Luca Restivo - 22 novembre 2022
“Falcon Strike 2022” con caccia F35 italiani e americani: cosa sta succedendo?
L’esercitazione vede impegnata l’Italia, gli Usa e i Paesi Bassi in un’esercitazione che ipotizza uno scenario di crisi che sfocia in un conflitto.
Si concluderà il 25 novembre 2022, l’esercitazione internazionale interforze denominata “Falcon Strike 2022” e organizzata dall’Aeronautica Militare, con lo scopo di consolidare tattiche, tecniche e procedure nel campo della difesa aerea.
“Lo scenario è l’inizio di una crisi che sfocia molto rapidamente in un conflitto con l’altra parte, che è a noi paritetica, capace e ben strutturata. Fronteggiamo un avversario dotato di sistemi missilistici, radar e velivoli molto avanzati e, nel momento in cui si decide di rispondere, dobbiamo essere efficaci” ha detto ad Adnkronos il colonnello dell’Aeronautica Militare Vito Cracas, responsabile dell’operazione Falcon Strike 2022.
Falcon Strike 2022: personale e mezzi coinvolti
L’aeroporto militare di Amendola, in provincia di Foggia, sede del 32° Stormo, è la sede di rischieramento principale dell’attività, cui prendono parte personale e velivoli di Italia, Stati Uniti e Paesi Bassi. Sono impegnate 6 basi dell’Aeronautica Militare e sono coinvolti:
- F-35A E B;
- F-35B delle Forze Aeree della Marina Militare;
- Velivoli da ricognizione, da trasporto e rifornimento in volo ed elicotteri;
- Cacciatorpediniere “Caio Duilio” della Marina Militare;
- Poligono Interforze di Salto di Quirra a Perdasdefogu, in provincia di Nuoro;
- Assetti SBAD (Surface Based Air Defense), a guida del 121° Reggimento Artiglieria Controaerei “Ravenna” dell’Esercito Italiano.
Il personale impegnato nell’Esercitazione Falcon Strike è di oltre mille militari, di cui 600 ad Amendola (comprese circa 250 unità provenienti dalle componenti straniere) e più di 50 velivoli partecipanti.
Il Comando europeo dell’Aeronautica degli Stati Uniti (USAFE - United States Air Force in Europe) partecipa con assetti F16 ed F35A, mentre l’Aeronautica dei Paesi Bassi (RNLAF - Royal Netherlands Air Force) è presente con velivoli F35A.
Falcon Strike 2022: lo scopo
L’esercitazione si focalizza sull’addestramento congiunto di piloti e specialisti che operano su caccia di 5ª generazione F-35 dei tre Paesi partecipanti, al fine di consolidare tattiche, tecniche e procedure operative nel campo della difesa aerea e migliorare la cooperazione e la standardizzazione a livello multinazionale.
Falcon Strike vede impegnate sei basi dell’Aeronautica Militare e i militari coinvolti ripropongono veri e propri scenari di guerra, anche grazie all’impiego di sofisticate tecnologie di simulazione delle minacce, a fronteggiare scenari operativi di difesa aerea complessi e altamente difesi, sfruttando anche le capacità di bassa osservabilità degli assetti di 5ª generazione.
Falcon Strike 2022: protagonista l’F-35 Air Chiefs Meeting
All’esercitazione nella base di Amendola farà il suo esordio per la prima volta in Italia l’F-35 Air Chiefs Meeting, un forum a guida USAFE di confronto ed aggiornamento a livello strategico tra i capi delle forze aeree che impiegano il velivolo di 5ª generazione.
Il forum ha lo scopo di consolidare la collaborazione in ambito F-35 European User’s Group, sfruttando anche le potenzialità peculiari delle infrastrutture nazionali deputate all’addestramento operativo.
“Gli F-35 hanno in sé tecnologie molto avanzate, ma non dobbiamo mai abbassare la guardia: un giorno magari un nostro avversario potrebbe avere la nostra tecnologia ed è necessario verificare se effettivamente siamo in grado di poter gestire al meglio quello che abbiamo” ha detto il generale Luca Goretti, Capo di stato maggiore dell’Aeronautica
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