Forze armate: quando conviene e perché riscattare gli anni di servizio militare

Forze armate: quando conviene e perché riscattare gli anni di servizio militare

Il riscatto dei contributi figurativi è importante ai fini pensionistici. Vediamo come e perché.

Così come avviene per la laurea, è possibile riscattare il servizio militare. Una soluzione per consentire di aumentare i contributi utili ai fini della pensione.

I periodi di servizio militare obbligatorio e volontario sono coperti dalla contribuzione figurativa, utile per l’accesso alla pensione. L’accredito avviene gratuitamente, basta soltanto che il richiedente ne faccia domanda.

Questa modalità è molto conveniente per chi ha bisogno e necessita di alcuni anni per raggiungere il requisito contributivo minimo richiesto per andare in pensione.

Però, va sottolineato anche che in alcuni casi il riscatto del servizio militare non è poi così vantaggioso, ma questo lo analizzeremo in seguito.

Adesso, è bene evidenziare che tale beneficio è rivolto a coloro i quali hanno un vuoto assicurativo dovuto al fatto di aver svolto il servizio militare e di non aver potuto, in quel periodo svolgere un normale lavoro.

La contribuzione figurativa non può essere riconosciuta per gli anni del servizio militare se il periodo di riferimento è già stato considerato ai fini del riconoscimento della pensione statale o di qualsiasi altro trattamento pensionistico sostitutivo, esclusivo o esonerativo della gestione obbligatoria.

In questo articolo cercheremo di spiegare perché il riscatto del servizio militare è utile, a chi conviene di più e come è possibile richiederlo.

Riscatto servizio militare: cosa sono i contributi figurativi e perché sono importanti

I contributi figurativi sono quei contributi che vengono accreditati dall’Inps gratuitamente. Sono annoverati ai contributi figurativi, ad esempio, quelli versati dall’Istituto di previdenza al lavoratore quando questi si ammala. Non sarà quindi il datore di lavoro a versare i suddetti contributi, ma lo farà l’Inps proprio per evitare che ci siano dei vuoti assicurativi.

Allo stesso modo, l’Inps per evitare che il servizio militare obbligatorio crei quegli stessi vuoti assicurativi nella posizione lavorativa di chi, per un periodo non ha potuto lavorare per adempiere all’obbligo di leva, versa i suddetti contributi figurativi in maniera gratuita.

Quindi, per chi è nato entro il 1985 e ha dovuto assolvere all’obbligo di leva militare, può riscattare il periodo di servizio militare obbligatorio in maniera gratuita, poiché sarà l’Inps a colmare il vuoto assicurativo senza alcun esborso da parte del richiedente.

Uno dei requisiti principali per godere di tale beneficio è proprio legato alla data di nascita e alla presenza ancora del servizio di leva al quale un cittadino era chiamato ad assolvere. In genere, il riscatto del servizio militare, come avviene per la laurea, lo si fa per compensare gli anni spesi negli studi o, nella fattispecie, per il servizio di leva obbligatorio, così da andare in pensione prima e godere di un emolumento maggiore.

Coloro i quali, invece, hanno svolto il servizio militare come volontari, possono sì riscattare gli anni di militare ma con modalità diverse di cui parleremo nei paragrafi successivi. Il riscatto è conveniente solo ai fini pensionistici, mentre per la buonuscita o il TFS diventa esoso.

Riscatto servizio militare: chi può richiederlo

Per richiedere il riscatto del servizio militare è necessario che il periodo di servizio di leva svolto sia scoperto da contribuzione obbligatoria. Se il periodo di militare è già stato conteggiato ai fini della pensione, non può essere riscattato.

A richiedere il riscatto sono:

  • Iscritti all’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti;
  • Iscritti nelle gestioni speciali dei lavoratori autonomi;
  • Iscritti nei fondi speciali di previdenza gestiti dall’Inps dove previsti dalle relative norme regolamentari.

La richiesta può essere avanzata sia dal diretto interessato che dai superstiti dell’assicurato o del pensionato deceduto. Il vincolo per ottenere l’accredito è che almeno un contributo sia stato effettivamente versato.

Riscatto servizio militare: come inviare la domanda

La domanda per l’accredito del servizio militare può essere fatta online. Non vi sono limiti di tempo e la domanda può essere inoltrata:

  • Per richiedere l’aggiornamento del conto assicurativo, indipendentemente, dalla richiesta di una prestazione;
  • In occasione della presentazione della domanda di prestazione;
  • Insieme alla domanda di pensione.

Per compilare la domanda è necessario avere sottomano una serie di dati, ovvero:

  • Codice fiscale del richiedente (dati anagrafici e indirizzo di residenza saranno prelevati dagli archivi dell’Istituto);
  • Recapiti telefonici ed e-mail;
  • Tipo di servizio svolto (militare, civile, richiamo alle armi);
  • Arma di appartenenza e ruolo svolto;
  • Date d’inizio e fine servizio;
  • Distretto militare di appartenenza (centro documentale o direzione marittima di appartenenza);
  • Residenza al 18° anno di età;
  • Fondo pensionistico nel quale si chiede l’accredito.

Se avete difficoltà ad inoltrare la domanda, non ci sono problemi; potere rivolgervi ad un Patronato o al Servizio Contact Center che faranno la richiesta per voi.

La domanda può essere inoltrata:

  • Via web, con il proprio PIN direttamente dal sito dell’Inps;
  • Chiamando il numero 803416 da rete fissa, oppure lo 06164164 da cellulare;
  • Tramite i servizi offerti dai patronati e da tutti gli enti intermediari dell’Istituto.

