Chi bestemmia commette un reato?

Chi bestemmia commette un reato?

Chi bestemmia va incontro ad una sanzione amministrativa, ma sono in alcuni casi.

Chi bestemmia commette un reato? Quante volte abbiamo sentito in tv di concorrenti di reality o conduttori televisivi a cui è scappata una bestemmia in diretta? Ebbene, quali provvedimenti vengono presi verso chi si macchia di quest’onta?

Partiamo con il dire che chi bestemmia non commette reato. Dal 1999, la legge ha stabilito che chi bestemmia è soggetto ad una sanzione amministrativa che consiste nel pagamento di una multa di oltre 300 euro.

Va precisato che chi bestemmia contro Dio commette un illecito amministrativo; mentre chi nomina invano la Madonna o i Santi non è soggetto a sanzione.
Cosa dice la legge italiana a proposito della bestemmia? Perché in alcune parti del mondo non si rischia nulla?

Bestemmiare è reato? Cosa dice la legge italiana

La bestemmia di per sé non è un reato, è più un’espressione offensiva che può urtare la morale altrui, in particolar modo se avviene a voce alta, in luoghi pubblici, o viene pubblicata sui social network.

Fino al 1999 bestemmiare era considerato un reato vero e proprio, tant’è che l’art. 724 del Codice penale normava in tal senso:

“Chiunque, a titolo di bestemmia e manifestazioni oltraggiose verso i defunti, chiunque pubblicamente bestemmiasse, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità o i Simboli o le Persone venerati nella religione dello Stato, con l’ammenda da lire cento a trecentomila e, successivamente, con l’ammenda da lire ventimila a seicentomila. Alla stessa pena soggiaceva chi ponesse in essere qualsiasi pubblica manifestazione oltraggiosa verso i defunti”.

Dopo il 1999 non è più così. Il governo D’Alema depenalizza la bestemmia e la trasforma in un illecito amministrativo, “alla stessa pena soggiace chi” viene sostituito con “la stessa sanzione si applica a”.

In poche parole, chi bestemmia non va incontro ad un reato penale, ma solo ad una sanzione amministrativa.

Quando la bestemmia non viene sanzionata

Bestemmiare la Madonna, i Santi e i profeti non configura l’illecito amministrativa.

Queste bestemmie, sia in pubblico che in privato, sono concesse, come anche quelle che si riferiscono genericamente al concetto di “divino”.
Solo quando si bestemmia Dio si incorre nella multa.

Bestemmiare: cosa si rischia

Chi viene sorpreso a bestemmiare Dio in pubblico rischia una sanzione amministrativa che va da un minimo di 51 euro ad un massimo di 309 euro.

Anche chi bestemmia l’Altissimo sui social, come ad esempio Facebook o Instagram, è soggetto a sanzione, come disposto a partire dal 2007.

Nel 2014, l’Onu si era espresso contro l’illecito di bestemmia argomentando la sanzione come una “restrizione della libertà di espressione”.

Bestemmiare: cosa accade negli altri Stati

Sono 72 i Paesi al mondo che puniscono chi bestemmia con pene più o meno gravi. In Stati musulmani come Iran, Egitto e Pakistan nei casi più gravi si rischi anche la pena di morte.

In Europa non c’è questo rigore: in Olanda, nel 2012, il reato di blasfemia è stato completamente eliminato, idem in Danimarca. In Irlanda, invece, le pene per chi bestemmia sono state inasprire dal 2010.

Nei Paesi dell’ex blocco sovietico e in quelli ex comunisti non sono previste particolari sanzioni per chi bestemmia.

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