Che cosa farà Giorgia Meloni per le Forze armate e di Polizia

Che cosa farà Giorgia Meloni per le Forze armate e di Polizia

Meloni è alla guida del nuovo esecutivo. Nel suo programma grande spazio per le Forze armate e di Polizia. Rispetterà le promesse?

Giorgia Meloni ha vinto le elezioni politiche 2022. Il suo partito Fratelli d’Italia ha raccolto il 26% dei consensi, staccando nettamente i suoi alleati del centrodestra Lega (8,89%) e Forza Italia (8,27%).

Con il 44,5%, sette punti in più rispetto al 37,5% del 2018, il centrodestra ottiene 237 seggi alla Camera (su 400) e 115 in Senato (su 200). Una maggioranza netta che consente a Meloni di governare con un certo margine di tranquillità.

Ora viene il bello, come si suol dire. Gli anni passati all’opposizione, uniti ad una campagna comunicativa notevole e mirata, hanno consentito a Meloni di costruire il suo successo tassello dopo tassello e diventare così la prima presidente del Consiglio donna della storia della Repubblica italiana.

Ora però, la leader di Fratelli d’Italia dovrà mantenere le promesse fatte in campagna elettorale e attenersi al programma che lei stessa ha sottoscritto. Il difficile sta proprio qui: non deludere gli italiani che hanno riposto fiducia in lei (7,2 milioni di italiani) e cercare di convincere quelli che non l’hanno scelta che le sue decisioni sono le più giuste.

Mai come in questo momento storico, l’Italia ha bisogno di stabilità e le sfide che attendono Meloni sono tante. A cominciare dalla crisi internazionale, passando per la manovra di Bilancio, finendo con il caro energia, e sarà importante attuare le promesse elettorali per quanto riguarda il personale in divisa.

Già, cosa farà Giorgia Meloni per le Forze armate e di Polizia? Il programma elettorale di Fratelli d’Italia parla chiaro. Analizziamolo nello specifico.

Cosa farà Meloni per le Forze armate e di Polizia

Nel programma di Fratelli d’Italia, ben 40 pagine, c’è ampio spazio per le Forze armate e di Polizia. Al paragrafo “Sicurezza”, Meloni mette in evidenza la sua ricetta per il personale in divisa. Innanzitutto, si parte con:

  • Adeguamento dell’organico e delle dotazioni delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco;
  • Fattiva collaborazione delle Forze dell’Ordine con la Polizia locale e le Forze armate, per consentire un capillare controllo del territorio;
  • Assicurare legalità e coesione sociale rafforzando la rete delle prefetture come rappresentanti dello Stato sul territorio;
  • Potenziamento delle misure e dei sistemi di cyber-sicurezza;
  • Piano carceri, maggiore attenzione alla Polizia penitenziaria.

A questo si aggiunge:

  • Implementazione della sicurezza nelle città con il rafforzamento dell’Operazione Strade Sicure;
  • Reintroduzione della figura del poliziotto di quartiere;
  • Videosorveglianza sul territorio;
  • Azioni incisive e urgenti per il contrasto al crescente fenomeno della violenza nei confronti delle donne;
  • Lotta al degrado, niente zone franche di illegalità.

L’aumento delle spese militari è per FdI un punto importante della propria agenda, tant’è che quando il governo Draghi propose l’incremento, Meloni e suoi votarono compatti per il sì.

Difesa dei confini nazionali

Non va dimenticata la difesa dei confini nazionali ed europei con il nuovo Patto per la migrazione e l’asilo, con controllo delle frontiere e blocco degli sbarchi per fermare, in accordo con le autorità del nord Africa, la tratta degli esseri umani. Sempre per quanto concerne la difesa dei confini, Meloni è per la creazione di hot-spot nei territori extraeuropei, gestiti dall’Unione europea, per valutare le richieste d’asilo.

Impegni internazionali

Sul per quanto riguarda la politica estera e l’impegno delle nostre Forze armate, Meloni è:

  • Pieno rispetto delle nostre alleanze internazionali, anche adeguando gli stanziamenti per la Difesa ai parametri concordati in sede di Alleanza Atlantica;
  • Al fianco dei nostri alleati internazionali nel sostegno all’Ucraina di fronte all’aggressione della Federazione Russa;
  • Promozione per le politiche di Difesa comune dell’Unione europea e la costituzione di una “colonna europea” della Nato, pilastri indispensabili per la sicurezza e l’indipendenza del Continente.