Luca Restivo - 6 marzo 2023
Denunciare il falso: ecco cosa si rischia
A seconda della gravità della situazione, denunciare il falso porta a pene molto severe, con la reclusione fino a 20 anni.
Denunciare il falso espone chi pronuncia le dichiarazioni a risvolti poco piacevoli.
A seconda di quelle che sono le circostanze e la gravità di quanto detto, si va incontro ad una sanzione che, in ambito penale, può configurarsi in due tipi di reato: la diffamazione e la calunnia.
A determinare il cambiamento di reato che viene commesso quando si denuncia il falso sono i soggetti ai quali vengono rivolte le dichiarazioni mendaci.
La denuncia viene fatta ad un pubblico ufficiale e i destinatari sono soggetti civili. Compiendo la dichiarazione, si vuole segnalare e rendere noto al pubblico un comportamento altrui.
Rilasciare una dichiarazione falsa, e di conseguenza denunciare una cosa che non corrisponde al vero, porta a delle spiacevoli conseguenze. Vediamo quali.
Denunciare il falso: reato di calunnia
Il reato di calunnia per denuncia falsa si innesca quando si compie un atto formale. Infatti, la denuncia, che avviene alla presenza di un pubblico ufficiale, innesca a tutti gli effetti un procedimento giudiziario.
Se si viene denunciato il falso, si va incontro al reato di calunnia che consiste in un’accusa fasulla compiuta involontariamente e punibile con la reclusione a 20 anni, nella peggiore delle ipotesi.
La calunnia si configura alla presenza dei seguenti elementi:
- L’accusa è falsa interamente oppure soltanto in modo parziale (ad esempio l’accusa di un reato più grave di quello effettivamente commesso);
- La consapevolezza dell’innocenza del soggetto denunciato rispetto alla propria dichiarazione;
- Una comunicazione diretta o indiretta a un pubblico ufficiale.
Se la dichiarazione falsa è dovuta ad un errore commesso in buona fede, allora non si prospetta alcun rischio.
É importante, però, che la denuncia non contenga fatti differenti da quelli avvenuti realmente e constatati personalmente, nemmeno se dovuti ad una presunta ignoranza.
Ricade nel reato di calunnia chi accusa di rapina un soggetto che invece ha commesso un furto.
Ai fini della legge, sono rilevanti:
- La diversa gravità per cui avviene la denuncia;
- Le conseguenze di quest’ultima sul soggetto accusato.
Come viene punito il reato di calunnia
Il reato di calunnia, a seguito di una denuncia falsa, è punito con la reclusione da 2 a 6 anni che aumenta quando il reato imputato prevede pene più pesanti che possono arrivare fino a 10 anni di prigione.
Se dai fatti ne segue una condanna superiore a 5 anni, in quel caso la pena per il calunniatore è compresa tra i 4 e 12 anni. Se la condanna è all’ergastolo, la calunnia è punibile con la reclusione tra 6 e 20 anni.
Quando scatta il reato di diffamazione e come viene punito
La diffamazione avviene quando il soggetto viene accusato ingiustamente e in modo pubblico, senza che il diretto interessato sia presente e possa replicare. Questo innesca dei rischi per il diffamatore.
La diffamazione è indipendente dalla verità delle dichiarazioni rilasciate, a meno che non facciano parte del diritto di cronaca o di critica e ci sia un valido motivo per rendere noti i fatti rivelati.
La diffamazione viene punita con la reclusione fino a 3 anni. Una pena ridotta se la si confronta con quella per calunnia, per via del fatto che con la diffamazione:
- Non c’è spreco delle risorse giudiziarie;
- La denuncia può portare a conseguenze più pesanti.
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