Luca Restivo - 13 gennaio 2023
Iscrizione obbligatoria liste di leva per i nati nel 2006: perché i Comuni hanno pubblicato l’avviso
Se il servizio militare obbligatorio in Italia è stato sospeso nel 2005, perché occorre aggiornare le liste?
Con l’inizio del nuovo anno è arrivato puntuale in diversi Comuni italiani il manifesto di avviso pubblico che recita: “Obbligo di iscrizione nelle liste di leva dei giovani nati nell’anno 2006”.
Una dicitura che ha destato panico e preoccupazione, soprattutto alla luce della guerra in Ucraina. In un attimo è serpeggiato il timore che l’avviso fosse una sorta di chiamata alle armi, ma non si tratta di questo.
È infatti prassi che i Comuni italiani aggiornino le liste di leva ogni anno, ma questo non vuol dire che i ragazzi nati nel 2006 vengano chiamati per arruolarsi. Infatti, il servizio militare obbligatorio è stato sospeso in Italia dal 2005 e l’arruolamento oggi avviene solo su base volontaria.
È ferma convinzione dei Vertici dello Stato Maggiore Difesa creare una Esercito e una Forza armata composta da professionisti. Perciò, la leva obbligatoria non c’è più, con buona pace di qualche leader politico che ne vorrebbe il ripristino o di chi trova soluzioni alternative, vedi la proposta della mini-naja.
Tuttavia, l’obbligo di aggiornare le liste di leva c’è e tocca rispettarlo. Capiamo meglio cosa dice il manifesto e scopriamo perché non c’è nulla di cui preoccuparsi.
Iscrizione obbligatoria liste di leva: cosa dice il manifesto dei Comuni
Come già anticipato, sebbene il servizio di leva non ci si più da ben 18 anni, i Comuni italiani sono ancora tenuti a rispettare alcuni obblighi come quello di aggiornare ogni anno le liste di leva militare.
Anche a gennaio 2023, come gli anni precedenti, sono comparsi nelle città italiane i manifesti che annunciano l’aggiornamento delle liste, nello specifico per i nati nel 2006.
Ma perché proprio loro? È semplice: nella lista di leva figurano tutti i nominativi dei giovani secondo la propria classe di nascita che dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno in corso compiranno il 17° anno di età. Le liste sono da completare entro il mese di aprile.
A stabilire l’obbligo dell’aggiornamento delle liste di leva sono una serie di leggi presenti nel Codice dell’Ordinamento Militare (COM). L’articolo 1928 riguardante “Obblighi di leva, sospensione delle chiamate, e casi di ripristino” recita:
“In attuazione dell’articolo 52 della Costituzione (La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge), il servizio militare è obbligatorio nei casi e con le modalità stabilite dal presente codice”.
Per verificare se il proprio nominativo è presente nelle liste e per chiederne la cancellazione basta recarsi all’ufficio leva presente in ogni Comune italiano. L’ufficio rilascerà una certificazione che attesta l’iscrizione nella lista di leva o l’esito di leva.
Abbiamo già ribadito che iscriversi nella lista di leva è obbligatorio ma non rappresenta una chiamata alle armi. Il servizio militare è stato sì sospeso ma non soppresso, resta obbligatorio per la legge e potrebbe essere ripristinato in un caso specifico.
Leva militare obbligatoria: quando può essere ripristinata
Il COM stabilisce che “ le chiamate per lo svolgimento del servizio obbligatorio di leva sono sospese a decorrere dal 1° gennaio 2005 ”.
Tuttavia, il servizio di leva può essere rispristinato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, in un caso specifico indicato nell’articolo 1929 del Codice dell’Ordinamento Militare.
Vale a dire solo se il personale volontario in servizio è insufficiente e non è possibile colmare le vacanze di organico, in funzione delle predisposizioni di mobilitazione, mediante il richiamo in servizio di personale militare volontario cessato dal servizio da non più di cinque anni, nei seguenti casi:
- se è deliberato lo stato di guerra ai sensi dell’articolo 78 della Costituzione;
- se una grave crisi internazionale nella quale l’Italia è coinvolta direttamente o in ragione della sua appartenenza ad una organizzazione internazionale giustifica un aumento della consistenza numerica delle Forze armate.
Qualora dovesse essere rispristinata la leva per i motivi che abbiamo indicato, non potrebbero essere richiamati in servizio gli appartenenti alle Forze di Polizia ad ordinamento civile e quelli del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Quindi, l’iscrizione nelle liste di leva non è una chiamata alle armi, ma una formalità.
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