Esercito italiano, rinnovamento dei sistemi d’arma: modalità, tempi e costi

Esercito italiano, rinnovamento dei sistemi d'arma: modalità, tempi e costi

Con il programma AICS verrà rinnovata l’intera capacità di combattimento delle forze pesanti del nostro Esercito.

Prosegue a vele spiegate il programma di rinnovamento dei sistemi d’arma della componente pesante dell’Esercito italiano (Armored Infantry Combat System o AICS).

A tal proposito, il governo ha trasmesso alle Camere la richiesta di parere parlamentare di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 27/2022 (Atto del governo n. 430 del 13 settembre 2022).

Nello specifico, il programma riguarda il rinnovamento della capacità di combattimento della fanteria pesante, tramite l’acquisizione di una famiglia di piattaforme Armored Infantry Combat System (AICS - Sistema da combattimento per la fanteria corazzata), incardinata su una piattaforma combat (Armored Infantry Fighting Vehicle o Veicolo da combattimento per la fanteria corazzata) e una serie di piattaforme di supporto.

Le piattaforme sono caratterizzate da design modulare, elevata innovazione tecnologica e piena interoperabilità secondo i requisiti e standard Nato.

A cosa servono i nuovi mezzi

Il programma di acquisizione di 570 piattaforme AICS consentirà:

  • L’equipaggiamento di due Brigate (una corazzata e una pesante);
  • L’equipaggiamento delle unità del supporto generale ed enti addestrativo/formativi con sistemi altamente integrati di nuova generazione;
  • L’equipaggiamento di una ulteriore Brigata pesante.

In più, le soluzioni tecnologicamente avanzate garantiranno un continuo potenziamento di crescita e favoriranno il Battlespace Management con altre piattaforme, nonché l’integrazione, l’interoperabilità e l’interconnessione dei dispositivi di comando e controllo.
Senza contare gli effetti multi-domain e il successo in operazioni terrestri condotte nei principali ambiti operativi.

Inoltre, le famiglie di piattaforme sono incentrate su un Armored lnfantry Fighting Vehicle (AIFV) e su una serie di versioni di supporto, quali:

  • Posto comando;
  • Controcarro;
  • Portamortaio;
  • Genio guastatori, esploratori, contraereo, portaferiti, portamunizioni e scuola guida.

L’acquisizione delle capacità di combattimento di nuova generazione nell’ambito del programma consentirà all’Esercito:

“un significativo salto generazionale rispetto al combat power esprimibile dalle attuali linee Dardo e M113 derivati, permettendo l’introduzione in servizio di un sistema di combattimento da impiegare in tutti i contesti operativi, inclusi quelli ad elevato indice di digitalizzazione e con elevati livelli di minaccia”.

Caratteristiche dei nuovi mezzi

Il programma AICS si va a configurare con i programmi Centauro II e VBM, ai quali si affianca temporalmente e operativamente, relativamente ai sistemi d’arma di bordo, ai dispositivi C5ISTAR (Comando, Controllo, Comunicazioni, Computer, Cyber, Intelligence, Surveillance, Target Acquisition, Reconnaissance) e alla componentistica automotive.

I nuovi mezzi dovranno avere:

  • Elevata mobilità su strada e off-road;
  • Capacità di operare in modalità silent watch e di ridurre le tracce acustiche, termiche, radar ed elettromagnetiche;
  • Capacità di trasportare e fornire protezione alla squadra di fanteria/guastatori e/o eventuali enabler;
  • Capacità di integrare sistemi d’arma di differente tipologia in funzione degli effetti desiderati (es.: controcarro, mortai, per la difesa aerea a cortissimo raggio);
  • Capacità di integrare sistemi e sensori di ultima generazione, anche in modalità remota (sistemi aerei e terrestri unmanned);
  • Processi manutentivi più agili basati su sistemi di logistica predittiva, in grado di ottimizzare costi e procedure, al fine di garantire la massima disponibilità operativa;
  • Elevato potenziale di crescita, grazie a design, architetture elettroniche e di sistema aperte, payload e produzione di energia idonei a intercettare e integrare evoluzioni e adeguamenti tecnologici.

