Carta risparmio spesa, come funziona la nuova social card voluta dal governo Meloni

Carta risparmio spesa, come funziona la nuova social card voluta dal governo Meloni

Nasce la Carta risparmio spesa per i redditi svantaggiati. Ecco come funziona e a chi spetta.

Il testo della manovra di bilancio inserisce un nuovo strumento a sostegno dei nuclei svantaggiati. Si chiama Carta risparmio spesa ed è uno strumento simile all’attuale Carta acquisti gestita dall’Inps. A differenza di questa, che è destinata agli over 65 o alle famiglie con un minore di 3 anni, la nuova Carta risparmio spesa sarà destinata a chi non supera i 15.000 euro di Isee.

La Carta risparmio spesa sarà inoltre gestita a livello comunale e, come recita il testo della manovra, si articolerà in una sorta di “buono spesa” da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all’iniziativa. Per i possessori della carta sarà prevista una scontistica extra (-5%) su un paniere di prodotti alimentari di prima necessità.

Il fondo, istituito dal ministero dell’Economia e delle Finanze, per l’anno 2023 prevederà 500 milioni di euro. Spetterà al ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, insieme al ministero dell’Economia, definire i termini, i criteri e le condizioni per individuare i soggetti titolari del beneficio. Saranno tenuti in considerazione età, trattamenti pensionistici e altre forme di sussidi già ricevuti dallo Stato.

Il fondo però prevede solamente 500 milioni di euro e la Carta risparmio spesa potrebbe quindi somigliare alla Carta acquisti già in utilizzo, ovvero essere ricaricata di 80 euro ogni due mesi, 40 euro al mese. Le disuguaglianze economiche aggravate dalla crisi Covid-19 e dall’attuale crisi economica non verranno certo risanate da una Carta risparmio per la spesa, soprattutto perché i soldi non potranno essere prelevati, potrebbe non esserci la possibilità di pagare una bolletta con il buono spesa e i medicinali non sono inclusi nella lista dei prodotti.

Che cos’è la Carta risparmio spesa e come funziona: chi può richiederla?

La nuova Carta risparmio spesa è una carta per gli acquisti, ma è specifica per le spese di prima necessità. Si tratta di una carte prevista per tutte le persone svantaggiate. Infatti, da quanto si evince dal testo, la Carta risparmio spesa avrà l’ulteriore beneficio di uno sconto del 5% su una selezione di prodotti considerati essenziali.

La Carta risparmio spesa dovrebbe prevedere, così come l’attuale Carta acquisti, un importo di 80 euro ogni bimestre per un equivalente di 40 euro al mese. La cifra però non è certa e dipenderà dal numero di richiedenti.

Per quanto riguarda la platea di pubblico questa sembra essere più ampia rispetto alla Carta acquisti attuale, che coinvolge soltanto gli over 80 e le famiglie con un figlio under 3 a carico. La Carta risparmio spesa dovrebbe invece essere disposta per tutti i nuclei familiari che si trovano in svantaggio, ovvero con un valore Isee inferiore a 15.000 euro. Un ulteriore differenza rispetto alla Carta acquisto è l’ente che la gestirà, infatti la Carta risparmio spesa sarà gestita a livello comunale e distribuita in base alle necessità più note degli abitanti.

Un (piccolo) aiuto: qual è lo stato di salute del potere d’acquisto degli italiani

Il potere di acquisto degli italiani non è in salute. Secondo una rilevazione Up Day-Tecné si è vince che l’86% delle famiglie vulnerabili ha già tagliato i consumi che riguardano l’abbigliamento, il 78% ha ridotto i consumi delle utenze domestiche e il 72% ha ridotto il costo della spesa. Forse però il dato più all’armante è quello che riporta il taglio alle visite mediche (54%).

Rispetto al periodo pre-Covid-19 (2019) la condizione economica delle famiglie è peggiorata nel 44% dei casi, mentre solo l’8% ha dichiarato un miglioramento. Al profondo scalino della disuguaglianza causato dalla pandemia, si aggiunge anche l’inflazione che a ottobre ha toccato quota 12%. Con questo tasso di crescita dei prezzi almeno il 35% delle famiglie italiane (27 milioni di individui) vive una forma di disagio dalla vulnerabilità lieve alla povertà assoluta.

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