Aumento stipendi Arma dei Carabinieri: a chi spetta e a quanto ammonta

Aumento stipendi Arma dei Carabinieri: a chi spetta e a quanto ammonta

Gli importi previsti dalle nuove indennità contribuiranno ad aumentare la busta paga dei Carabinieri.

Il mese di ottobre sarà molto propizio per gli stipendi del personale dell’Arma dei Carabinieri. Nel cedolino paga figurerà non solo l’una tantum 350 euro, ma anche le nuove indennità stabilite in sede di concertazione contrattuale 2019-2021 che contribuiranno ad aumentare lo stipendio.

L’applicazione delle indennità, riferire al mese di settembre, ci sarà già nella busta paga di ottobre; mentre a novembre verranno erogati gli arretrati delle indennità. Nella fattispecie parliamo di:

  • Indennità per servizi di controllo del territorio in arco serale e notturno;
  • Indennità attività cyber;
  • Indennità soccorso alpino;
  • Indennità servizio aviolancistico;
  • Indennità artificieri e personale del Nucleo CC Campione d’Italia.

Di seguito, i criteri applicativi, i beneficiari e la decorrenza del pagamento delle indennità per l’Arma dei Carabinieri.

Aumento stipendio Carabinieri: i beneficiari

A partire dal 1° gennaio 2022, i carabinieri possono godere degli aumenti stipendiali dovuti all’ indennità prevista per il personale contrattualizzato (da Carabiniere a Capitano), impegnato in servizi di controllo del territorio ed effettivo presso:

  • Reparti dell’Organizzazione Territoriale: Stazione e Tenenza, Nucleo CC Scalo Termini, Nucleo CC Campione d’Italia, Cdo CC RM-Piazza Venezia, Compagnia Aeroporti di RM (solo Aliquota di Sicurezza), componente PMZ di Compagnia (è escluso il restante personale del N.O.), Nucleo Operativo e Radiomobile (solo Sezione/Aliquota radiomobile) di Compagnia e di reparto Territoriale, Nucleo Radiomobile di Gruppo e di Comando Provinciale, Squadrone eliportato cacciatori nonché Centrali Operative (solo quelle presso Prov., Gr. O Cp.);
  • Reggimenti e Battaglioni dell’Organizzazione Mobile, compreso il 4° Reggimento a cavallo, quando svolgono servizio di controllo del territorio a supporto dell’Arma territoriale (attività SAT);
  • Reparti dell’Organizzazione per la Tutela Forestale: Reparto e Distaccamento CC Parco Nazionale, Stazione CC Forestale, Stazione CC Parco e Centro Anticrimine Natura;
  • Reparti diversi da quelli sopracitati, quando sono impiegati in servizi di controllo del territorio a supporto e formalmente disposti nell’ambito dell’Organizzazione Territoriale (con richiesta del Comandante Provinciale del Gruppo o del Reparto Territoriale ovvero Compagnia). Comandanti di Reparto (fino al grado di Capitano) quando capeggiano i servizi in tema per almeno 3 ore (no indennità, invece, per le attività e i servizi ispettivi).

In cosa consistono i servizi

I servizi preventivi di controllo del territorio consistono in attività di monitoraggio attivo sul campo delle aree urbane e di quelle rurali e vengono svolti al fine di prevenire e contenere atti criminali, azioni devianti e comportamenti idonei a suscitare allarme sociale.

I servizi, come riporta infodifesa.it, di durata pari o superiore alle 3 ore continuative, vengono svolti esclusivamente indossando l’uniforme prescritta dal relativo regolamento e sono così identificati:

  • Pattuglia, svolta nel centro abitato ma anche in località remote o isolate;
  • Pattuglioni: attività svolta da 3 o più militari;
  • Perlustrazioni: attività di pattuglia svolta fuori dai centri abitati da almeno 2 militari;
  • Operatore di Centrale Operativa dell’Organizzazione Territoriale: militare addetto alla C.O., operatore del pronto intervento 112, nonché per postazione 1515 che assicura le attività di comando, controllo e coordinamento dei servizi di controllo del territorio.

A quanto ammontano i servizi

L’importo percepito varia a seconda della fascia oraria in cui si presta servizio e va da:

  • 5 euro per i servizi che iniziano tra le 18:00 e le 21:59 (serali);
  • 10 euro per quelli che iniziano tra le 22:00 e le 3:00 (notturni).

L’indennità viene corrisposta una volta sola e viene erogata al personale impegnato in servizi plurimi consecutivi, e tocca fare attenzione all’intervallo di tempo tra i due servizi, vale a dire se è:

  • Inferiore alle 3 ore (es. 18:00/21:00 e 22_00/01:00) si escluderà dal conteggio il compenso più basso (ad esempio verrà valorizzato solo il servizio 22:00/01:00 con l’importo di 10 euro);
  • Superiore alle 3 ore (es. 18:00/21:00 e 01:/04:00) si provvederà al pagamento di due indennità (5 euro per il primo servizio e 10 euro per il secondo);
  • Per i servizi serali della durata di 6 ore (18:00/24:00, 19:00/01:00, 20:00/02:00 ovvero 21:00/03:00) e se per sopravvenute circostanze di protraggono per almeno 3 ore, l’indennità corrisposta sarà maggiore, ovvero 10 euro.

La nuova indennità non è cumulabile con quella di missione e di ordine pubblico in sede o fuori sede (art. 49 D.P.R. n. 164/2002). È cumulabile, invece, con gli emolumenti accessori (Strade Sicure e servizi congiunti FA, indennità di presenza notturna, festiva e super festiva, compensazione, ecc.).

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