L’importanza del sostegno logistico

Il sostegno logistico sarà fondamentale e dovrà essere integrato con:

  • L’acquisizione di una dotazione iniziale di parti di ricambio per l’attuazione della policy del “mantenimento per sostituzione”;
  • La disponibilità di parti di ricambio per tutto il ciclo di vita del sistema e agevole accessibilità ad ogni sua componente;
  • Una catena di approvvigionamento della ricambistica modulare e snella, improntata sull’ottimizzazione dei tempi;
  • La gestione della configurazione del sistema e dell’associata documentazione tecnico-logistica;
  • Il monitoraggio delle eventuali obsolescenze emergenti;

La semplicità di esecuzione delle attività di manutenzione preventiva e correttiva, attraverso la definizione di parametri iniziali di affidabilità, manutenibilità, disponibilità operativa e testabilità.

Corsi di formazione

L’introduzione in servizio della nuova piattaforma sarà accompagnata dall’istituzione di specifici corsi di formazione basica e dalla revisione dei programmi addestrativi per adattarli alle nuove capacità e profili d’impiego.

Inoltre, il programma di addestramento riguarderà tutte le componenti (equipaggi, operatori, manutentori, ecc.) a vario titolo interessati al programma, nelle varie fasi di phase-in e vita operativa.

In particolare, saranno previsti corsi di qualifica per il personale tecnico-manutentore, inizialmente a cura della Ditta, anche attraverso programmi di On Job Training.

I corsi saranno propedeutici alla formazione di team interni di istruttori che consentiranno di sviluppare in proprio l’iter addestrativo per il personale.
A tal proposito, sono previsti seminari formativi ad hoc, a cura della Ditta, per colmare eventuali gap conoscitivi del personale militare a seguito di eventuali aggiornamenti.

L’obiettivo

La famiglia di piattaforme è stata progettata per essere in grado di operare in contesti nazionali e multinazionali e garantire la massima interoperabilità in termini prestazionali con le piattaforme del segmento pesante e corazzato attualmente in servizio (ammodernamento del carro Ariete e delle piattaforme Leopard derivate) e di prossima introduzione (sviluppo della capacità di combattimento corazzata di nuova generazione).

Analogamente, i sistemi di comando/controllo/navigazione, identificazione, protezione attiva hard e soft kill dovranno essere compatibili e integrabili con quelli già in uso o di prossima introduzione allo scopo di mantenere e/o elevare il livello di digitalizzazione delle Forze.

Sarà assicurata l’interoperabilità dei sistemi/apparati a livello Nato e EU, nei termini indicati dagli STANAG (NATO Standardization Agreement) e dalle altre prescrizioni applicabili.

Lo sviluppo di tale progettualità in un contesto multinazionale, basato su alleanze tra solide realtà europee che già collaborano con le aziende italiane, creerà, partendo dall’implementazione del programma AICS, opportunità vantaggiose per l’espansione della partnership italiana nell’ambito del programma Main Battle Tank europeo (la cui realizzazione è consequenziale e strettamente correlata ad AICS), capacità di cui l’Esercito ha necessità di dotarsi a partire dal 2035. Il progetto promuoverà potenziali opportunità di sviluppo in ambito europeo, anche nell’ottica d’individuazione di partnership funzionali al programma Main Ground Combat System (MGCS).

Tempi e costi

Il programma AICS è concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale che dovrebbe iniziare a partire dal 2024 e durare tredici anni (2024-2036).

Il progetto di completo rinnovamento dell’intera capacità di combattimento delle forze pesanti attraverso l’acquisizione di famiglie di piattaforme a favore delle unità di combattimento, delle unità per il supporto e degli enti addestrativi/formativi ha un costo stimato in circa 16.200 M€.

Il programma AICS, oggetto della presente scheda, fa parte di tale più ampio progetto ed ha un onere complessivo è stimato in 6.050 M€, riferiti all’acquisizione di 570 piattaforme AICS (corrispondente alla dotazione prevista per due Brigate, una pesante e una corazzata), del relativo supporto logistico, dei corsi di formazione, dei veicoli dedicati al trasporto e degli adeguamenti infrastrutturali necessari.

Il completamento del programma, per il restante valore previsionale complessivo di 2.314,43M€, sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti finalizzati al completamento delle dotazioni e all’acquisizione del supporto logistico integrato.

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