Luca Restivo - 29 novembre 2022
Forze armate, nuovi missili in arrivo: quali sono e a cosa serviranno
La nuova contraerei italiana si basa sul missile CAMM-ER in grado di fronteggiare molteplici minacce provenienti dal cielo.
Le Forze armate si doteranno di nuovi sistemi utili per la difesa aerea a corto raggio (Shorad) attraverso l’acquisizione di un sistema missilistico in due varianti: il Modular advance anti-air systems (Maads) per l’Aeronautica militare e Grifo per l’Esercito Italiano, entrambi caratterizzati da munizionamento CAMM-ER prodotto da MBDA.
Il contratto è stato sottoscritto alla presenza dell’Ammiraglio di Squadra Pier Federico Bisconti, Vicedirettore Nazionale degli Armamenti e Vicesegretario Generale della Difesa. Il progetto, sviluppato da Mbda IT in collaborazione con la Mbda UK, in Italia avrà lo scopo di sostituire i missili Aspide, rispetto ai quali ha più del doppio della portata.
Il missile è realizzato dal consorzio missilistico europeo Mbda, a cui partecipano il gruppo franco-tedesco Airbus, l’inglese BAE System (entrambi al 37,5%) e l’italiana Leonardo.
Una partnership che è destinata a durare nel tempo, dal momento che è in programma la realizzazione di una famiglia di sistemi di difesa antimissile e antiaerea con capacità antibalistica che siano in grado di opporsi alle minacce almeno fino al 2030.
Entriamo nello specifico e capiamo bene a cosa serviranno i nuovi missili in arrivo.
Forze armate, nuovi mezzi in arrivo: quali sono
Le Forze armate italiane si doteranno di sistemi di difesa aerea CAMM-ER (Common Anti-Air Modular Missile - Extendend Range).
Il patto è stato siglato da Matteo Bisceglia, direttore di OCCAR-EA e dall’amministratore delegato di MBDA Italia, Lorenzo Mariani, presso la sede OCCAR di Parigi, per conto del nostro Paese.
Il CAMM-ER è un missile terra-aria a medio raggio di nuova generazione capace di ingaggiare una molteplicità di minacce dal cielo.
Ritenuto uno dei missili più efficaci della sua categoria, il CAMM-ER ha una gittata di oltre 45km ed è in grado di operare indipendentemente (unità stand alone) o integrato in un sistema di difesa.
Rispetto alla versione base, il CAMM-ER ha un’autonomia estesa ed una lunghezza aumentata a 4,2 m, diametro a 190 mm e peso a 160 kg.
Nelle prove operative è stata evidenziata la capacità di arrivare anche a 60 km. Inoltre, il sistema di comando ha il 75% in comune con il software del PAAMS già usato per i missili Aster.
Come disposto dal procurement del 2017, l’Aeronautica militare impiegherà il Posto Comando SIRIUS con radar di scoperta multifunzionale Leonardo KRONOS 3D LAND, mentre l’Esercito italiano impiegherà il PCMI (Posto Comando Modulo di Ingaggio) Forza NEC, con radar di scoperta Rheinmetall Italia X-TAR 3D in banda X.
A cosa serviranno i nuovi sistemi di difesa aerea
Come riporta analisidifesa.it, il programma CAMM-ER consentirà l’acquisizione di una capacità di difesa aerea a corto raggio (Shorad). Il missile è in grado di contrastare Air breathing threats (Abt), come caccia e aerei d’attacco, bombardieri, elicotteri, missili da crociera e anti-radiazioni.
Il missile andrà a sostituire i vecchi Aspide, operativi da oltre quarant’anni e con “gravi problemi di obsolescenza” e fuori servizio dal 2021.
La firma di questo contratto di produzione costituisce un “pilastro” fondamentale di una serie di attività contrattuali complesse e impegnative portate a termine in meno di un anno da OCCAR-EA, che ha visto anche l’integrazione della Sezione Project Management del CAMM-ER nell’esistente Divisione di Programma FSAF-PAAMS.
L’obiettivo è un’ulteriore cooperazione e sviluppo dell’Industria Europea della Difesa.
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