Tragedia evitata a pochi passi da San Pietro: Strade Sicure va potenziata, non ridotta

Tragedia evitata a pochi passi da San Pietro: Strade Sicure va potenziata, non ridotta

Aggressione da parte di cittadino di origine marocchina nei pressi del Vaticano, Roma; urge una riflessione sull’Operazione Strade Sicure.

Ci troviamo a pochi passi dalla basilica di San Pietro in via di Porta Angelica, crocevia di pellegrini e turisti, quando nella mattinata di martedì 11 dicembre verso le ore 12.30 un uomo di origine marocchina di 38 anni ha lanciato del liquido infiammabile contro un mezzo dell’Esercito Italiano dell’operazione Strade Sicure tentando poi di dargli fuoco.

Secondo le prime ricostruzioni un ambulante ed un passante si sarebbero accorti del fatto dando immediatamente l’allarme ai militari della Brigata Granatieri, anch’essi facenti parte dell’operazione Strade Sicure, i quali grazie alle loro tecniche di combattimento militare “mcm” sono riusciti ad impedire all’uomo di portare a termine questo folle gesto consegnandolo agli agenti della Polizia .

L’uomo si trova ora in fermo presso gli agenti della Digos della Questura di Roma.

Un fenomeno isolato?

Questo evento non risulta essere l’unico atto criminoso compiuto da parte di cittadini di origini marocchine nei pressi del Vaticano; basti tornare indietro di qualche mese e con esattezza maggio 2018 per trovarci di fronte ad un altro gesto folle di un immigrato marocchino il quale anche in quel caso, ma con conseguenze ben peggiori, ha aggredito dei vigili urbani facendoli finire all’ospedale; tutto ciò dopo aver aggredito un passante con un oggetto di legno appuntito ed avergli rotto il setto nasale.

Chi è stato posto allora lungo le strade di Roma per cercare di dare un freno a questi fenomeni?

L’importanza dell’Operazione Strade Sicure

Quanti romani tra voi sono passati di fronte alle postazioni dell’Esercito Italiano poste nelle aree di maggior criticità senza sapere che quei mezzi fanno parte dell’operazione Strade Sicure?

L’Esercito Italiano conduce l’Operazione ininterrottamente, lungo tutto il territorio nazionale, dal 4 agosto 2008 in virtù della L. 125 del 25 Luglio 2008 e, ad oggi, è attualmente l’impegno più oneroso della Forza Armata.

Tale operazione potrebbe però essere rivista, poiché la Difesa sta valutando la possibilità di ridurre il numero di posti fissi in cui sono impegnati i militari a favore di un miglioramento in termini di sicurezza delle nostre strade e tale proposta è stata al centro di un recente incontro tra il sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo, e il capo dello Stato Maggiore dell’Esercito, il generale Salvatore Farina.

Il sottosegretario alla Difesa ha concluso l’incontro con queste parole :

“Ritengo doveroso intervenire subito e bene perché questa operazione sia sempre più in linea con l’esigenza di sicurezza della collettività a difesa dall’attuale minaccia. Bisogna fare in modo che “Strade Sicure” sia l’espressione massima del potenziale degli oltre settemila professionisti in uniforme che giorno e notte sono al servizio della collettività. Questo lo dobbiamo, me ne faccio carico personalmente in virtù delle deleghe assegnatemi dal Ministro Trenta, ai nostri ragazzi in divisa, per metterli nelle migliori condizioni di fare e fare bene a tutela dei contribuenti”.

La riduzione di queste postazioni fisse, alla luce dei recenti eventi, sembra davvero essere la strada migliore da perseguire?

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