dettaglio
Con il Documento Programmatico Pluriennale (DPP) 2024-2026 l’Italia investe sugli armamenti. Ecco quali sono le novità in arrivo.
Nel contesto del Documento Programmatico Pluriennale (DPP) 2024-2026, l’Esercito Italiano è impegnato in un significativo processo di ammodernamento dei propri sistemi d’arma. Questo piano strategico pone particolare attenzione al miglioramento delle capacità di supporto di fuoco, con un focus sull’Arma di Artiglieria. L’obiettivo è potenziare la prontezza operativa e l’efficacia delle forze attraverso l’adozione di tecnologie avanzate e sistemi d’arma di ultima generazione.
Ammodernamento del semovente cingolato PzH 2000
Uno dei programmi chiave riguarda l’ammodernamento del semovente cingolato PzH 2000. Questo sistema, in servizio da diversi anni, viene sottoposto a un aggiornamento per risolvere le obsolescenze elettroniche e meccaniche.
L’intervento prevede il miglioramento della dorsale elettronica attraverso la tecnologia CAN-BUS, consentendo l’integrazione di munizionamento guidato di nuova generazione. L’aggiornamento garantirà al PzH 2000 di mantenere una posizione di rilievo nell’artiglieria italiana, migliorando la sua flessibilità e l’efficacia operativa sul campo.
Sistema d’artiglieria semovente RCH-155
Parallelamente, il programma prevede l’acquisizione del semovente ruotato RCH-155, un sistema di artiglieria avanzato dotato di cannone da 155L52 mm. Questo mezzo rappresenta un’evoluzione tecnologica rispetto ai sistemi attualmente in uso, come l’FH-70.
Oltre alla maggiore precisione e protezione per l’equipaggio, l’RCH-155 garantisce una più rapida capacità di schieramento e flessibilità operativa. L’integrazione con munizionamento guidato di precisione Vulcano, sviluppato da Leonardo, rafforza ulteriormente le sue capacità, permettendo operazioni efficaci anche in condizioni difficili.
Sistemi per le Forze Leggere
Un altro aspetto centrale riguarda l’ammodernamento delle capacità di supporto per le Forze Leggere, come le Brigate Alpine e Paracadutisti.
È in fase di sviluppo un nuovo obice leggero avio-elitrasportabile, pensato per sostituire i vecchi M56, al fine di garantire maggiore mobilità tattica e prontezza operativa, con la possibilità di essere rapidamente trasportato via aerea.
Precisione a lunga distanza e capacità loitering
Un’ulteriore area di sviluppo riguarda l’introduzione di un sistema di ingaggio di precisione stand-off con capacità loitering. Questo strumento permetterà ingaggi a lunga distanza, fino a 90 km, e sarà in grado di colpire con precisione obiettivi fissi e mobili. Questo progetto ha lo scopo di migliorare la capacità di fuoco "non a contatto" dell’artiglieria terrestre, riducendo il rischio di danni collaterali.
Nuovo carro armato da battaglia
Nel DPP 2024-2026, un’altra priorità è l’acquisizione del nuovo carro armato da battaglia dell’Esercito Italiano, con uno stanziamento complessivo che ha raggiunto i 5,5 miliardi di euro. Nonostante il fabbisogno stimato sia di 8,2 miliardi, è previsto l’avvio di una joint venture tra Leonardo e Rheinmetall per lo sviluppo del progetto. Questo carro armato rappresenterà un significativo potenziamento delle capacità corazzate italiane, garantendo una maggiore potenza e tecnologia.
Investimenti complessivi
Il DPP prevede investimenti complessivi di 1,81 miliardi di euro per l’acquisizione dell’RCH-155 e sistemi correlati, oltre a 266 milioni per l’ammodernamento del PzH 2000. Sono stati stanziati inoltre 535 milioni di euro per il munizionamento terrestre, inclusi i proiettili Vulcano e i sistemi HIMARS.
Si tratta di una chiara dimostrazione dell’impegno della Difesa italiana nel garantire l’efficacia operativa delle Forze Armate attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche all’avanguardia. L’ammodernamento dei sistemi d’arma si rivela quantosì cruciale per mantenere elevati standard di prontezza e flessibilità operativa, assicurando all’Esercito Italiano un ruolo di primo piano nelle operazioni future.