Alla domanda di richiesta va allegata un’autocertificazione che attesti l’adempimento degli obblighi citati, indicando il periodo di servizio militare che si vuole riscattare e l’ufficio militare di appartenenza.

Sarà premura dell’Istituto richiedere al distretto e all’ufficio militare indicato nella domanda la documentazione probatoria relativa al vostro incartamento.

Riscatto servizio militare: come funziona per il servizio volontario e civile

Oltre al servizio militare obbligatorio, è possibile riscattare anche quello volontario, svolto nelle Forze armate, e il servizio civile.

Per il servizio militare volontario il riscatto può avvenire purché:

  • La normativa applicata non preveda la costituzione di una posizione nell’Assicurazione Generale Obbligatoria;
  • Il periodo di servizio volontario non superi la durata della ferma di leva.

Se entrambi i requisiti sono a posto, la richiesta del riscatto del servizio militare volontario può essere fatta.

Per il servizio civile, nel caso in cui ci fosse il riconoscimento dell’obiezione di coscienza, è previsto l’accredito dei contributi figurativi, dal momento che il servizio civile è equiparato al servizio militare.

L’accredito, invece, non è previsto se:

  • Il servizio di volontariato civile prestato nei paesi in via di sviluppo in quanto per tali periodi, non equiparati al servizio militare, è prevista solo la possibilità di richiedere il rinvio del servizio militare di leva e, successivamente, la dispensa dal servizio militare stesso;
  • Il servizio civile prestato nei Comuni terremotati della Valle del Belice e in quelli di Tuscania e Arlenia di Castro in quanto tali periodi comportano il pagamento di retribuzione e il versamento dei previsti contributi previdenziali;
  • Il servizio civile per i volontari successivi al 1° gennaio 2006.

La modalità di calcolo della retribuzione figurativa da parte dell’Inps è, in linea di massima, la seguente: si prende la retribuzione percepita dal richiedente nell’anno in cui si è verificato il servizio militare che ha dato luogo alla contribuzione figurativa, o nel caso in cui non è possibile, allora si prende il dato relativo all’anno precedente.

Se l’evento si è verificato prima dell’iscrizione all’assicurazione obbligatoria, allora ad essere presa a riferimento è la retribuzione media percepita nel primo anno d’iscrizione.

Riscatto servizio militare: conviene davvero?

In generale, riscattare gli anni del servizio militare, sia obbligatorio che volontario, conviene sempre, poiché consente di andare prima in pensione ed aumentare l’emolumento percepito.

Un po’ meno vantaggioso lo diventa per chi ha iniziato a maturare i contributi lavorati dal 1° gennaio 1996, cioè da quando si è passati da sistema retributivo a quello contributivo. Coloro i quali hanno iniziato a lavorare dopo quella data, rientrano nel sistema contributivo puro e richiedere il riscatto del servizio militare svolto prima dell’entrata in vigore del sistema contributivo arrecherebbe loro un danno, poiché si vedrebbero privati di alcune opzioni contributive legate alla pensione di vecchiaia e a quella anticipata.

Nella fattispecie, l’opzione contributiva della pensione di vecchiaia consente la quiescenza con soli 5 anni di contributi effettivi maturati, purché si siano compiuti almeno 71 anni. Mentre, quella contributiva anticipata, permette l’uscita dal lavoro con 64 anni di età con almeno 20 anni di contributi. E l’importo della pensione non deve risultare inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale.

Se il richiedente che rientra nel sistema contributivo puro, e beneficia delle suddette agevolazioni, volesse riscatterà il servizio militare svolto prima della data del 1° gennaio 1996, allora ci sarebbe il passaggio al sistema misto (contributivo più retributivo). Il sistema misto lo priverebbe della possibilità di usufruire delle agevolazioni che comporta il sistema contributivo puro. In questo caso ci sarebbe anche la disapplicazione del massimale contributivo, previsto solo per i contributi puri, con la conseguenza di esborsi superiori per coloro che vantano retribuzioni elevate.

Prima di inoltrare la richiesta di riscatto, bisogna tenere conto di tutti gli elementi che abbiamo indicato, poiché una volta fatta la domanda non è possibile rinunciare all’accredito. Poiché la richiesta implica già di per sé che il beneficio è stato goduto.

Riscatto servizio militare: cosa avviene con il TFS

Il riscatto del servizio militare ai fini del Trattamento di Fine Servizio (TFS) è possibile solo per i dipendenti pubblici, quelli privati ne sono esclusi.

Il computo del servizio militare ai fini del TFS può essere richiesto gratuitamente solo in due casi:

  • Nel caso in cui il servizio militare fosse in corso o successivo al 30 gennaio 1987 (e che il congedo sia avvenuto dopo questa data);
  • Nel caso in cui il servizio di leva sia stato prestato prima del 30 gennaio 1987 ma in costanza di servizio o nomina.

Se il servizio militare è stato svolto prima del 1987, il computo gratuito ai fini del TFS può essere richiesto solo se nel periodo in questione vi era già un contratto con la pubblica amministrazione a tempo determinato o indeterminato.

Per ottenere il computo gratuito occorre essersi congedati dopo il 30 gennaio 1987. Se questa condizione non sussiste, il computo gratuito non può essere richiesto.

Ciò non toglie che si può riscattare l’anno di servizio militare ai fini pensionistici e vedersi accreditati i contributi figurativi dell’intero arco temporale.