Cosa rischia un figlio che fuma l’erba: sanzioni per l’uso di droghe leggere

Cosa rischia un figlio che fuma l'erba: sanzioni per l'uso di droghe leggere

Cosa succede se mio figlio o mia figlia viene trovato a detenere o fumare erba? Qui di seguito i rischi a cui è esposto chi viene trovato in possesso di droghe leggere.

Avere un figlio che fa uso di droghe leggere, come ad esempio chi fuma la cosiddetta canna, potrebbe essere un problema con gravi conseguenze.

Essere genitori non è semplice ma in quella delicata fase di vita che è l’adolescenza, un figlio potrebbe rappresentare un’incognita ancor più grande e alcuni timori, in certi casi, sorgono spontanei.

Se non si conoscono a fondo le abitudini dei propri figli e magari non si è certi di potersi fidare delle sue compagnie di amici, i peggiori scenari si dipingono nella mente di ogni madre e padre al minimo sospetto. Il possibile uso di droga è sempre l’opzione più paventata.

La legalità quindi ci viene in aiuto fornendoci una solida base di risposte laddove mancano molte certezze sulla sincerità nel rapporto parentale.

Conosciamo quindi le sanzioni e i rischi in cui può incorrere, a seconda della quantità e delle circostanze in cui si viene trovati, chi viene scoperto in possesso di droghe leggere.

La detenzione è reato?

Al di fuori dei casi in cui la droga rivesta un ruolo terapeutico certificato, vi è un altro caso in cui, pur parlando di droga, non si incorre in sanzione penale bensì in una sanzione di tipo amministrativo: il consumo personale. Un classico esempio è lo spinello.

Avere con sé della droga per uso personale infatti non è un comportamento punito dal Codice Penale così come non lo è il consumo di sostanze stando al referendum votato del 1993. Ciononostante ci sono comunque delle conseguenze per chi viene trovato in possesso di stupefacenti: vediamo quali.

Rinvenimento di droghe leggere: dinamica e conseguenze

Sono varie, insomma, le conseguenze che possono accadere se una persona, specialmente un ragazzo o una ragazza in giovane età, viene trovata in possesso di droghe leggere. Prima però chiariamo cosa si intende con il concetto di uso personale.

Un parametro importante è quello del principio attivo presente nella sostanza che non deve all’incirca superare 1 g /1,5 g di THC. La quantità di sostanza posseduta dovrà essere quindi più o meno pari a 10-15 g con una percentuale di principio attivo intorno al 10%. Accertato questo ed esclusa la possibilità di spaccio si passa al procedimento amministrativo.

Quando è contestata la detenzione per uso personale si riceve infatti una convocazione per un colloquio presso la Prefettura di residenza e, nel caso di un minore come soggetto della dinamica, saranno convocati e presenti anche i genitori.

Gli scenari sono, il solo ammonimento a non fare più uso delle sostanze o sanzioni che vanno dalla sospensione della patente a quella del passaporto, del permesso di soggiorno per motivi di turismo per i cittadini stranieri o della carta d’identità valida per l’espatrio.

In seguito a ciò il consumatore riceverà anche una convocazione dal Ser.d (servizi pubblici per le dipendenze patologiche) per un incontro informativo facoltativo in cui capire come intraprendere un programma educativo (per le cosiddette droghe leggere) o un trattamento terapeutico (per le cosiddette droghe pesanti). La sanzioni eventuali verranno revocate alla fine di tale percorso in caso di esito positivo.

Il caso del consumo di gruppo

L’uso personale di droghe leggere non è reato; nel caso in cui però si fumi in compagnia e si sta effettuando un acquisto per la propria comitiva la situazione prende una piega diversa. In questi casi va accertato infatti che non si tratti di spaccio, la casistica più compromettente.

L’offerta gratuita è oggi considerata un illecito penale: acquistare anche per conto di altri è quindi un vero e proprio reato. Il procedimento penale è la strada da intraprendere poiché deve comunque essere esclusa la possibilità di un intento di vendita. Una volta rimossa questa ipotesi, il Giudice potrà certificare l’uso personale e, conseguentemente, la non punibilità penale.

L’aggravante delle spaccio cambia tutto

La cosa più importante, se si viene fermati con addosso della droga leggera è essere collaborativi con le autorità e certificare il proprio possesso per uso personale per metterlo a verbale. Importante è rendendosi disponibili alle perquisizioni poiché l’assenza di grandi quantità di sostanza detenuta di per sé non basta.

La presenza o meno di coltelli o arnesi da taglio, bilancini di precisione e materiali da confezionamento come anche quantità di denaro in contante non giustificabili sulla base dei propri redditi sono già dei fattori più attendibili sulle quali basare la propria posizione e ovviamente favorire la caduta dell’eventuale accusa di spaccio.

É sempre bene tuttavia seguire tutte le operazioni di perquisizione facendo grande attenzione alla redazione del verbale di perquisizione ed eventualmente di sequestro. Prima di firmarlo, il verbale va sempre letto per verificare che le operazioni si siano svolte nelle modalità riportate e, qualora si riscontrassero delle incongruenze, è consigliabile non firmarlo.

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