Forze Armate, la differenza tra i sindacati rappresentativi e quelli che non hanno superato il 2%

Forze Armate, la differenza tra i sindacati rappresentativi e quelli che non hanno superato il 2%

La differenza tra i sindacati rappresentativi delle Forze Armate e quelli che non hanno raggiunto il 2%, cosa possono o non possono fare.

La rappresentatività dei sindacati è un concetto che spesso lascia qualche dubbio, soprattutto per le Forze Armate che godono di regole particolari, ma anche perché anche i criteri di calcolo hanno subito variazioni nel tempo. L’accertamento della rappresentatività è un importante traguardo per le organizzazioni a carattere sindacale, che hanno dimostrato con certezza misurabile le proprie capacità.

In particolare, ai sindacati delle Forze Armate è chiesto di superare la soglia del 2% - tra dato associativo ed elettorale - per ogni Forza Armata rappresentata. Ciò garantisce il pieno riconoscimento al sindacato, che potrà agire al meglio per tutelare gli iscritti e far valere con più decisione le loro richieste. Vediamo quindi qual è nel concreto la differenza tra i sindacati rappresentativi e quelli che non hanno raggiunto il 2%.

I sindacati rappresentativi, cosa possono fare

Sono da considerarsi sindacati rappresentativi delle Forze Armate quelli che hanno superato la soglia del 2%, che permette loro di tutelare i diritti e gli interessi dei tesserati con maggiori poteri, essendo legittimati a esercitare azioni di rappresentanza dei lavoratori. I sindacati delle Forze Armate rappresentativi possono quindi esercitare le funzioni più basilari, concesse anche a chi non ha superato il 2%, come:

  • tutelare collettivamente i soggetti rappresentati;
  • avanzare proposte, osservazioni, e iniziative riguardanti l’applicazione di leggi e regolamenti;
  • partecipare ad audizioni e incontri con il Governo e i Vertici delle Forze Armate;
  • intrattenere rapporti di informazione con gli organi di stampa;
  • comunicare legittimamente dinanzi alle commissioni di Conciliazione e al Giudice Amministrativo;
  • esercitare il diritto di assemblea, con riunioni nei reparti.

Come anticipato, tuttavia, soltanto attraverso la rappresentatività ottenuta con il raggiungimento del 2% permette ai sindacati di esercitare azioni concrete e intervenire personalmente per difendere gli interessi dei propri iscritti. Soltanto i sindacati rappresentativi delle Forze Armate possono infatti:

  • interloquire localmente, a livello Areale;
  • avere distacchi, permessi retribuiti e aspettative sindacali non retribuite per svolgere al meglio le funzioni sindacali a seconda delle esigenze;
  • avere poteri negoziali in contrattazione;
  • essere obbligatoriamente informati da parte dell’amministrazione;
  • esercitare tutele e diritti riguardanti le cariche elettive, il trasferimento solo previa intesa sindacale, le visite EDR;
  • partecipazione presso le commissioni di conciliazione;
  • accedere presso i luoghi di servizio dei propri iscritti per verificarne le condizioni di sicurezza con preavviso minimo di 36 ore;
  • accedere alla procedura di raffreddamento dei conflitti.

Funzioni che, ricordiamo, non sono permesse ai sindacati non rappresentativi. Questi ultimi, non avendo raggiunto la soglia del 2%, possono rappresentare le Forze Armate in modo meno approfondito.

Sindacati che non hanno superato il 2%

I sindacati delle Forze Armate che non hanno superato il 2% non possono essere considerati rappresentativi, pertanto le azioni loro riconosciute sono soltanto le seguenti:

  • tutela collettiva;
  • diritto di assemblea;
  • rapporti con gli organi di stampa;
  • osservazioni e proposte sull’applicazione di leggi e regolamenti;
  • audizioni e incontri con il Governo e i Vertici delle Forze Armate;
  • legittima attività dinanzi alle commissioni di Conciliazione e al Giudice Amministrativo.

Il calcolo della rappresentatività di un sindacato, tanto per le Forze Armate quanto per altri lavoratori, è rigidamente effettuato attraverso criteri oggettivi, che misurano l’effettiva capacità del sindacato di individuare correttamente le necessità, i bisogni e gli interessi della categoria rappresentata e di difenderli efficacemente.

I sindacati non rappresentativi mancano, ad oggi, degli strumenti necessari per svolgere le funzioni promesse al meglio, pertanto è ovvio che soltanto un sindacato che ha raggiunto il 2% può incidere significativamente nel benessere delle Forze Armate.

Ciò non vuol dire che la gestione dei sindacati non rappresentativi sia inferiore o meno impegnata, ma semplicemente che manca ancora dei mezzi essenziali per far valere collettivamente i propri ideali. I sindacati rappresentativi, al contrario, hanno dimostrato concretamente le proprie possibilità e i risultati ottenibili, tanto da ricevere la legittimazione alla rappresentanza delle Forze Armate.

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