Luna Luciano - 26 giugno 2021
Assegni familiari (ANF) Forze Armate e di Polizia: nuovi importi dal 1° luglio, come richiederli
Aumentano gli assegni familiari (ANF) per i lavoratori dipendenti in attesa del nuovo assegno unico che partirà dal 2022.
È in programma un aumento degli importi degli assegni al nucleo familiare (ANF) dal 1° luglio 2021, assegni previsti per i lavoratori dipendenti o pensionati da lavoro dipendente.
Si prospetta, quindi, un mese ricco di novità per gli aiuti familiari dei lavoratori dipendenti e non solo.
Per i lavoratori dipendenti, quindi anche per le Forze dell’ordine, è previsto un aumento dell’ANF, conosciuto dai più come assegno familiare. La domanda per l’assegno familiare (ANF) si può presentare dal 17 giugno di quest’anno (per il periodo che va dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022).
Per i lavoratori autonomi (o disoccupati), che a oggi non hanno mai potuto beneficiare dell’ANF, verrà erogato invece l’assegno unico.
Perché aumentano gli assegni al nucleo familiare
L’introduzione dell’assegno unico per i lavoratori indipendenti e l’aumento dell’ANF, per quelli dipendenti, è stato approvato dal decreto del 4 giugno 2021.
Grazie a questa decisione sono stati stanziati 3 miliardi di euro da ripartire nei due assegni, quello unico e quello a nucleo familiare (ANF), fino a quando quest’ultimo sarà assorbito da gennaio 2022 dall’assegno unico.
I 3 miliardi di euro saranno così ripartiti:
- 1 miliardo e 580 milioni per l’assegno unico, per chi non ha mai beneficiato dell’ANF, quindi lavoratori autonomi, disoccupati o incapienti.
- 1 miliardo e 390 milioni per l’aumento degli assegni al nucleo familiare (ANF).
L’assegno unico è stato pensato e proposto per poter diventare da gennaio 2022 l’unico strumento per gli aiuti familiari, garantendo così un sostegno a tutte le categorie con figli a carico fino ai 18 anni.
Dal 1° gennaio, quindi, l’assegno unico dovrebbe assorbire tutti gli attuali sostegni alle famiglie.
Di quanto aumentano gli assegni al nucleo familiare
In attesa che gli assegni familiari (ANF), percepiti da circa 4 milioni di lavoratori dipendenti, siano assorbiti dall’assegno unico, è stato previsto un aumento degli importi in base al numero di componenti del nucleo familiare.
Il calcolo è effettuato dall’INPS in base al reddito della famiglia.
Per poter calcolare di quanto sarà l’importo bisogna guardare alle tabelle suddivise per tipologia di nucleo familiare dell’INPS. Quelle di quest’anno, dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022, non prendono in considerazione la possibile novità riguardo all’assegno unico valido per tutti da gennaio.
Al calcolo effettuato sulle tabelle andrà aggiunta la maggiorazione prevista per quest’anno. Andiamo a vedere nel dettaglio in cosa consiste l’aumento:
- una maggiorazione di 37,50 euro in più al mese per figlio, valido per famiglie con figlio unico o con due figli. Un aumento complessivo per famiglie con due figli pari a 75 euro;
- una maggiorazione di 55,00 euro in più al mese per figlio, valido per le famiglie con tre o più figli. Un aumento complessivo di almeno 165 euro per famiglie con tre figli.
Forze Armate e Polizia: come chiedere gli ANF maggiorati
Per i lavoratori dipendenti è disponibile il modello della domanda per ottenere gli ANF, da luglio a dicembre, sulla piattaforma NoiPA.
Alle Forze dell’Ordine basterà guardare la sezione dedicata agli assegni al nucleo familiare nella sezione “strumenti per l’Amministrato” e compilare la domanda. La domanda dovrà essere inviata:
- alle Ragionerie Territoriali dello Stato (RTS) o all’Ufficio Amministrazione del personale per i dipendenti di uffici periferici dello Stato;
- all’Ufficio della propria Amministrazione o all’Ente che gestisce il trattamento economico dei dipendenti per il personale delle PA centrali Statali o di altri Enti.
Forze Armate e Polizia: cosa cambia per gli assegni familiari dal 1° gennaio
Da gennaio 2022 entrerà in vigore il nuovo assegno unico valido per tutte le famiglie.
Anche per il personale delle Forze Armate e di Polizia, dunque, gli assegni al nucleo familiare sono destinati a finire in archivio, sostituiti dall’assegno unico. Il cambiamento più importante è quello per cui per beneficiare di questo strumento bisognerà richiedere l’Isee.
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