Forze dell’Ordine: in arrivo nuove assunzioni, i numeri

Forze dell'Ordine: in arrivo nuove assunzioni, i numeri

Rinforzi di organico per Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco.

Sono in arrivo nuove assunzioni straordinarie per le Forze dell’Ordine e i Vigili del Fuoco, grazie un emendamento, a firma dei relatori Tatjana Rojc del Partito Democratico e Andrea Cangini di Forza Italia, inserito nel secondo decreto legge per accelerare l’attuazione del Recovery Plan, meglio noto come decreto Pnnr2.

Il provvedimento, in esame al Senato, dovrebbe approdare in aula, a Palazzo Madama, dopo il passaggio in Commissioni Affari Costituzionali. Dal governo uscirà un decreto modificato e migliorato in molti aspetti.

Per le Forze dell’Ordine, i posti che verranno messi a disposizione saranno complessivamente 1.574 con l’aumento del personale di agenti, carabinieri e finanzieri.

All’interno del maxi-emendamento non ci sono solo interventi in favore delle nuove assunzioni nelle Forze dell’Ordine, ma anche una serie di provvedimenti che prorogano la stabilizzazione dei precari della Pubblica Amministrazione e limitano i tagli al personale della scuola, salvaguardando la card dei professori.

Assunzioni Forze dell’Ordine: i numeri

Il provvedimento prevede una rideterminazione delle piante organiche di:

  • Polizia di Stato;
  • Polizia Penitenziaria;
  • Carabinieri;
  • Guardia di Finanza;

per un totale di 1.574 nuove assunzioni. Per i Vigili del Fuoco è prevista un’assunzione straordinaria di 95 unità.

Assunzioni: cosa accade agli ex militari operatori della Giustizia

È stata prorogata, fino al 2024, la norma che consente di riservare la metà dei posti ai precari nei prossimi concorsi nella Pubblica Amministrazione.

Si tratta di una vecchia norma introdotta dal governo Renzi che prevedeva la riserva del 50% dei posti nei concorsi banditi dalle amministrazioni, ai dipendenti a tempo determinato che avessero lavorato all’interno della stessa amministrazione per un periodo di almeno tre anni, anche non consecutivi, negli ultimi otto anni.

Per i 1.200 operatori della giustizia assunti sempre con contratti precari, è in arrivo una buona notizia che prevede una vera e propria stabilizzazione che avverrà entro la fine del 2023, con un contratto a tempo indeterminato dal Ministero della Giustizia.

Per essere assunti, bisogna soddisfare alcuni requisiti, quali:

  • Risultare in servizio successivamente al 30 maggio scorso con un contratto a termine come operatore giudiziario;
  • L’ingresso, seppure come precario, deve essere avvenuto con una selezione di tipo pubblico;
  • Aver maturato tre anni anche non consecutivi di servizio all’interno dell’Amministrazione giudiziaria negli ultimi dieci anni.

Stando a quanto emerge dalle dichiarazioni dei sindacati, come riporta Il Messaggero, non tutti beneficeranno della stabilizzazione come operatori della giustizia.

Per le 358 persone, in massima parte ex militari ed ex tirocinanti che hanno lavorato negli uffici giudiziari per coprire carenze di organico, che non hanno maturato i requisiti previsti dalla norma per l’assunzione, non potranno beneficiare della stabilizzazione.

Novità nella Pubblica amministrazione

Oltre alle novità introdotte in termini di stabilizzazione, ve ne è anche una che riguarda il progetto customer satisfaction per i cittadini che utilizzano i servizi della Pa e che potranno esprimere un parere.

A settembre, ha assicurato il Ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta, verranno introdotte la performance e la customer satisfaction, all’inizio in via sperimentale, poi man mano allargata, ispirandosi al modello di WhatsApp e ai voti in stelle per le chiamate.

Inoltre, il ministero sta lavorando anche ad un sistema di premi legati ai risultati e ai voti espressi dai cittadini.