Indennità di vacanza contrattuale per le Forze dell’Ordine da aprile 2019

Indennità di vacanza contrattuale per le Forze dell'Ordine da aprile 2019

Da aprile 2019 sarà corrisposta una piccola indennità a seguito della scadenza del CCNL dei dipendenti pubblici, in attesa del successivo rinnovo.

Una nuova voce retributiva comparirà all’interno della busta paga spettante ai componenti delle Forze dell’Ordine: l’Indennità di Vacanza contrattuale (IVC).

Da aprile 2019, quindi, i dipendenti pubblici riceveranno un aumento salariale, una somma di denaro il cui importo è determinato in base alla retribuzione percepita.

L’Indennità di Vacanza Contrattuale interesserà tutti i dipendenti pubblici, tra questi le Forze dell’Ordine: Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza. Ogni persona, appartenente alle Forze dell’Ordine vedrà provvisoriamente un simbolico incremento in busta paga.

Occorre fare chiarezza anzitutto su cos’è il periodo di vacanza contrattuale: si tratta del periodo che intercorre tra la scadenza di un contratto e il suo successivo rinnovo.

Dopo un periodo di tre mesi dalla scadenza del contratto collettivo, ai lavoratori a cui si applica il contratto scaduto e non rinnovato sarà corrisposto un elemento integrativo della retribuzione pari al 30% del tasso di inflazione programmato applicato sullo stipendio.

Dopo i sei mesi, qualora non sia entrato in vigore un nuovo CCNL sarà versato un incremento della retribuzione il cui importo sarà pari al 50% dell’inflazione programmata. Entrato in vigore il nuovo contratto l’Indennità di Vacanza cesserà, ovviamente, di essere erogata.

Nel 2019, quindi, l’indennità sarà erogata in quanto è scaduto il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro per i dipendenti pubblici valido per il triennio 2016-2018.

Cos’è l’indennità di vacanza contrattuale?

L’indennità di vacanza contrattuale è in sostanza un aumento della retribuzione che provvisoriamente sarà erogato dallo Stato, in quanto datore di lavoro, nel periodo che va tra la data di un CCNL scaduto e non ancora rinnovato.

L’indennità è definita provvisoria perché è limitata ad un tempo determinato, appunto il tempo necessario alla stipula di un nuovo contratto collettivo.

L’Indennità di Vacanza Contrattuale è stata introdotta quando, eliminato il criterio di indicizzazione automatica delle retribuzioni fu firmato l’Accordo Interconfederale del 1993.

La ratio dell’istituto risiede nel voler fornire ai lavoratori uno strumento sostitutivo delle tutele sindacali, in attesa che queste riprendano pieno vigore a seguito della trattativa che condurrà alla stipula del nuovo CCNL.

L’Indennità di Vacanza Contrattuale non è però corrisposta immediatamente allo scadere del contratto collettivo, poiché compare nelle buste paghe dei dipendenti statali solo dopo tre mesi dallo scadere del CCNL che dovrà essere rinnovato. Ecco perché occorrerà aspettare aprile per poterne fruire.

Come si calcola l’Indennità di Vacanza Contrattuale?

Trascorsi i tre mesi, richiesti dalla legge, ad aprile 2019 tutti i componenti delle Forze dell’Ordine riceveranno un aumento in busta paga pari allo 0,42% dello stipendio tabellare, che corrisponde al 30% dell’indice dei prezzi armonizzato.

In sostanza un agente di polizia, che in media guadagna uno stipendio lordo di 1200 euro registrerà in aumento in busta paga di appena 5,04 euro, un commissario di polizia che mediamente guadagna 2.100 euro lordi riceverà un incremento di 8,80 euro.

Da Luglio 2019, invece l’Indennità di Vacanza Contrattuale sarà aumentata allo 0,7% dello stipendio tabellare: quindi l’agente che guadagna 1.200 euro avrà un incremento di 8,40 euro e il commissario che guadagna 2.100 euro registrerà un aumento di 14,70 euro.

Nel 2019 saranno così applicati i due mini aumenti, ma si tenga presente che le risorse per il rinnovo del CCNL mancano ancora quindi è probabile che bisognerà attendere il prossimo anno.