Contagio in vacanza: cosa fare e chi chiamare in caso di emergenza

Contagio in vacanza: cosa fare e chi chiamare in caso di emergenza

Il contagio in vacanza è una prospettiva nefasta ma tristemente concreta al giorno d’oggi e per arrivare preparati nel caso in cui ci si ammalasse lontani dalla propria residenza, è bene sapere cosa fare e chi chiamare in caso di emergenza.

Con la diffusione della variante Delta aumenta il rischio di contagiarsi in vacanza.

L’estate avanza e in molti, dopo lunghi periodi di chiusura, vogliono solo concedersi una di quelle tanto agogniate vacanze che durante i primi mesi della pandemia sembravano un miraggio lontano da rimandare a data da destinarsi. Ora che le acque sembravano essersi calmate però l’arrivo della variante Delta in Europa torna a far paura minacciando cittadini e non solo.

Con i contagi che tornano a salire infatti si fa più vivido peggior incubo di ogni vacanziere ai tempi del Covid: contagiarsi durante il suo soggiorno turistico.

Che ci si trovi in Italia o all’estero, non sempre si è sufficientemente informati rispetto alle buone pratiche da seguire e alle indicazioni vigenti nella regione o nel paese ospitante. Per questo abbiamo raccolto per voi le domande più frequenti cercando di dare loro una risposta chiara.

Contagiarsi in Italia: numeri utili e procedure da seguire

Come dimostrano i dati della Coldiretti, questa sarà l’estate dei viaggi interregionali e nazionali per la maggior parte degli italiani.

Le mete nostrane risultano predilette rispetto ai soggiorni all’esterno. Dalle analisi è infatti emerso che sono meno di 1,5 milioni i turisti italiani che hanno scelto una meta europea o extraeuropea mentre addirittura il 33,3% non si sposterà dalla propria regione. La paura del contagio infatti è tanta e anche le prenotazioni sono spesso last minute e con cancellazione gratuita per assicurarsi di dare uno sguardo all’andamento della curva epidemiologica senza rimetterci in salute e denaro. Queste precauzioni però non sempre evitano ai viaggiatori di non contagiarsi e, in quel caso, è opportuno sapere come muoversi.

I numeri verdi regionali sono attivi da inizio pandemia e sono ovviamente il recapito telefonico più importante da conoscere. L’elenco completo è fornito dal Ministero della Salute sul proprio sito ufficiale ma è altrettanto importante consultare i siti delle singole regioni per conoscere più approfonditamente le ulteriori specifiche.

In linea di massima tuttavia è bene ricordare che gli spostamenti saranno interdetti per il periodo di quarantena e le tempistiche della stessa saranno imposte al cittadino dalle strutture sanitarie alle avrà comunicato la propria positività. Contattare subito l’ASL più vicina dopo i primi sintomi o l’esito del tampone è d’obbligo.

Contagiarsi all’estero: spese e alloggio

Qualora si fosse optato per un periodo di vacanza all’estero, ricordando che gli spostamenti consentiti per motivi turistici rimangono limitati agli Stati membri dell’UE e pochi altri Stati che hanno aperto i propri confini ai viaggiatori, la situazione cambia.

Già dalla scelta della destinazione il vacanziere deve informarsi accuratamente sulle norme vigenti nel paese e, come consigliato dalla Farnesina, munirsi, se possibile, di un’assicurazione che copra i rischi legati al Covid. Per qualsiasi informazione bisogna far riferimento allo 0232008345 o allo 0283905385, numeri utili qualora si volesse contattare direttamente il Ministero della Salute stesso.

I temi più sensibili a questo punto sono le spese e l’alloggio. Nel caso dell’Europa i costi sono coperti dal paese ospitante e il soggiorno del turista, a seconda delle condizioni contingenti dell’epidemia nello stato stesso, avverrà in quelli che chiamiamo “Covid-Hotel”. Com’è scontato che sia la qualità di questi alloggi varia sensibilmente di paese in paese, ma è comunque una garanzia l’attivazione da parte delle autorità competenti nella gestione del vostro caso.

Qualora infine la località dovesse introdurre improvvisamente delle misure restrittive ma anche altre tipologie di limitazioni per viaggiatori italiani, le autorità certificano il diritto dell’utente a un rimborso integrale o a un voucher di pari valore.