Come farà l’Esercito italiano a colmare la carenza di carri armati?

Come farà l'Esercito italiano a colmare la carenza di carri armati?

La Difesa italiana sta pensando di acquistare o noleggiare 250 tra carri armati e veicoli da fanteria da Paesi amici.

Come farà l’Esercito italiano a colmare la carenza di carri armati? È una domanda che sta tornando prepotentemente di attualità durante questo anno di guerra in Ucraina.

Con il pericolo che scalcia alle porte dell’Europa, per gli Stati dell’Ue rafforzare le dotazioni belliche terrestri è diventato fondamentale. L’Italia sta facendo i conti con l’obsolescenza e l’esaurimento delle scorte dei carri armati Ariete e dei veicoli da combattimento Dardo.

In attesa che vengano completati progetti di lungo termine che riguardano proprio i nuovi approvvigionamenti, la Difesa italiana sta valutando soluzioni alternative per colmare la carenza di carri armati.

Come riporta Formiche.net citando DefenseNews, il nostro Paese starebbe pensando di acquistare 125 carri armati e veicoli da combattimento di fanteria da Paesi amici.

Il Segretario generale della Difesa, Generale Luciano Portolano, davanti alla Commissione parlamentare per la Difesa, ha detto che si stanno valutando soluzioni per ottemperare alla situazione.

Carenza carri armati Esercito Italiano: come rimediare

Sempre DefenseNews riporta che la Difesa italiana prevede un fabbisogno attuale di 250 main battle tanks, di cui 125 potrebbero essere carri Ariete aggiornati.

Per quel che concerne i 125 rimanenti, il deputato di Forza Italia Giorgio Mulè, ex sottosegretario alla Difesa, ha affermato che la soluzione più pratica è il leasing, piuttosto che l’acquisto, dei carri armati.

Con ogni probabilità l’Italia noleggerà carri Leopard da nazioni alleate. “Abbiamo bisogno di una modernizzazione urgente: l’ultima volta che abbiamo introdotto nuovi carri armati e veicoli da combattimento è stato negli anni ’80 con i veicoli Ariete e Dardo”, ha detto Mulè citato da DefenseNews e ripreso da Formiche.net.

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Veicoli di nuova generazione

In Commissione parlamentare Difesa, il Generale Portolano ha ribadito che si sta lavorando sui requisiti per i carri armati e i veicoli da combattimento di prossima generazione che potrebbero essere sviluppati in unione sinergica con l’industria italiana.

Per quanto riguarda i carri armati, ha citato il Main Ground Combat System lanciato nel 2012 da Francia e Germania e destinato a essere sviluppato dalla tedesca Rheinmetall e da Knds, una joint venture tra la tedesca Kmw e la francese Nexter.

La stessa Rheinmetall ha dichiarato che se Roma acquisterà il suo nuovo veicolo da combattimento Lynx per sostituire l’obsoleto Dardo, potrebbe pensare di costruire il veicolo in Italia.

La società tedesca è intenzionata a fare un’offerta per acquisire una quota di minoranza del produttore italiano di cannoni Oto Melara.

Leonardo aveva già espresso il desiderio di vendere una parte o la totalità dell’azienda, considerandola non-core in quanto intende concentrarsi sull’elettronica, sugli elicotteri, sugli aerei e sulla tecnologia informatica.

Il produttore Oto Melara costruisce torrette per veicoli da combattimento e cannoni navali che sono stati acquistati dalle marine militari di tutto il mondo.

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