Anticipo TFS Forze armate e Polizia: ecco come fare domanda

Anticipo TFS Forze armate e Polizia: ecco come fare domanda

Militari e poliziotti possono richiedere l’anticipo del Trattamento di Fine Servizio a tasso agevolato.

Il personale delle Forze “armate” e di Polizia può richiedere all’Inps (Istituto nazionale per la previdenza sociale) l’anticipo del Trattamento di Fine Servizio (TFS) a tassi agevolati a partire dal 1° febbraio 2023 (approfondimento qui).

È quanto disposto dal Cda dell’Istituto con delibera n. 219 del 9 novembre 2022 che ha normato circa i trattamenti pensionistici a favore degli iscritti alla Gestione Creditizia dell’Inps.

La nuova prestazione per i dipendenti pubblici prevede per i pensionati e i cessati dal servizio, e iscritti alla suddetta Gestione, che hanno diritto ad una prestazione TFS/TFR, di avere la possibilità di disattendere i tempi di pagamento ordinari e di richiedere l’intero importo maturato e non liquidato o parte di esso.

All’importo si applica un tasso di interesse fisso pari all’1% per l’intera durata del finanziamento e una ritenuta dello 0,50% per le spese di amministrazione.

Vediamo come le Forze armate e di Polizia possono richiedere l’anticipo e se devono presentare domanda.

Anticipo TFS/TFR: in cosa consiste

I dipendenti pubblici possono richiedere l’anticipo del Trattamento di Fine Servizio (TFS) e di Fine Rapporto (TFR) secondo quanto disposto dall’Inps a partire dal 1° febbraio 2023.

La somma viene anticipata dal fondo credito e viene corrisposta in un’unica soluzione a chi è iscritto alla Gestione Creditizia dell’Inps.

Come riposta Aspmi (Associazione sindacale professionisti militari), la quota di TFR/TFS ceduta al momento della maturazione del diritto alla fruizione, verrà rimborsata alla Gestione direttamente dall’Ente deputato all’erogazione, vale a dire l’Inps.

L’Istituto, con messaggio n. 430 del 30 gennaio 2023, ha diramato le modalità di presentazione delle domande relative alla prestazione che può essere presentata da chi:

  • Ha cessato il servizio ed è in pensione;
  • Dopo la cessione del servizio è nuovamente impiegato.

Attenzione: l’anticipo si può richiedere anche qualora non sia l’Inps a dover erogare il Trattamento. In tal caso, il richiedente dovrà allegare alla domanda di anticipo della liquidazione anche la certificazione TFS ottenuta dall’Ente competente, dove dovrà essere indicato l’importo disponibile e le date di esigibilità.

Anticipo TFS/TFR Forze armate e di Polizia: come fare domanda

I dipendenti pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle Prestazioni Creditizie e sociali possono presentare la domanda di anticipo del trattamento di fine servizio o di fine rapporto a partire dal 1° febbraio 2023”, così recita il messaggio dell’Inps.

La domanda deve essere inoltrata a mezzo telematico al seguente indirizzo, disponibile qui.

Nel caso in cui parte della somma richiesta sia già soggetta a vincoli o cessioni (art. 11, co. 2 del Regolamento per l’erogazione di Anticipazioni ordinarie del TFS e TFR agli iscritti alla Gestione unitaria delle Prestazioni Creditizie e sociali, in vigore dal 1° febbraio 2023), il richiedente dovrà indicare se intende ricevere il finanziamento per l’ammontare effettivamente disponibile.

Per quel che riguarda le domande presentate dai lavoratori per cui l’Ente erogatore è l’Inps (nel caso delle Forze armate), i richiedenti non dovranno produrre alcuna certificazione relativa al TFS, dato che sarà resa in modo automatizzato nei sistemi dell’Area credito.

Anticipo TFS: cosa indicare nella domanda

Al momento della presentazione della domanda di erogazione anticipata del TFS occorre indicare:

  • Importo della buonuscita per il quale si richiede il pagamento anticipato. Se ne potrà godere, infatti, dell’intero importo o solamente di una parte, decisione che spetta all’interessato;
  • Se il TFS verrà corrisposto in seguito a pensionamento oppure in seguito a cessazione del servizio senza diritto a pensione e nuovo impiego con iscrizione a Gestione unitaria.

Anticipo TFS: cosa prevede l’iter

In seguito ai primi controlli, il richiedente riceverà una comunicazione con la quale verrà presentata la bozza di proposta contrattuale che andrà inoltrata all’Istituto.

Entro 30 giorni, se ancora interessati, si potrà inviare la proposta accedendo alla propria area personale MyInps; oltre questo termine la domanda si considera annullata.

Dal canto suo, l’Inps provvederà ai controlli e se è tutto ok a quel punto formalizzerà il contratto di anticipazione. L’ultimo step, affinché il contratto possa produrre i propri effetti, è però la presa d’atto positiva emessa dall’Ente erogatore del Trattamento, dopo la quale non sarà più possibile recedere dal contratto.

Premiando la lodevole iniziativa dell’Inps, Aspmi si augura che al personale che cessa dal servizio venga riconosciuto “l’immediata percezione del TFS maturato senza il ricorso ali strumenti di cessione del credito i quali, seppur vantaggiosi per il personale cessato, risultano comunque penalizzanti per il personale”.