Corpo Forestale dello Stato, stop ricostituzione: ecco cosa è successo

Corpo Forestale dello Stato, stop ricostituzione: ecco cosa è successo

La Commissione Bilancio boccia l’emendamento sulla ricostituzione del Corpo Forestale dello Stato.

Bocciatura in Commissione Bilancio della Camera per la ricostituzione del Corpo Forestale dello Stato che cassa l’emendamento riguardante il Corpo.

La proposta, fatta dal deputato Fabio Rampelli, era stata inserita in uno dei 1.000 emendamenti alla legge di Bilancio 2023 e dichiarato inammissibile proprio dalla Commissione.

La norma, che interessava la Forza di Polizia, la cui operatività è cessata il 31 dicembre 2016 e che in larga parte è stata trasferita nel Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri, è stata rispedita al mittente. Ecco cosa è successo.

Stop ricostituzione Corpo Forestale dello Stato

Il sogno di ricostituire il Corpo Forestale dello Stato si è infranto in Commissione Bilancio alla Camera che ha bocciato l’emendamento a firma Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia) che puntava proprio a ricostituire il Corpo, sciolto in seguito alla riforma Madia del 2015.

Il Corpo Forestale dello Stato è stato per lungo tempo una forza di Polizia italiana ad ordinamento civile, dipendente dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con funzioni di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza, il cui incarico principale era proprio quello di:

  • Difendere il patrimonio agro-forestale italiano;
  • Tutelare l’ambiente e il paesaggio;
  • Controllare la sicurezza della filiera agroalimentare;
  • Concorrere all’espletamento di servizi di ordine pubblico e sicurezza pubblica;
  • Controllare il territorio e in particolar modo le aree rurali e montane.

Quando è stato sciolto

Il Corpo Forestale dello Stato ha dovuto soccombere alla mannaia della riforma Madia sulla riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. Il ddl del 4 agosto 2015, art. 8, prevedeva proprio l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato in un’altra forza di Polizia.

Inoltre, la norma indicava che la definizione del riordino delle funzioni di polizia di tutela dell’ambiente, del territorio e del mare, della sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare fosse demandata con appositi decreti delegati.

Tant’è che un decreto legislativo attuativo approvato preliminarmente dal Consiglio dei ministri il 20 gennaio 2016 stabilì che il C.F.S. fosse riorganizzato come “Comando per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare” proprio all’interno dell’Arma dei Carabinieri.

Si diede vita così ai “Ruoli Forestali” e 750 agenti dell’ex Forestale furono trasferiti in altre forze di Polizia.

Le cose sono destinate a rimanere così, dopo la bocciatura dell’emendamento Rampelli che chiedeva proprio la ricostituzione del Corpo Forestale dello Stato.

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