Aumento stipendio dipendenti pubblici: svelate le cifre del rinnovo di contratto

Aumento stipendio dipendenti pubblici: svelate le cifre del rinnovo di contratto

Arrivano gli aumenti in busta paga per la PA, più del 4% in più sul salario. Pronto anche un nuovo ordinamento professionale.

C’è forte aria di cambiamento per la Pubblica Amministrazione e per tanti motivi.

Si parte dall’aumento salariale per i dipendenti fino al nuovo ordinamento professionale, con le cosiddette “aree professionali” che potrebbero passare da 3 a 4 e le nuove “progressioni economiche orizzontali”, meglio conosciuti come “scatti stipendiali”.

A portare avanti la trattativa per il rinnovo di contratto con il governo è l’Aran, l’Agenzia della Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, che ha già consegnato ai sindacati le cifre degli aumenti stipendiali riguardanti gli statali del comparto delle Funzioni Centrali, che comprende: le agenzie fiscali, gli enti pubblici e non economici (Inps e Inail), i ministeri e non solo.

Aumenti salariali: le cifre

Come abbiamo già detto l’aumento in busta paga sarà del 4,15% e riguarderà tutti i dipendenti del comparto. Andiamo però a vedere con precisione a quanto ammonta, euro più euro meno, questo fatidico 4,15%.

Ovviamente bisogna tenere conto della divisione in aree professionali che compone la Pubblica Amministrazione e ogni area, di conseguenza, avrà un aumento di stipendio diverso. Andiamo con ordine partendo dalla prima fascia.

La prima è la fascia che comprende gli operatori come messi e uscieri; in questa area l’aumento sarà di 59,60 euro lordi mensili. Arrivando alla seconda fascia, quella degli assistenti, si passa invece a un aumento compreso tra i 62 e i 79,50 euro mensili, lordi. Nella fascia più alta, quella dei funzionari, arriviamo a un aumento mensile lordo di poco superiore a 110 euro.

Oltre agli enti già citati del comparto delle Funzioni Centrali fanno parte anche diverse altre amministrazioni come il CNEL, in cui gli aumenti tabellari andranno da 59,60 euro mensili per la carica più bassa a 104,90 per quella più alta.

Vanno considerate anche l’Ansfisa, Agenzia Nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali; l’Enav, Ente Nazionale per l’assistenza di volo; l’Ansv, Agenzia Nazionale per la sicurezza del volo. Per tutti e tre questi enti gli aumenti in busta paga partiranno da una base di 62,30 euro mensili per il profilo più basso e arriveranno fino a 133,30 euro per i professionisti della terza area.

A chiudere il comparto troviamo l’Agid, Agenzia per l’Italia digitale in cui i dipendenti vedranno un aumento dai 59,60 euro lordi mensili ai 146,10.

Aumenti salariali: quando arriveranno?

Prima di poter parlare ufficialmente delle nuove buste paga bisognerà attendere ancora un pochino. L’Aran ha presentato le cifre tabellari ai sindacati e sta portando avanti la propria trattativa per il governo.

Fortunatamente i tempi non sembrano essere lunghissimi anche perché gli aumenti arriveranno non appena il nuovo contratto sarà firmato. Una volta trovato l’accordo il contratto dovrà osservare un ulteriore iter di approvazione per il quale dovrà passare sotto l’osservazione della Ragioneria alla Corte dei Conti per poi tornare in mano al Consiglio dei Ministri.

Un processo la cui durata si aggira solitamente intorno ai due mesi ma, visto il buon punto a cui si trova la trattativa, si potrebbe pensare a una conclusione per il mese di dicembre. Se così fosse gli aumenti potrebbero arrivare già nelle mensilità di febbraio.

Aumenti salariali: il nuovo ordinamento professionale

Nelle intenzioni dell’Aran, per quanto riguarda le novità, non c’è solamente l’aumento salariale ma anche un nuovo ordinamento professionale. Tra le papabili idee c’è quella d’introdurre una quarta fascia alle tre già esistenti ma, al momento, il tutto è ancora in via di definizione.

Molto più avanzato e concreto è il discorso degli scatti stipendiali, che andrebbero a sostituire le progressioni economiche orizzontali. Ci saranno 3 condizioni per compiere questi fantomatici scatti:

  • Valutazione individuale dei dipendenti dai dirigenti (40%);
  • Esperienza professionale (40%);
  • Parametri stabiliti con contrattazione integrativa (20%).

Anche in questo caso ci saranno delle differenze, economiche e non, in base alla fascia di appartenenza: i funzionari di prima fascia potranno fare due scatti per un valore totale di 800 euro lordi annui; quelli di seconda avranno un massimo di cinque scatti per un totale di 5.850 euro annui; in terza fascia si parla di cinque scatti con un valore totale di 10.750 euro.