Busta paga marzo 2022: tutte le novità spiegate da NoiPa

Busta paga marzo 2022: tutte le novità spiegate da NoiPa

Cosa cambia in busta paga a partire da marzo 2022? Le novità, descritte da NoiPa, sono da inquadrare nel pacchetto di riforme approvate nella Legge di Bilancio 2022. Ecco quali sono.

È tempo di cambiamenti in busta paga.

A partire da marzo 2022, sullo stipendio si vedranno chiaramente tutti i cambiamenti decisi nella Legge di Bilancio 2022 (n. 234 del 30 dicembre 2021), che ha introdotto le novità fiscali e previdenziali come la revisione dell’Irpef e le nuove detrazioni da lavoro dipendente, a eccezione del bonus contributi per il quale invece NoiPa è in attesa di ulteriori informazioni da parte dell’Inps.

Ma da marzo va segnalata anche l’introduzione dell’assegno unico e la contestuale cancellazione degli ANF e delle detrazioni per figli a carico con meno di 21 anni.

Nella busta paga di marzo 2022, come spiega l’informativa di NoiPa, verranno applicate per la prima volta le nuove regole fiscali, compresa la già citata riforma dell’Irpef, come pure le novità introdotte con l’assegno unico e universale. Nel primo caso, dunque, ci sarà un aumento del netto in busta paga, mentre nel secondo un taglio visto che i dipendenti pubblici dovranno rinunciare alle detrazioni per figli con meno di 21 anni e agli assegni familiari, i quali tuttavia saranno compensati dal nuovo assegno unico che - ricordiamo - va richiesto all’Inps.

Due quindi gli importanti cambiamenti a cui prestare attenzione in questo momento (oltre a rimanere aggiornati sul rinnovo del contratto delle Forze Armate): la riforma fiscale e la semplificazione del sostegno alle famiglie con figli.

Le novità spiegate da NoiPa sulla busta paga di marzo 2022

NoiPa – il sistema che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha realizzato per gestire i processi di liquidazione degli stipendi del personale della Pubblica Amministrazione - ha inviato un’informativa contenente tutte le informazioni in merito alle novità presenti in busta paga per i dipendenti pubblici. Infatti, a partire dallo stipendio di marzo 2022, verranno applicate alcune delle nuove regole previste dalla Legge di Bilancio 2022.

Dal 1° gennaio sono cambiati gli scaglioni dell’Irpef e sono state riviste le detrazioni per figli a carico.

A partire dal prossimo mese (marzo 2022) lo stipendio netto in busta paga per i dipendenti pubblici dovrebbe essere aumentato grazie proprio a queste due riforme. Vediamo in quanto consistono tali novità fiscali e in che modo queste ricadono positivamente sullo stipendio.

Busta paga marzo 2022: gli effetti della riforma fiscale

Nell’informativa di NoiPa troviamo le due tabelle di riferimento in merito alla revisione dell’Irpef. L’effetto della riforma fiscale, approvata alla fine dello scorso anno (30 dicembre 2021) e attiva a partire dal 1° gennaio 2022, vedrà i suoi primi effetti nelle busta paga di marzo 2022.

Ma quali sono gli scaglioni dell’Irpef? Questi sono passati, come si può vedere nella tabella sottostante, da 5 a 4 e c’è stata una diminuzione della percentuale dell’aliquota in determinate soglie di reddito.

Riforma Irpef
Scaglioni Irpef 2021 Aliquota Irpef 2021 Scaglioni Irpef 2022 Aliquota Irpef 2022
fino a 15.000 euro 23% fino a 15.000 23%
da 15.001 a 28.000 euro 27% da 15.001 a 28.000 euro 25%
da 28.001 55.000 euro 38% da 28.001 a 50.000 euro 35%
da 55.001 75.000 euro 41% oltre 50.000 euro 43%
oltre 75.000 euro 43%

Nella nota di NoiPa troviamo anche le informazioni sulle novità previste per il sistema di calcolo delle detrazioni da lavoro dipendente (figura n.1).

Figura n.1
Tabella detrazioni da lavoro dipendente

Non trova spazio nello stipendio di marzo 2022, invece, il taglio dell’aliquota contributiva lato dipendente, passata dal 9,19% all’8,39% per coloro che hanno un reddito annuo che non supera i 35.000,00€. Per questa novità, spiega NoiPa, mancano ancora le istruzioni operative da parte dell’Inps.

Altre novità in busta paga a marzo: tagli e assegno unico

La riforma dell’Irpef non è l’unico cambiamento visibile in busta paga dal prossimo mese, infatti ci saranno dei tagli. Questo perché l’assegno unico assorbirà sia gli ANF (assegni al nucleo familiare) che le detrazioni per figli a carico.

Tuttavia, dopo il compimento dei 21 anni si potrà ancora però richiedere detrazioni fiscali per i figli a carico, ma non l’assegno unico (tranne nel caso di figli disabili a carico).

Se i figli a carico hanno già più di 21 anni (data compimento riconosciuta fino al 31 marzo 2022) le detrazioni in busta paga saranno calcolate automaticamente. In caso di raggiunta età in seguito al 31 marzo invece non avviene più in automatico e si dovrà procedere con una nuova richiesta:

  • su NoiPa in “Gestione detrazioni famigliari a carico” al seguente link:
  • con modello cartaceo attraverso ufficio responsabile, con il quale bisognerà comunicare nuovamente tutti i dati, e le percentuali, riferiti ai familiari a carico.
Guida cedolino marzo 2022-NoiPA
Clicca qui per scaricare la guida NoiPA con tutte le novità attese per marzo 2022.