Concorsi Polizia e Vigili del Fuoco, entrare è più semplice: ecco cosa cambia

Concorsi Polizia e Vigili del Fuoco, entrare è più semplice: ecco cosa cambia

È stato approvato in Commissione Affari Costituzionali del Senato un emendamento che rende più rapide le assunzioni per militari, poliziotti e vigili del fuoco.

Entrare nelle Forze armate, di Polizia e nei Vigili del Fuoco potrebbe essere più semplice (e rapido) di quanto avvenga fino ad oggi.

Molto spesso la macchina burocratica rallenta e allunga i tempi, ma con l’emendamento presentato all’interno del decreto Milleproroghe e approvato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato, l’iter dei concorsi pubblici sta per diventare più snello.

In una società che corre veloce e con la richiesta sempre maggiore di giovani che vogliono entrare nelle Forze dell’Ordine, velocizzare il meccanismo può solo portare giovamento, anche in futuri termini pensionistici e di turn over all’interno della macchina pubblica.

La proposta di accorciare le procedure concorsuali arriva da Fratelli d’Italia e riguarda le assunzioni per:

  • Corpi di Polizia;
  • Forze armate;
  • Personale dell’Amministrazione penitenziaria;
  • Esecuzione penale minorile;

con l’obiettivo di: snellire, velocizzare e semplificare. Vediamo come.

Assunzioni Forze armate, Polizia e Vigili del Fuoco più snelle: come cambieranno

L’emendamento di Fratelli d’Italia, inserito nel decreto Milleproroghe, è stato approvato in Commissione Affari Costituzionali del Senato, e passerà poi in Senato.

Si tratta di un primo passo in linea con il piano di assunzioni straordinarie per il Comparto delle Forze armate e di Polizia previsto nella legge di Bilancio 2023.

Lo scopo è quello di accorciare i tempi di assunzione, se si tiene conto che, ad oggi, l’iter di un concorso, dalla procedura di avvio all’esito finale ha una gestazione di 2-3 anni. Rendere tutto più rapido può portare notevoli vantaggi in termini di assunzioni e facilitare il turnover.

Si parla di modalità semplificate fino a dicembre 2026 per quel che attiene alle selezioni e ai tempi dei corsi di formazione che sarebbero ridotti.

Siamo ancora in una fase embrionale, ma la proposta c’è e se supererà anche lo scoglio dell’Aula, il ministero provvederà in seguito a delineare le modalità di semplificazione della burocrazia concorsuale.

Per avere un’idea di massima di come potrebbe cambiare il percorso concorsuale per l’assunzione nelle Forze armate, di Polizia e nei Vigili del Fuoco possiamo prendere in esame un altro emendamento molto simile che era già stato presentato all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e che prevedeva di sostituire la prova scritta e quella orale con un quiz a risposta multipla.

In più, si prevede anche l’ausilio di strumenti tecnologici per svolgere le prove concorsuali da remoto, senza recarsi fisicamente nella sede nazionale. L’introduzione di sistemi di videoconferenza può agevolare in tal senso.

Potrebbe essere confermata la partecipazione a distanza ai corsi di formazione, così come l’esenzione dalla presenza alle lezioni in determinati casi.

Tutte le novità del decreto Milleproroghe

Oltre all’emendamento per snellire i concorsi per le Forze dell’Ordine, nel decreto Milleproroghe ci sono tante altre proposte. Tra le più importanti val la pena citare:

  • Proroga delle concessioni agli stabilimenti balneari fino a dicembre 2024;
  • Proroga dell’utilizzo della ricetta elettronica fino a dicembre 2024;
  • Possibilità per i medici e i pediatri di andare in pensione a 72 anni e non più a 70;
  • Confermata l’estensione delle ore di libera professionale per infermieri e ostetriche;
  • Proroga dal 31 marzo al 30 giugno 2023 per richiedere mutui agevolati;
  • Proroga fino al 31 dicembre 2024 delle graduatorie del concorso per 340 direttori amministrativi e per 367 cancellieri esperti per consentirne l’assunzione.