Esercito italiano in Ungheria: in cosa è impegnato

Esercito italiano in Ungheria: in cosa è impegnato

Oltre 1.200 donne e uomini e 300 mezzi da combattimento per Brave Warrior 2022. L’Italia è presente con 260 alpini.

Si chiama Brave Warrior 2022, l’esercitazione del nuovo Battlegroup Nato sul fianco sud-est dell’Alleanza Atlantica e per la precisione in Ungheria.

Lo Stato Maggiore della Difesa ha comunicato che i militari dell’Esercito italiano affiancheranno gli omologhi di Ungheria, Stati Uniti, Croazia e Slovacchia. L’esercitazione, che ha preso il via questa settimana, proseguirà fino alla fine di settembre.

Le attività hanno interessato, dapprima, l’addestramento integrato tra i differenti contingenti, con lo scopo di favorire una conoscenza reciproca di armi, sistemi d’arma, veicoli e procedure. La fase iniziale è il preludio alle attività tattiche congiunte tra le unità dei diversi contingenti.

Un’intensa attività continuativa di oltre 72 ore a partiti contrapposti si è aggiunta ad ulteriori esercitazioni a fuoco nelle quali saranno impiegate contemporaneamente e in maniera sinergica tutte le componenti dell’eVA Battlegroup.

Esercito italiano in Ungheria: i numeri

Lo Stato Maggiore della Difesa ha reso noto l’impegno dei nostri militari nell’esercitazione Brave Warrior 2022 che sancirà la costituzione del nuovo Battlegroup Nato in Ungheria, sul fianco sud-est dell’Alleanza Atlantica.

A partecipare sono i contingenti di Ungheria, Stati Uniti, Croazia, Slovacchia e naturalmente Italia. Le forze impegnato sono oltre 1.200 tra donne e uomini e 260 provengono dalle truppe alpine dell’Esercito Italiano.

I nostri militari, per due settimane, vivranno e si addestreranno spalla a spalla senza soluzione di continuità, nell’estesa area addestrativa ungherese di Varpalota.

Sono 300 i veicoli da combattimento impiegati nell’esercitazione, dai carri ai veicoli per il trasporto truppe fino agli obici di artiglieria. Tra questi vi sono:

  • Blindo Centauro per le unità di cavalleria;
  • I VTMM (Veicolo Tattico Medio Multiruolo) in dotazione alle unità del genio;
  • I VTLM (Veicolo Tattico Leggero Multiruolo) in dotazione alla fanteria alpina.

Esercito italiano in Ungheria: cosa sta facendo?

Le 260 unità italiane provenienti dalle truppe alpine dell’Esercito italiano sono occupate, insieme ai contingenti dei Paesi esteri, nell’esercitazione Brave Warrior 2022.

In questi giorni sono state numerose le attività a fuoco che hanno visto in particolare la componente italiana, su base brigata alpina Taurinense, esercitare tutte le sue componenti, dai fucilieri, mortaisti e controcarri del 3° reggimento alpini, agli artiglieri del 1° reggimento artiglieria da montagna, ai cavalieri del reggimento Nizza Cavalleria (1°) fino ai guastatori alpini del 32° reggimento genio.

Il supporto dell’italian nazional support element è stato fondamentale in tutte le fasi dell’esercitazione e in particolare nell’operazione eVA in Ungheria.

Le unità di supporto, sempre su base 3° reggimento alpini rinforzata in particolare con personale del 11° reggimento trasmissioni, hanno garantito lo sviluppo di tutte le attività logistiche e di mantenimento delle comunicazioni con la madrepatria, in favore delle unità schierate sul terreno.

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