Export Difesa: con chi ha accordi l’Italia e con chi li avrà? Le parole del Generale Portolano

Export Difesa: con chi ha accordi l'Italia e con chi li avrà? Le parole del Generale Portolano

Aerei, carri, sommergibili e satelliti: tutti i mezzi militari che l’Italia esporta all’estero.

Nel corso dell’audizione alla IV commissione del Senato, il Generale Luciano Portolano, segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti, ha illustrato il piano italiano per l’export Difesa.

Le prospettive strategiche degli scambi commerciali militari sono un settore molto vasto che può generare notevoli progressioni di crescita e, di conseguenza, anche il prestigio italiano nel consesso internazionale.

Tuttavia, ha precisato il Generale Portolano, l’export va svolto “applicando la normativa di settore nel modo più corretto e puntale possibile”, dal momento che le indicazioni di legge per questo settore sono “molteplici, ma nello stesso tempo rigorose sui controlli e le garanzie di trasparenza delle operazioni”.

In audizione, il Generale Portolano ha illustrato la mappa degli accordi in essere con i vari Paesi del mondo e le potenziali sottoscrizioni previste.

Export Difesa: il report

Il Generale Portolano ha diviso il suo intervento in tre parti, soffermandosi su:

  • Quadro normativo generale sul controllo dell’export;
  • Evoluzione normativa degli accordi Government to Government (GtoG), con riferimento a quelli già sottoscritti;
  • Prospettive dell’export italiano di materiali per la Difesa e la Sicurezza.

Citando il SIPRI (Stockholm International Peace Research Institute), il Generale, come riporta il Sole24Ore, si è soffermato sulla parziale ripresa che c’è stata nel 2021 per quanto riguarda le esportazioni, in seguito al calo di circa il 14% nel periodo 2018-2019.

Per il SIPRI, nel periodo 2017-2022, i cinque Paesi che hanno esportato di più sono stati:

  • USA;
  • Russia;
  • Francia;
  • Cina;
  • Germania.

Questi cinque Paesi hanno coperto il 77% del mercato mondiale. L’Italia si è collocata al 6° posto con un export del 3,13% sul totale mondiale.

Tuttavia, il Generale ha chiesto di prestare attenzione al “protagonismo di Paesi apertamente in competizione con l’Occidente”. Oggi, risulta quanto mai necessario “mantenere e proteggere il vantaggio tecnologico acquisito”, preservando ed accrescendo il “know how e le capacità di progettazione e produzione di sistemi ad altissimo contenuto tecnologico”.

È proprio su questi aspetti, infatti, sostiene il Generale, che “si fonda la supremazia tecnologica (quello che i colleghi anglosassoni chiamano technological overmatch) nei confronti dei Paesi competitors strategici sullo scacchiere internazionale”.

Export Difesa: accordi e prospettive future

Nel suo intervento in IV commissione Difesa in Senato, il Generale Portolano si è menzionato gli accordi e i progetti che il nostro Paese ha già con altre Nazioni, nell’ambito della cooperazione e sulle prospettive future, ovvero sia nuove “opportunità di business”.

Nella scacchiera dei progetti, come riporta il Sole24Ore, c’è quello con la Francia, sottolineando che si è nella fase di “definizione e stesura una capability road map che includerà i principali settori di cooperazione spaziale e navale”.

Con la Svezia, invece, c’è un accordo a guida United Kingdom per la realizzazione di un velivolo di 6^ generazione, accordi che si sono intensificati alla luce della partecipazione al programma Tempest e che potrebbero estendersi anche agli elicotteri.

Con il Qatar, le relazioni bilaterali hanno portato a sviluppare una cooperazione in ogni aspetto legato alla Difesa, sia nel settore navale, sia in quello terrestre con la possibile realizzazione di piattaforme anfibie SUPERAV 8x8.

Il Brasile ha espresso interesse per il velivolo blindato 8x8 per le unità di cavalleria, ma il Paese sudamericano desidera essere federato nella costellazione Cosmo SkyMed.

Nella cooperazione con l’Algeria, recente il viaggio del premier Mario Draghi per siglare l’innalzamento della fornitura di gas, Leonardo ha costituito una joint venture con il ministero della Difesa algerino che si occuperà dell’assemblaggio di ““100 elicotteri (AW169, AW139 e AW149) e della relativa commercializzazione””.

C’è anche un’intesa con il Giappone per lo sviluppo di nuove fregate; e in Indonesia c’è la possibilità di una fornitura di siluri, con una potenziale estensione dell’accordo al settore della difesa aerea.

Export Difesa: in Colombia?

Il report del Generale Portolano si è poi soffermato, per forza di cose, sul caso Colombia e sulla vendita di armi che ha portato alle cronache l’ex premier Massimo D’Alema, Leonardo e Fincantieri.

“Leonardo, appreso l’interesse delle autorità colombiane per una piattaforma in grado di sostituire 20 velivoli in dotazione all’aeronautica di quel Paese, ha chiesto supporto al Segretariato della Difesa in due occasioni. La prima nel novembre 2021, quando una delegazione colombiana ha visitato il 61/o Stormo dell’Aeronautica Militare a Galatina”.

Il primo supporto venne dato, ma a dicembre le cose cambiarono. Infatti, il 20 dicembre, ha detto il Generale:

“Leonardo ci ha chiesto di valutare l’opportunità di organizzare una visita urgente ad alto livello in Colombia, in considerazione della scelta finale colombiana sui velivoli che sarebbe dovuta avvenire entro la fine di febbraio. Il Segretariato ha ritenuto opportuno non dare seguito alla richiesta, ritenendo che ogni azione intrapresa avrebbe potuto interferire con il delicato processo di selezione in corso”.

Il Generale ha aggiunto che il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè ha chiesto: “al Segretariato una scheda per un’eventuale sua visita in Colombia all’Expo defense di Bogotà. Ma successivamente il sottosegretario non ha più dato seguito alla visita”.

Visita che non è mai avvenuta.

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