Pacco non consegnato: cosa fare?

Pacco non consegnato: cosa fare?

Cosa fare quando un pacco che si stava aspettando non è stato recapitato o arriva in ritardo? Ecco una guida facile e intuitiva che può aiutare.

Aspettare un pacco tanto atteso, che sia uno dei famosi “pacchi da giù” per i fuori sede o che sia l’ultimo ordine online con il regalo di compleanno della mamma, è sempre estenuante.

Spesso però quell’attesa non può che rivelarsi amaramente vana perché semplicemente il pacco non arriva. Davanti a un pacco non consegnato, oltre a gestire un po’ di rabbia o delusione, bisogna capire cosa fare per presentare i solleciti e quali siano i diritti del consumatore.

Ecco dunque una guida per capire cosa fare per un pacco non recapitato.

Pacco non consegnato: cosa prevede la legge

Sia che si tratti di un ordine a distanza, sia che si tratti di acquisti on-line (come potrebbe essere il regalo di compleanno), l’articolo 61 del Codice dei Consumatori (D.lgs 206/2005 modificato nel 2014) prevede che la merce ordinata debba essere consegnata entro 30 giorni, a meno che non sia stato stabilito differentemente dal venditore e l’acquirente.

Nel caso in cui, il pacco non è stato recapitato, dopo un sollecito, e quindi i termini non rispettati, il consumatore avrà diritto al rimborso di quanto ha pagato per e in più il risarcimento del danno per la mancata consegna del pacco.

È dovere del venditore, alla mancata consegna entro il termine stabilito, informare il consumatore e procedere al rimborso del prezzo.

E nel caso il venditore non effettui il rimborso?

Purtroppo non resta far altro che rivolgersi all’autorità giudiziaria per tutelari i propri diritti del consumatore.

In questo caso sarà necessario ampliare la documentazione per ricostruire i fatti. Per proporre una denuncia c’è un termine di 90 giorni dal pagamento effettuato, quindi circa tre mesi da quando si è effettuato l’ordine.

Bisognerà dunque:

  • procurarsi i recapiti del nostro venditore, verificando che le indicazioni sul sito siano veritiere;
  • verificare che il nome del venditore corrisponda al nominativo a cui viene effettuato il versamento;
  • scegliere una modalità pagamento che tuteli il cliente come il bonifico bancario (che è tracciabile);

L’autorità provvederà a ricercare il computer da cui sono stati inviati i messaggi, questo è valido anche nel caso in cui il venditore non sia più raggiungibile dopo l’avvenuto pagamento, e procederà all’esercitare l’azione penale.

Cosa fare dunque se il pacco non arriva

Prima di procedere alla richiesta di rimborso è necessario sollecitare il venditore, stabilendo un ultimo termine di consegna del tanto attesto pacco contenete la merce.

È fondamentale che sia presentato il sollecito, inviando una PEC o lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. Senza questo passaggio, infatti, il contratto non potrà essere disdetto e non si potrà procedere con la richiesta di risarcimento. Se al termine di scadenza presente nel sollecito il pacco non è arrivato ci si trova davanti a due opzioni:

  • Annullare il contratto, chiedendo quindi il rimborso e l’eventuale danno. Per poter far questo sarà necessario inviare una comunicazione di formale disdetta il giorno seguente la scadenza;
  • Continuare a richiedere la consegna del pacco, richiedendo però il lecito risarcimento a causa della spedizione in ritardo.

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